Ucraina-Russia: le news sulla guerra di oggi 10 settembre - La Stampa

2022-10-11 18:48:52 By : Mr. Johnson s

La voce de La Stampa

Putin in difficoltà invia rinforzi ceceni a Kherson. Zelensky: «I russi fanno una buona scelta scappando»

diretta a cura della redazione

È il 199° giorno di guerra in Ucraina. Kupiansk, Balakliya, e soprattutto Izyum: una dopo l'altra, in poche ore le città strategiche della regione di Kharkiv tornano in mani ucraine. Per Mosca, però, non è una ritirata. «Le truppe russe si stanno riorganizzando nei pressi di Balakliya e Izyum per aumentare gli sforzi in direzione di Donetsk, in modo da raggiungere gli obiettivi dell'operazione militare speciale di liberare il Donbass», ha fatto sapere la Difesa. La mossa sarebbe quindi stata pianificata, con tanto di «manovre diversive». Ma il rovesciamento del fronte a Kharkiv segna in ogni caso una pesante rivincita per Kiev, alimentando speranze di nuovi ribaltoni. Ora, ha fatto sapere il governatore Serhiy Gaidai, le truppe ucraine sono tornate, arrivando fino alla periferia della città. Ma per i filorussi si tratta di fake news diffuse da Kiev «per seminare il panico». La controffensiva continua anche a sud, dove Mosca ha inviato nuovi rinforzi per respingere l'assalto ucraino verso Kherson, dispiegando 1.300 combattenti della milizia paramilitare cecena, dopo che il Cremlino aveva soffocato sul nascere l'ipotesi di un ritiro dalle scene del fedele alleato Kadyrov.

Sul fronte diplomatico, intanto, l'Occidente ha continuato a manifestare il suo sostegno con una visita a sorpresa della ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock. «Mi trovo a Kiev per dimostrare che possono continuare a contare su di noi - ha detto -, che continueremo a stare al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario con forniture di armi e sostegno umanitario e finanziario». L’Europa discute, intanto, sul tetto al prezzo del gas con un Consiglio straordinario a Bruxelles. Secondo il ministro Roberto Cingolani «quindici Stati sono a favore di un tetto generalizzato al prezzo del gas, dunque non solo a quello importato dalla Russia. Tre vorrebbero un tetto solo al prezzo del gas russo». Il presidente Mattarella, in visita in Macedonia, ha affermato che per «porre le famiglie italiane al riparo dalle speculazioni» è «urgentissimo superare le resistenze in Ue».

Il retroscena – Il Russkij Mir diventa dottrina, Putin approva la filosofia del “mondo russo” La storia – Così Elisabetta intuì fin dall’inizio chi era Putin. “I cani hanno un istinto interessante, non è vero?” Il racconto – Putin passa al comando in mimetica tra le truppe Come donare – Fondazione Specchio dei Tempi

Aggiornamenti ora per ora 23.21 – Kadyrov: forze Kiev tenteranno sfondamento a Kherson L'esercito ucraino sta accumulando rinforzi nella regione di Mykolaiv in preparazione di un tentativo di sfondamento in direzione di Kherson, capoluogo dell'Oblast occupato dai russi nelle prime fasi dell'offensiva. Lo riferisce su Telegram, «sulla base delle informazioni disponibili», il leader ceceno Ramzan Kadyrov.

23.17 – In corso battaglia per Lyman, «i russi resistono» Si continua a combattere alla periferia di Lyman, località nella regione di Donetsk, a Sud Est di Izyum, che gli ucraini stanno cercando di riconquistare. Lo ha riferito a Suspilno il sindaco della città, Oleksandr Zhuravlyov. «L'esercito russo sta ancora resistendo», ha spiegato Zhuralyov, "la nostra bandiera non e' ancora giunta. Dobbiamo aspettare un po'».

23.10 – Zelensky: Mosca spera di 'spezzarci' con l'inverno Mosca spera di "spezzare" la resistenza ucraina in inverno, contando sui problemi di riscaldamento in Ucraina e su un possibile indebolimento del sostegno occidentale a Kiev a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia in Europa: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il forum internazionale annuale di Yalta European Strategy (YES) svolto a Kiev. «La Russia sta facendo di tutto per spezzare la resistenza dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo durante i 90 giorni di questo inverno», ha affermato durante il forum. «Pensano che la brutalità dell'inverno li aiuti quando la brutalità dell'uomo non è più sufficiente», ha aggiunto, nel giorno in cui l'esercito ucraino ha riconquistato importanti territori nell'est del Paese. La Russia potrebbe quindi prendere di mira con i suoi attacchi «le società e le infrastrutture che forniscono riscaldamento» in Ucraina, ha aggiunto Zelensky, invitando in questo contesto l'Occidente a fornire a Kiev più sistemi di difesa antiaerea. Per Zelensky, Mosca potrebbe anche "ridurre a zero" le sue forniture di gas all'Europa per costringere le capitali occidentali a cercare compromessi con Mosca. «Dobbiamo preparare le società (...). L'inverno sarà duro per tutti, dalla Lettonia e Polonia alla Gran Bretagna e agli Stati Uniti", ha avvertito Zelensky. "Dobbiamo sopravvivere a questo inverno».

22.55 – Controffensiva in Lugansk, «siamo già a Lysychansk» La controffensiva ucraina si è spinta anche all'interno della regione di Lugansk, della quale i russi avevano assunto due mesi fa il controllo completo. Lo ha dichiarato a 'Suspilno' il governatore ucraino in esilio dell'Oblast, Sergiy Gaidai, secondo il quale i soldati di Kiev sarebbero già alla periferia di Lysychansk, l'ultima città della regione, già parzialmente in mano ai separatisti dal 2014, a cadere in mano ai russi all'inizio dello scorso luglio. «Svatov e Kreminna, come state? Me lo stavo solo chiedendo», ha scritto poi Gaidai su Telegram, riferendosi ai due insediamenti del Lugansk che potrebbero essere i primi obiettivi del contrattacco.

22.19 – Zelensky: ripresi 2 mila kmq territorio ma inverno sarà duro La controffensiva ucraina a Est e a Sud ha consentito negli ultimi giorni di riconquistare duemila chilometri quadrati di territorio ma Mosca spera di "spezzare" la resistenza ucraina in inverno, contando sui problemi di riscaldamento e su un possibile indebolimento del sostegno occidentale a Kiev a causa dell'aumento dei prezzi dell'energia in Europa. È l'avvertimento lanciato dal presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un intervento al forum internazionale annuale di Yalta European Strategy a Kiev. «La Russia sta facendo di tutto per spezzare la resistenza dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo durante i 90 giorni di questo inverno», ha affermato Zelensky durante il forum internazionale annuale di Yalta European Strategy a Kiev, «è la loro ultima carta. La brutalità dell'inverno dovrebbe aiutare quando la brutalità dell'uomo non è più sufficiente».

21.58 – Zelensky: liberate anche Artemivka e Vasylenkovo Altri due insediamenti nella regione di Kharkiv, Artemivka e Vasylenkovo, sono stati liberati dagli occupanti russi, grazie a un contrattacco della 113/ma brigata separata per la difesa territoriale. Lo riferisce su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. La controffensiva ucraina a Est starebbe quindi proseguendo con successo.

21.42 – Austin: colpiti dal coraggio delle forze di Kiev l ministro della Difesa Usa Lloyd Austin ha elogiato il coraggio e le capacità delle forze ucraine. «Siamo tutti rimasti molto colpiti da quello che abbiamo visto. Dalla loro forza di volontà nel resistere ad un esercito più grande e più forte e dai loro successi. Il loro coraggio e il loro impegno è fonte di ispirazione», ha sottolineato il capo del Pentagono ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l'Ucraina contro la Russia «per tutto il tempo necessario».

21.40 – Kiev: non vediamo ostacoli per carri armati dalla Germania L'Ucraina "non vede ostacoli" alla fornitura di carri armati Leopard da parte della Germania e chiede rifornimenti di munizioni di artiglieria prima di questa decisione. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, durante una conferenza stampa congiunta con la sua omologa tedesca Annalena Baerbock a Kiev, come riporta l'agenzia di stampa Ukrinform. «Non lo nascondo, oggi il tema principale dei nostri negoziati è stato l'aumento e l'accelerazione delle forniture di armi all'Ucraina. Questo autunno ci aspettiamo di ricevere il primo sistema avanzato di difesa aerea Iris di fabbricazione tedesca. Inoltre, non ho potuto fare a meno di menzionare l'ultima iniziativa, il cosiddetto 'piano Leopard', apparso sui media tedeschi, e ho sottolineato l'importanza di consegnare tali carri armati da parte della Germania. Non vediamo ostacoli a questo», ha detto Kuleba. Prima di questa decisione, il ministro degli Esteri ha chiesto a Berlino di fornire munizioni di artiglieria all'Ucraina. «Questo è ciò di cui abbiamo bisogno al fronte. Questa decisione non è così difficile come quella sui rifornimenti di carri armati, anche tecnicamente. Ma ora le munizioni di artiglieria possono rafforzare significativamente le nostre capacità offensive. Ciò ci aiuterà a liberare nuovi territori e salvare vite umane», ha aggiunto, ringraziando Baerbock per la sua disponibilità a lavorare su questo punto.

21.02 – Zelensky: i russi fanno una buona scelta scappando «In questi giorni l'esercito russo sta dando il meglio di se', mostrando le spalle. E, dopo tutto, è una buona scelta per loro scappare. Non c'è e non ci sarà posto per gli occupanti in Ucraina». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo messaggio video serale, dopo la conferma del ritiro delle forze di Mosca da Izyum. «Continua il movimento dei nostri soldati nelle varie direzioni del fronte», ha sottolineato Zelensky, «in questo momento, circa 2.000 chilometri del nostro territorio sono già stati liberati nell'ambito delle operazioni avviate all'inizio di settembre».

20.55 – Colloquio tra Blinken e Von Der Leyen Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, e la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, hanno parlato oggi della situazione in Ucraina e dell'appoggio da garantire al paese di fronte all'invasione russa. Von der Leyen ha espresso su Twitter la sua «gratitudine» per essere stata informata della visita di Blinken a Kiev e «per la nostra conversazione sulla nostra rispettiva sicurezza e il sostegno economico per l'Ucraina». L'Ue e gli Stati Uniti «sono uniti negli obiettivi e nell'azione», ha aggiunto Von der Leyen. «Siamo vicini all'Ucraina nella sua coraggiosa lotta», ha sottolineato.

20.45 – Macron telefona a Zelensky per conoscere ultimi sviluppi su terreno di guerra Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il quale - ha reso noto l'Eliseo - i due interlocutori hanno sottolineato la necessità del ritiro delle forze russe dalla zona dell'impianto nucleare di Zaporizhzhia per garantire la sicurezza delle installazioni nucleari, ed espresso il loro appoggio al lavoro dell'Aiea. Il presidente francese ha chiesto al presidente Zelensky di aggiornarlo sugli sviluppi della situazione sul terreno e sulle necessità dell'Ucraina che la Francia potrebbe contribuire a soddisfare.

20.30 – Arcivescovo Kiev, a Donetsk attacchi ininterrotti «Il grido e il pianto del popolo ucraino si alza al cielo. Pesanti battaglie sono in corso lungo l'intera linea del fronte, in particolare, nella regione di Donetsk dove il nemico attacca ininterrottamente le nostre città e villaggi con un gran numero delle sue truppe». Così l'arcivescoo maggiore di Kiev Sviatoslav Shevchuk nel quotidiano videomessaggio. «Secondo i rapporti che abbiamo ricevuto questa mattina, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13 attacchi missilistici e 23 attacchi aerei contro le città e i villaggi del nostro paese», riferisce il capo della Chiesa greca-cattolica ucraina. «Attraverso il confine settentrionale il nemico sta bombardando massicciamente la nostra regione di Sumy e la regione di Chernihiv», continua Shevchuk. «La nostra martire Kharkiv viene bombardata piu' volte al giorno con vari tipi di armi. Oggi Kharkiv è la città che soffre di più dai bombardamenti russi che arrivano dal territorio della Federazione Russa», aggiunge l'arcivescovo maggiore di Kiev. «E di nuovo la gente soffre, la popolazione civile muore. Inoltre, sono stati effettuati attacchi missilistici anche contro le città Mykolaiv e Dnipro».

20.00 – Kiev, combattimenti nell'aeroporto di Donetsk Le forze ucraine sono entrate nell'area dell'aeroporto di Donetsk, nella cui periferia sarebbero in corso scontri con le forze russe. Lo hanno riferito fonti di intelligence all'emittente ucraina Canal 24. Secondo le stesse fonti Denis Pushilin, il leader filorusso dell'autoproclamata repubblica popolare di Donetsk, avrebbe lasciato la città. I canali Telegram filorussi smentiscono la presenza di truppe ucraine nell'aeroporto. Sulle reti sociali i profili filoucraini stanno diffondendo l'immagine del documento ufficiale con cui Pushilin avrebbe rassegnato le dimissioni ma e' impossibile verificarne la veridicità.

19.55 – Kiev: assunto il pieno controllo della città di Balakliya Le forze ucraine hanno assunto il pieno controllo della città di Balakliya. Ad annunciarlo è stata la vice ministra della Difesa di Kiev, Hanna Malyar. Poche ore prima, il ministero della Difesa russo aveva annunciato il ritiro delle truppe dall'area.

19.45 – Filorussi: avanzata forze Kiev nel Lugansk è una fake news Le notizie sull'ingresso delle truppe ucraine nel territorio dell'autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk sono false e diffuse dall'Ucraina «per seminare il panico». Lo ha affermato l'ambasciatore a Mosca dei separatisti, Rodion Miroshnik, citato da Interfax, dopo che le autorità di Kiev avevano riferito dell'arrivo delle loro truppe alla periferia di Lysychansk. «La situazione è ovunque calma e stabile», ha aggiunto Miroshnik.

19.21 – Sindaco di Izium: la città è stata liberata La città di Izium è stata liberata. Ad annunciarlo è stato il sindaco Vladimir Matsokin, in un'intervista radiofonica. «Le nostre forze armate ucraine sono a Izium. Non si può dire che l'operazione militare per liberare Izium sia finita, ma le nostre forze armate stanno operando». «La nostra bandiera blu e gialla sta già sventolando. Questo è stato confermato», ha aggiunto, parlando di «una vera festa, il giorno della liberazione della nostra città». «Il 10 settembre è il giorno della liberazione di Izium dagli invasori russi», ha annunciato.

18.57 – Arcivescovo Kiev: tredici attacchi missilistici e ventitrè aerei in un giorno «Secondo i rapporti che abbiamo ricevuto questa mattina, nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 13 attacchi missilistici e 23 attacchi aerei contro le città e i villaggi del nostro paese». Lo fa sapere l'arcivescovo maggiore di Kiev nel videomessaggio del giorno. «Come nei giorni precedenti,- dice Shevchuk- ieri e la notte scorsa la terra ucraina ha di nuovo tremato, e in Ucraina di nuovo è stato versato il sangue umano. Ci sono altre vittime, ci sono ulteriori feriti. Pesanti battaglie sono in corso lungo l'intera linea del fronte, in particolare, nella regione di Donetsk dove il nemico attacca ininterrottamente le nostre città e villaggi con un gran numero delle sue truppe». «Attraverso il confine settentrionale - spiega Shevchuk a ormai duecento giorni di guerra in Ucraina- il nemico sta bombardando massicciamente la nostra regione di Sumy e la regione di Chernihiv. La nostra martire Kharkiv viene bombardata più volte al giorno con vari tipi di armi. Oggi Kharkiv è la città che soffre di più dai bombardamenti russi che arrivano dal territorio della Federazione Russa. E di nuovo la gente soffre, la popolazione civile muore. Inoltre, sono stati effettuati attacchi missilistici anche contro le città Mykolaiv e Dnipro. Ma ringraziamo le eroiche Forze Armate dell'Ucraina, le nostre ragazze e i nostri ragazzi che difendono la loro Patria, liberano le sue città e i suoi villaggi dalla brutale occupazione russa».

18.30 – L’amministrazione russa della regione di Kharkiv esorta i residenti a fuggire I funzionari insediati da Mosca nella regione ucraina nordorientale di Kharkiv hanno chiesto ai residenti delle aree precedentemente sotto il loro controllo di fuggire di fronte all'avanzata delle forze ucraine. «Raccomando ancora una volta a tutti i residenti della regione di Kharkiv di lasciare l'area per proteggere la propria vita e la propria salute», ha dichiarato oggi il capo dell'amministrazione militare nominata dalla Russia, Vitaly Gantshev, citato dalla Tass. Poco prima, il ministero della Difesa russo aveva annunciato che avrebbe ritirato le truppe da aree chiave di Kharkiv.

17.10 – Mosca: “Ci stiamo ritirando da Balaklia e Izyum per spostarci nel Donetsk” Il ministero della Difesa russo ha confermato il ritiro delle forze di Mosca da Izyum e Balakliya. In una dichiarazione diffusa da Ria Novosti, il ministero ha spiegato che è stata presa la decisione di «raggruppare le truppe russe di stanza nelle regioni di Balakliya e Izyum» e «intensificare gli sforzi nel Donetsk» al fine si raggiungere «gli obiettivi prefissati con l'operazione militare speciale» e «liberare» il Donbass. La stessa fonte ha poi reso noto che sono stati organizzati diversi «diversivi ed eventi dimostrativi» per occultare «le reali azioni delle truppe» e consentire il ritiro. 16.50 – Macron, forze russe si ritirino da centrale Zaporizhzhia. Telefonata con Zelensky sulla sicurezza all'impianto nucleare «La situazione intorno alla centrale di Zaporizhzhia resta molto preoccupante. Per garantire la sicurezza e l'integrità degli impianti nucleari, siamo al fianco del presidente Zelensky nel chiedere alle forze russe di ritirarsi dall'area». Lo ha scritto su Twitter il presidente francese Emmanuel Macron, dopo una telefonata con l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky. «Ho aggiornato» Macron "sull'andamento delle ostilità. Ho sollevato la questione del bando dei visti per i cittadini russi. Molto tempo è stato dedicato alla crisi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. La nostra posizione è che il solo modo di proteggere l'Europa da un disastro nucleare sia di smilitarizzare l'impianto", ha riferito dal canto suo Zelensky sempre via Twitter.

16.10 – Guerini, sostegno alla resistenza è giusto: ora avanti fino alla pace duratura «Il sostegno alla resistenza dell'Ucraina contro l'aggressione di Putin è stato giusto e deve continuare fino a quando sarà necessario per arrivare ad una pace giusta e duratura #StandWithUkraine». Così in un tweeet il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. 15.46 – Filorussi ammettono, situazione a Izyum è molto difficile

«La situazione è molto difficile. Nelle ultime due settimane la città è stata sotto continui bombardamenti delle forze ucraine con munizioni straniere: (lanciarazzi) Himars e (obici) M777 da 155 mm, che hanno causato distruzione e un gran numero di morti e feriti». Lo ha detto il capo dell'amministrazione filorussa di Izyum, Vladimir Sokolov, citato da Interfax, confermando che sono in corso evacuazioni in Russia della popolazione civile dall'area. Media ucraini hanno riferito che le truppe di Kiev sono entrate a Izyum e quelle russe risultano in ritirata.

15.11 – I filorussi ammettono: evacuiamo civili da Kupiansk, Izyum e Balakliya

Secondo l'agenzia di stampa statale di Mosca Ria Novosti le autorità russe di Kupiansk, nella regione di Kharkiv, «restano in città nonostante i bombardamenti in corso, mentre è in corso l'evacuazione della popolazione». Il capo dei filorussi nella regione, Vitaly Ganchev, ha spiegato che «le autorità hanno iniziato l'evacuazione della popolazione anche da Izyum, Shevchenkovo e Balakliya».

14.43 – I servizi di Kyiv diffondo le foto di Kupyansk liberata

I servizi di sicurezza ucraini (Ssu) hanno confermato la liberazione della città di Kupiansk dagli occupanti russi e diffuso diverse foto di soldati ucraini in città. «Membri dell'Ssu sono a Kupiansk che è ed è sempre stata ucraina! Libereremo ogni centimetro della nostra terra!», ha annunciato l'Ssu, citato da Ukrainska Pravda.

14.15 – Forze di Kiev, avanzata di decine di chilometri nel sud Le truppe di Kiev rivendicano un'avanzata di «decine di chilometri» nel sud del Paese. «Le nostre truppe stanno avanzando lungo le linee meridionali in vari settori, fra due e diverse decine di chilometri», ha detto ai media locali Nataliya Gumenyuk, portavoce del Comando meridionale dell'esercito ucraino.

14.09 – Presidente Lettonia primo leader straniero a pernottare a Kiev. Dall'invasione russa del 24 febbraio Il presidente della Lettonia, Egils Levits, arrivato ieri a Kiev per una visita di più giorni, ha passato la notte nella capitale ucraina diventando il primo leader straniero a dormire in città dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio scorso. Lo sottolinea il Kyiv Independent, pubblicando su Twitter una foto di Levits con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Dall' inizio della guerra diversi leader occidentali ed europei si sono recati a Kiev per incontrare le autorità del Paese con complicati viaggi di andata e ritorno in treno, ma senza pernottare sul posto per lo più per motivi di sicurezza.

13.48 – Allarme del Papa per il pericolo di una escalation nucleare «Non è ancora scongiurato il rischio di un conflitto nucleare», avverte papa Francesco.  Il Pontefice è preoccupato per la possibilità di «una guerra mondiale totale», mentre l'Aiea mette in guardia dal pericolo blackout  alla centrale di nucleare di Zaporizhzhia.

13.37 – Ricci (Eni), rischio di un altro shock a fine anno C'è il rischio di un altro shock petrolifero a fine anno con le ripercussioni sui prezzi del carburanti. Ne è convinto il direttore generale Energy Evolution di Eni, Giuseppe Ricci. «Stiamo vivendo un momento particolare della nostra storia. Non basta dire che c'è la guerra. A metà dell'anno scorso abbiamo visto il gas salire di prezzo e salire ancora a fine anno- ha osservato in risposta a una domanda sul caro carburante e sui rischi di austerity -. I carburanti liquidi hanno cominciato a crescere dopo. E alla base ci sono la decarbonizzazione e la transizione energetica che andavano programmate in modo più ragionevole. Poi la guerra Russia-Ucraina ha fatto saltare il banco. Quando è partito il conflitto la maggior parte degli operatori europei ha smesso di comprare il petrolio russo. E' venuto così meno il gasolio in tutta Europa e questo ha fatto salire i prezzi. In Italia se ne importa tanto. A fine anno, a dicembre, quando entreranno in vigore le sanzioni ufficiali anche quelli che continuano ad acquistare prodotti dalla Russia non potranno più farlo e ci sarà un ulteriore shock».

13.29 –  Elezioni amministrative a Mosca. Putin vota da remoto Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso online il suo voto per l'elezione dei 1.417 membri dei consigli comunali di Mosca. Le amministrative, con oltre 31mila cariche da eleggere in 82 regioni, compresi 14 governatori, si svolgono domani, ma da ieri era anche possibile votare online. Si tratta delle prime elezioni da quando è iniziata l'invasione russa dell'Ucraina. «Il giorno del voto è l'11 settembre. ma è anche possibile votare in anticipo da remoto, ed è quello che ho fatto. E' una forma di voto conveniente e affidabile. La raccomando», ha detto Putin all'agenzia stampa Tass. E' la seconda volta che Putin vota online, anche l'hanno scorso lo aveva fatto da remoto a causa del Covid. In passato il leader del Cremlino si recava in un seggio del sud ovest di Mosca.

13.22 – Vucic: «Con la guerra in Europa non servono altri conflitti» La comunità internazionale preme sempre più affinché si arrivi il più presto possibile a un accordo sul Kosovo, alla luce del conflitto armato che infuria in Europa e per evitare ulteriori complicazioni e situazioni di forte instabilità nei Balcani. E' questo il senso delle dichiarazioni fatte oggi dal presidente serbo Aleksandar Vucic, al termine di una seduta del Consiglio per la sicurezza nazionale da lui presieduta stamane a Belgrado. In tale riunione è stato esaminato il risultato dei colloqui che Vucic ha avuto ieri sera con l'inviato speciale Ue Miroslav Lajcak, che era accompagnato dai consiglieri diplomatici del cancelliere tedesco Olaf Scholz e del presidente francese Emmanuel Macron - Jens Ploetner e Emmanuel Bonne. «Tali colloqui non sono stati affatto facili. I rappresentanti dei principali Paesi, e loro hanno detto di avere su questo l'appoggio di Usa e Turchia, ritengono che alla luce della guerra in Europa non servano altri scontri e che è importante arrivare al più presto a una soluzione», ha detto Vucic. Lajcak e i due emissari dei governo di Berlino e Parigi - ha aggiunto - hanno avanzato la proposta di un nuovo assetto negoziale a Bruxelles, in grado di facilitare in tempi rapidi un accordo definitivo con la soluzione di tutti i problemi ancora irrisolti nel dossier Kosovo. «In sostanza un tale accordo significherebbe, non dico il riconoscimento del Kosovo, ma il riconoscimento di tutto quello che loro ritengono una realtà», ha osservato il presidente. Rispondendo ai giornalisti che chiedevano di chiarire il senso di un tale nuovo assetto negoziale fra Belgrado e Pristina, Vucic ha detto di ritenere che vi saranno maggiori pressioni, una intensificazione del processo negoziale, il tutto diretto a pervenire a una soluzione accettata dalla Serbia. «Quello che mi preoccupa è questa accelerazione sul Kosovo, in particolare dopo le ultime vicende della guerra in Ucraina. Potete immaginare quello che ci attende», ha affermato e ha aggiunto: «Ancora una volta siamo diventati un danno collaterale degli scontri fra le grandi potenze e del loro errato comportamento in passato. Non siamo particolarmente soddisfatti, ma non abbiamo mai rifiutato il negoziato. Continueremo a negoziare».

13.15 – In tre giorni abbattute unità aeree di Mosca per 157 milioni di dollari Le forze ucraine hanno abbattuto in tre giorni missili da crociera, aerei, elicotteri e droni dell'esercito russo per un valore di 157,5 milioni di dollari (circa 157 milioni di euro): è quanto emerge da un rapporto dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine pubblicato su Facebook. Il rapporto, che prende in considerazione solo i mezzi d'attacco aereo russi, si riferisce al periodo 5-7 settembre. Uno dei missili da crociera più costosi nell'arsenale russo è il Kh-101, che ha un costo stimato in 13 milioni di dollari. I russi ne hanno sparati sei contro l'Ucraina il 5 settembre (per un costo complessivo di 78 milioni di dollari), cinque dei quali sono stati abbattuti dall'Aeronautica di Kiev. Inoltre, sempre secondo il rapporto, le forze russe hanno lanciato due missili da crociera guidati Kh-59, che hanno un costo stimato in 300mila dollari l'uno. Sempre in questi tre giorni di combattimenti, i russi hanno perso due elicotteri d'attacco Ka-52 (16,2 milioni di dollari ciascuno), un elicottero d'attacco Mi-24 (12,5 milioni di dollari), tre aerei d'attacco Su-25 (11 milioni di dollari l'uno) e 10 droni Orlan-10 (100mila dollari l'uno). «Per riassumere, secondo stime approssimative, le perdite dell'esercito russo nei cieli durante i soli tre giorni di guerra ammontano a 157,5 milioni di dollari», ha sottolineato lo Stato Maggiore.

13.08- Appello della Lituania per «fermare la guerra» «Le sanzioni imposte alla Russia sono necessarie». Ne è convinto il ministro per i Trasporti e le Comunicazioni lituano, Marius Skuodis, anche se è ingente il danno economico causato da guerra e crisi energetica in un Paese in cui la logistica produce circa il 13 percento del Pil. «Ciò che ci danneggia tutti è la guerra - continua- La crisi energetica discende da essa. Per risolvere i problemi economici l'unica cosa che si deve fare è porre fine alla guerra". E poi aggiunge: "L'unica risposta alla crisi attuale per l'Europa e per tutti i Paesi occidentali e democratici è far valere un sistema internazionale basato sulle regole e sul diritto. Questo tipo di sistema dà un beneficio all'intera comunità internazionale. I regimi autoritari in questo momento lo stanno cercando di minare alla sua base». Il ministro lituano interviene nel dibattito interno italiano sull'utilità delle sanzioni imposte alla Russia mentre è in visita a Trieste in occasione della sigla di un'intesa tra Italia e Lituania. Skuodis parla di «regimi autoritari» al plurale non solo per la vicinanza geografica della piccola nazione Baltica con Russia e Bielorussia, ma anche perché Vilnius è impegnata in una disputa diplomatica con la Cina. La frizione col gigante asiatico è nata in reazione alla decisione lituana di creare una rappresentanza diplomatica informale a Taiwan. 

12.59 – Guerini: «Sanzioni efficaci, minacce di Mosca sono la conferma» «Le sanzioni stanno mostrando il loro effetto nei confronti della Russia che non a caso sta rispondendo e reagendo in maniera forte». Lo ha affermato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, in una videointervista a Fanpage. «I dati che vengono forniti dalla Russia - ha ricordato il ministro - danno il senso che quelle sanzioni mordono la loro economia e stanno producendo effetti: le minacce che vengono rivolte all'Europa, anche in queste ore all'Italia, secondo me anche con un maldestro tentativo di influenzare l'andamento della campagna elettorale, ne sono una conferma». E ha aggiunto il ministro: «Non possiamo rompere la solidarietà ai Paesi dopodiché vanno fatte scelte per rispondere all'emergenza che stiamo affrontando: mantenendo le sanzioni, differenziando il nostro approvvigionamento energetico e intervenendo dove si deve intervenire, in primis sul prezzo del gas. Credo che sia un fatto molto positivo che questo stia avvenendo».

12.56 – Kiev: «Ieri guadagnati decine di chilometri sul fronte sud» Le truppe ucraine hanno guadagnato ieri decine di chilometri di territorio in varie zone del fronte meridionale del Paese: lo ha reso noto la responsabile del centro stampa di coordinamento congiunto delle Forze di Difesa del Sud dell'Ucraina, Natalia Humeniuk. «Nell'ultima giornata abbiamo eliminato più di 70 occupanti e abbiamo distrutto nove carri armati e due obici che, tra l'altro, loro (i russi, ndr) avevano usato per sparare sul distretto di Nikopol», ha aggiunto Humeniuk. La funzionaria ha sottolineato che, non avendo avuto successo al fronte, i russi cercano di rifarsi sui residenti delle aree a loro inaccessibili. «Hanno sparato missili S-300 su Mykolaiv, prendendo di mira le infrastrutture critiche, ma fortunatamente non ci sono state vittime in nessun distretto. Questo è l'aspetto principale per noi. Le nostre truppe sono avanzate da due a diverse decine di chilometri in varie aree del fronte meridionale», ha osservato Humeniuk.

12.44 – Kupiansk libera, cruciale per rifornimenti russi. Intelligence di Londra: «Un duro colpo per Mosca» «Kupiansk è Ucraina. Gloria alle forze armate»: lo ha scritto sui social la consigliera del presidente del Consiglio regionale di Kharkiv, Nataliya Popova, annunciando la liberazione della città. L'intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo aggiornamento della mattina aveva scritto che la liberazione di Kupiansk «sarebbe un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass». La città dell'Ucraina orientale era stata occupata dai russi il 27 febbraio, tre giorni dopo l'invasione. Oggi l'esercito ucraino ha liberato anche il villaggio di Grakove.

12.41 – Autorità Donetsk, tre persone uccise dalle bombe di Kiev Tre persone sono state uccise e un'altra è rimasta ferita in un bombardamento a Donetsk da parte delle forze ucraine. «Secondo i dati preliminari, a seguito del bombardamento delle formazioni armate dell'Ucraina nel distretto Kievsky di Donetsk, tre persone sono rimaste uccise e un altro civile e' rimasto ferito», riferisce Ria Novosti citando le autorità locali.

12.27 – Martedì Borrell riferisce sull’Ucraina al Parlamento Europeo  Dibattito martedì al Parlamento europeo sull'Ucraina con l'Alto rappresentante Ue. Josep Borrell.

12.19 – Arcivescovo di Kiev: «Centrale nucleare di Zaporizhzhia usata come scudo umano» «Il nemico sembra impazzire per la propria impotenza, e intensifica il terrore contro la popolazione locale servendosi di persone pacifiche come scudo umano. Persino la Centrale nucleare di Zaporizhzhia è usata come scudo umano», denuncia l'arcivescovo maggiore di Kiev nel suo videomessaggio quotidiano. «Sfortunatamente, abbiamo esempi di cattura di persone per strada, seguite dalla loro mobilitazione forzata. Questi casi, in particolare, si verificano nella regione di Kharkiv- aggiunge il presule-. La 'nostra Kharkiv si sta trasformando in una città martire e ha sofferto questa notte di più. Un terzo di tutti i suoi edifici  è già stato distrutto, e il nemico sta metodicamente rovinando le infrastrutture della città. Alcuni razzi hanno colpito l'università, il cuore dell'istruzione, della scienza e della cultura in questa grande città milionaria». Ma, «grazie a Dio, il nostro esercito resiste agli attacchi dell'esercito russo. Abbiamo ricevuto ieri il rapporto su una controffensiva delle truppe ucraine a Kharkiv, e anche nel sud, nella regione di Kherson. Il presidente - sottolinea ancora l'arcivescovo di Kiev- ha annunciato che dal 1° settembre il nostro esercito ha liberato dal nemico più di 1.000 chilometri quadrati della terra ucraina».

11.54 – Partite altre 5 navi cariche di cereali ucraini, sono dirette verso Paesi europei e africani Altre cinque navi cariche di 90.000 tonnellate di cereali ucraini hanno lasciato i porti della regione di Odessa: lo ha reso noto su Facebook il ministero delle Infrastrutture del Paese. Le navi sono dirette verso Paesi europei e africani. Da quando è stata lanciata “l'iniziativa del grano" è stato esportato un totale di 2,6 milioni di tonnellate di prodotti agricoli ucraini.

11.41 – La campagna di Russia «racconta anche l’attuale crisi ucraina» Dalle memorie del reduce del Battaglione L'Aquila, Valentino Di Franco, alpino scomparso da poco a cui è dedicato il quinto raduno, emergono dei riferimenti all'attuale conflitto russo-ucraino. Lo ha spiegato Francesco Fagnani, presentando anteprima nazionale il volume "Selenyj Jar. Il destino ha scelto". «Attraverso lo sguardo di Di Franco - ha detto - abbiamo avuto modo di raccontare la campagna in Russia da una prospettiva particolare. Viene fuori che parte degli eventi che hanno riguardato gli alpini italiani sono ubicati nell'attuale ucraina. Guardando la toponomastica - ha aggiunto - viene fuori che Stalino corrisponde all'attuale Donetsk, oppure che Voroshilovgrad è oggi chiamata Lukansk. Praticamente, oggi si combatte sugli stessi luoghi». Non solo.Fagnani ha avuto modo di accertare che «Mussolini aveva interesse nella campagna in Russia perché proprio da quelle zone comprava grano e petrolio. Le dinamiche erano dunque simili a quelle attuali». La prefazione è a cura della maggiore esperta Italia della campagna di Russia, la professoressa Maria Teresa Giusti.

11.31 – Annunciata la liberazione di Kupiansk Le autorità locali ucraine annunciano la liberazione di Kupiansk, nell'oblast orientale di Kharkiv. Lo ha annunciato su Telegram, Nataliia Popova, consigliere del capo del Consiglio regionale di Kharkiv. «Kupiansk è ucraina! Gloria alle forze armate dell'Ucraina!», ha detto su Telegram. Kupiansk era considerato uno dei principali hub logistici dell'esercito invasore russo.

11.24 – Mercoledì la mobilitazione spirituale dei cattolici europei per la pace in Ucraina L’episcopato europeo (Ccee) e quello italiano (Cei) promuovono nelle parrocchie un momento di adorazione eucaristica mercoledì 14 settembre come gesto comunitario di solidarietà per l’Ucraina, flagellata dalla guerra che dura da oltre sei mesi. La Conferenza episcopale italiana, aderendo all’iniziativa dei vescovi europei, organizza un momento di adorazione eucaristica nel pomeriggio del 14 settembre, festa dell’Esaltazione della Croce, per invocare il dono della pace in terra ucraina. Nella diocesi di Milano, invece, la preghiera per la pace coinciderà con i vespri del 17 settembre, inizio del triduo del Santo Chiodo, presieduto dall’arcivescovo Mario Delpini con il rito della “Nivola”.

11.15 – Kiev: «Uccisi 350 soldati russi nelle ultime 24 ore» Le forze armate ucraine affermano di aver ucciso 350 soldati russi nelle ultime 24 ore. Il dato appare nel bollettino giornaliero dello Stato maggiore di Kiev, riportato dal ministero della Difesa, secondo il quale l'esercito di Mosca ha perso in totale 52.250 uomini dall'invasione del 24 febbraio. Per quanto riguarda gli armamenti, l'esercito ucraino sostiene di aver distrutto in totale 2.136 carri armati, 4.584 veicoli corazzati e 1.259 pezzi di artiglieria.

10.58 – Intelligence britannica: «Forze ucraine avanzate di 50 chilometri verso Kharkiv»  Prosegue con successo la controffensiva ucraina contro le forze russe nel sud. Secondo l'ultima valutazione dell'intelligence britannica pubblicata sull'account Twitter del ministero della Difesa, le forze di Kiev sono avanzate «fino a 50 chilometri nel territorio precedentemente controllato dalla Russia» nella regione di Kharkiv. Le forze russe sono sotto pressione «sia sul fianco settentrionale che su quello meridionale» del conflitto, si precisa. Ieri, intanto, il presidente Volodymyr Zelensky ha affermato che le truppe ucraine hanno riconquistato più di 30 tra città e villaggi nella regione di Kharkiv.

10.43 – 52.250 soldati russi uccisi dall'inizio della guerra Circa 52.250 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 239 caccia, 212 elicotteri e 898 droni abbattuti. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 2.136 carri armati russi, 1.259 sistemi di artiglieria, 4.584 veicoli blindati per il trasporto delle truppe oltre a 15 navi e 215 missili da crociera.

10.38 – Perdite economiche da 252 miliardi per l’Ucraina L'invasione russa ha causato all'Ucraina danni diretti per oltre 97 miliardi di dollari fino al 1° giugno, oltre a 252 miliardi di dollari di perdite dovute all'interruzione dei flussi economici e della produzione e alle spese aggiuntive legate alla guerra, secondo un rapporto pubblicato dalla Banca Mondiale, dal governo ucraino e dalla Commissione Europea.

10.34 – Distrutte dalle bombe le infrastrutture elettriche nella città di EnerhodarI bombardamenti hanno distrutto le infrastrutture elettriche nella città di Enerhodar, dove vive il personale che opera nella centrale nucleare di Zaporizhzhian, in mano ai russi. Intanto una bozza di risoluzione che, secondo i diplomatici, Polonia e Canada hanno preparato in vista della riunione della prossima settimana del consiglio di amministrazione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, chiede alla Russia di cessare tutte le azioni presso le strutture nucleari dell'Ucraina.

10.31- Mosca attacca l’accordo sul grano Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che l'accordo per sbloccare le esportazioni di grano ucraino attraverso il Mar Nero si sta realizzando «male» e la sua proroga, prevista per la fine di novembre, dipenderà da come verrà attuato. Intanto gli Stati Uniti stanno lavorando con le Nazioni Unite per rispondere alle lamentele russe sul fatto che le sanzioni stanno ostacolando le loro spedizioni di cibo e fertilizzanti, anche se non c'è stata alcuna interruzione delle esportazioni di Mosca, ha dichiarato un alto funzionario statunitense.

10.27 – Tetto Ue alle entrate dei produttori di energia elettrica I ministri dell'Energia dell'Unione Europea hanno affidato alla Commissione Europea il compito di procedere con un tetto alle entrate dei produttori di energia elettrica non a gas che beneficiano dell'aumento dei prezzi dell'energia, mentre hanno fatto marcia indietro sul tetto ai prezzi del gas russo.

10.25 – Incontro Ucraina-Turchia sulle forniture militari Volodymyr Zelensky ha incontrato il capo dell'azienda turca di difesa Baykar, che ha dichiarato di voler aprire una fabbrica in Ucraina per la costruzione di droni. Il drone Bayraktar TB2 di Baykar è stato impiegato contro sistemi di artiglieria e veicoli corazzati russi.

10.21 – La riconquista ucraina dei territorio occupati a sud dalle truppe russe Le forze ucraine hanno conquistato un'area in espansione del territorio precedentemente controllato dai russi nella regione orientale di Kharkiv, ha dichiarato un funzionario regionale. I rapidi guadagni territoriali dell'Ucraina hanno colto di sorpresa la Russia in una sezione vulnerabile della loro linea del fronte, in un attacco che minaccia un importante snodo di rifornimento utilizzato dalle forze russe a est, hanno detto gli analisti militari.  Il presidente Volodymyr Zelenskiy ha dichiarato che le forze ucraine hanno liberato più di 30 insediamenti nella regione di Kharkiv e che i combattimenti continuano nel Donbass orientale e nel sud.  Le forze ucraine hanno riperso la città di Kupiansk, in mano ai russi, che si trova sulle vie di rifornimento del fronte nella regione del Donbass, ha detto l'esercito britannico. 

9.59 – Gas, Gazprom, stabili forniture all'Europa via Ucraina Gazprom ha fatto sapere che nella giornata di oggi le forniture di gas all'Europa, attraverso l'Ucraina, rimarranno stabili a 42,4 milioni di metri cubi, a fronte dei 42,5 milioni di metri cubi inviati venerdì.

9.35 – Ucraina, arrivata in Africa un’altra nave carica di grano Un'altra nave carica di grano ucraino è arrivata in Africa: lo ha reso noto il ministero delle Infrastrutture ucraino. Si tratta della Seaeagle, che trasportava 65.000 tonnellate di grano. La nave, che aveva lasciato il porto ucraino di Chornomorsk il 26 agosto scorso, è approdata in un porto del Sudan. Da quando è stata lanciata l' “iniziativa del grano”, 16 navi sono partite dai porti dell'Ucraina dirette in Africa e sono state consegnate quasi 500.000 tonnellate di cereali.

9.32 – Donna uccisa in raid russo su Kharkiv, due missili contro Dnipro Una donna di 62 anni è morta in un raid russo che ha colpito la sua casa nel villaggio di Nova Vodolaha, nella regione ucraina di Kharkiv. Lo ha comunicato il governatore della medesima provincia, Oleh Synyehubov. Intanto nella notte, sempre secondo il giornale che cita le autorità locali, due missili da crociera Kh-59 sono stati lanciati contro la città di Dnipro. Uno è stato abbattuto, mentre il secondo ha colpito un'area commerciale senza provocare vittime.

9.25 – Intelligence britannica, fronte difesa russo sotto pressione a nord e sud. La cattura di Kupiansk duro colpo per Mosca La controffensiva ucraina lanciata il sei settembre nel sud della regione di Kharkiv (nordest) ha colto di sorpresa le forze russe, mentre prosegue la controffensiva nella regione di Kherson (sud): con queste due operazioni, il fronte difensivo russo è sotto pressione sia sul fianco settentrionale, sia su quello meridionale. Lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Nella regione di Kharkiv le truppe ucraine hanno guadagnato fino a 50 chilometri di terreno lungo uno stretto fronte precedentemente occupato dai russi ed hanno preso il controllo o circondato numerose città, prosegue il rapporto pubblicato oggi dal ministero della Difesa di Londra. Di conseguenza, le forze russe attorno alla città di Izium sono sempre più isolate e le unità ucraine adesso minacciano la città di Kupiansk, la cui cattura sarebbe un duro colpo per Mosca perché si trova lungo i percorsi di rifornimento della linea del fronte del Donbass.

9.20 – Autorità russe, Kiev decide stop energia Zaporizhzhia Secondo le autorità filo-russe nella regione di Zaporozhzhia, Kiev ha deciso unilateralmente di non ricevere più energia dalla centrale nucleare di Energodar: lo ha dichiarato un esponente del consiglio principale dell'amministrazione locale, Vladimir Rogov. «La fornitura di elettricità dalla centrale di Zaporozhshia al territorio ucraino è stata interrotta, per decisione unilaterale di Kiev, sebbene vi sia la possibilità tecnica di fornirla», ha affermato Rogov all'agenzia Ria Novosti. Lo scorso 3 settembre, le stesse autorità filorusse avevano riferito di avere sospeso la fornitura per questioni tecniche, in seguito al danneggiamento di due linee elettriche dovute ai bombardamenti.

9.12 – Baerbock (Germania) a Kiev per la seconda visita dallo scoppio della guerra La ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, è arrivata a Kiev per quella che è la sua seconda visita in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio. La sua presenza nella capitale ucraina, che non era stata annunciata per motivi di sicurezza, ha lo scopo di dimostrare che «continueremo a sostenere l'Ucraina per tutto il tempo necessario, con la consegna di armi e con il sostegno umanitario e finanziario», ha affermato Baerbock.

9.09 – 746 bambini feriti dall'inizio dell'invasione E' aumentato ad almeno 746, nelle ultime 24 ore, il numero dei bambini feriti in Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, mentre il bilancio di quelli morti è rimasto invariato a 383: lo ha reso noto oggi su Telegram l'ufficio del procuratore generale di Kiev.

8.55 – Bombe russe sul Donetsk, uccisi due civili. Cinque i feriti Due civili sono stati uccisi e altri cinque sono rimasti feriti durante i bombardamenti russi di ieri nella regione ucraina di Donetsk (est): lo ha reso noto su Facebook il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. «Il 9 settembre i russi hanno ucciso due civili nella regione di Donetsk: a Bakhmut e Yahidne», ha scritto Kyrylenko. Nel complesso, dall'inizio dell' invasione il 24 febbraio scorso, in questa regione sono stati uccisi 821 civili e 2.053 sono rimasti feriti.

8.18 – Gb, controffensiva a Kharkiv ha colto i russi di sorpresa Le forze russe sono «probabilmente state colte di sorpresa» dalla controffensiva ucraina nella parte meridionale della regione di Kharkiv a partire da martedì scorso. La valutazione è dell'intelligence della Difesa britannica, che ne parla nell'aggiornamento quotidiano sulla situazione sul terreno di guerra dopo sei mesi e mezzo dall'inizio dell'invasione russa. «Le unità ucraine hanno catturato o circondato diverse città. Le forze russe intorno a Izyum sono probabilmente sempre più isolate. Le unità ucraine stanno ora minacciando la città di Kupiansk». Secondo Londra,la sua liberazione «sarebbe un colpo significativo per la Russia perché si trova sulle vie di rifornimento della linea del fronte del Donbass». L'analisi britannica ricorda che ora, «con le operazioni ucraine che continuano anche a Kherson, il fronte difensivo russo è sotto pressione sia sul fronte nord che su quello sud».

7.42 – Kiev, la Russia invia 1.300 soldati ceceni a Kherson a sostegno delle sue truppe La Russia ha inviato 1.300 soldati ceceni nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto oggi lo Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine. I soldati, spiega lo Stato Maggiore, sono stati inviati a sostegno delle truppe di Mosca nelle zone occupate della regione, nel contesto della controffensiva ucraina in corso nel sud del Paese.L'agenzia di stampa ucraina Unian riporta che i soldati ceceni inviati da Mosca in Ucraina sono uomini del leader ceceno Ramzan Kadyrov, soldato fedelissimo del presidente russo Vladimir Putin. Si tratta dei cosiddetti "Kadyrovtsy”, prosegue l'agenzia, ovvero la famigerata milizia paramilitare che opera al fianco di Kadyrov.

7.31 – Italia riunisce 70 Paesi all'Onu su sicurezza alimentare. Tra le maggiori sfide mantenere aperte le catene di fornitura alimentare L'Italia, in qualità di presidente del Group of Friends all'Onu per la sicurezza alimentare e la nutrizione, ha convocato una nuova riunione del gruppo cui hanno partecipato oltre 70 Paesi. Scopo dell'incontro, aperto dalla vice segretaria generale Amina Mohammed, è quello di fare il punto, a una settimana dall'apertura della settimana di alto livello dell'Assemblea Generale, sull'attuale emergenza alimentare a livello globale peggiorata dagli effetti della guerra in Ucraina. Preoccupazione destano in particolare aree fragili come il Corno d'Africa e il Sahel, dove milioni sono ormai ridotti alla fame. «Grazie alla diplomazia multilaterale e ai buoni uffici del segretario generale Guterres, abbiamo raggiunto il cruciale accordo di Istanbul sul grano, e nuove iniziative come la Global Alliance del G7, i corridoi di solidarietà Ue, e la Chiamata all'Azione per la Sicurezza alimentare globale», ha commentato l'ambasciatore Maurizio Massari, rappresentante permanente d'Italia al Palazzo di Vetro. Le maggiori sfide da affrontare focalizzate nella riunione sono quelle di mantenere catene di fornitura alimentare aperte e promuovere resilienza nelle catene del valore e dei sistemi alimentari, di stimolare investimenti per una transizione sostenibile mettendo al centro le popolazioni rurali, di accelerare sull'attuazione delle linee di azione dello Un Food Systems Summit e del Pre-Summit svolto a Roma nel 2021. Nel corso della riunione, la Polonia ha aderito al Group of Friends guidato dall'Italia quale suo nuovo membro.

00.18 – L'Ucraina si prepara per un attacco informatico russo L'Ucraina si sta preparando per una nuova ondata di attacchi informatici russi probabilmente volti a congelare i suoi cittadini nei prossimi mesi e paralizzare il suo potere di spesa. Gli attacchi, secondo una valutazione condivisa venerdì da un alto funzionario informatico ucraino, dovrebbero includere assalti informatici di precisione, combinando sforzi virtuali contro i sistemi chiave con azioni fisiche mirate alle infrastrutture critiche con l'avvicinarsi dell'inverno. «Abbiamo già visto questo scenario prima», ha detto ai giornalisti il viceministro della trasformazione digitale Georgii Dubynskyi a margine di una conferenza sulla sicurezza informatica a Washington. «Loro [la Russia] stanno cercando di trovare un modo per sconfiggere il nostro sistema energetico e per rendere le circostanze ancora più gravi per gli ucraini», ha detto. «Noi ci stiamo preparando».

00.02 – Ucraina: autorità regione Kharkiv, evacuati civili da 3 città Nella regione di Kharkiv, dove sono in corso aspri combattimenti tra le forze ucraine e le truppe russe, si sta procedendo all'evacuazione della popolazione civile. Lo ha detto il capo dell'amministrazione statale regionale di Kharkiv, Vitaly Ganchev, secondo quanto riporta l'agenzia Tass. «Le evacuazioni riguardano le città di Izyum, Kupyansk e Veliky Burluk», ha detto Ganchev.

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