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Pentagono: le forze ucraine fanno progressi nel nord e a sud. Kiev: «Oltre 43mila i soldati russi uccisi dall’inizio del conflitto»
AGGIORNAMENTI A CURA DELLA REDAZIONE WEB
È il 171° giorno di guerra in Ucraina. «Ho parlato al Papa dei crimini orribili commessi dalla Russia in Ucraina. I leader spirituali devono far sapere la verità al mondo» ha spiegato ieri Volodymyr Zelensky. Mentre gli occhi del mondo restano puntati sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia, presa di mira da nuovi bombardamenti.Volano gli insulti tra Russia e Ucraina sulla centrale, che le parti si accusano a vicenda di bombardare rischiando una catastrofe. E la Russia ribadisce che non lascerà il controllo dell'impianto, ma continua a dirsi pronta ad organizzare una visita degli ispettori dell'Aiea al sito.
All'Ucraina continuano ad arrivare nel frattempo le armi sofisticate occidentali. Dal Regno Unito sono stati consegnati i promessi lanciarazzi multipli aggiuntivi M270 Mlrs. E, nel suo aggiornamento quotidiano, l'intelligence britannica afferma che la perdita di otto aerei da combattimento per le esplosioni nella base russa di Saky, in Crimea, ha «notevolmente ridotto» la capacità aeronautica della Flotta del Mar Nero della Marina russa. Nuovi bombardamenti russi su aree civili sono stati denunciati dalle autorità ucraine. In particolare nella regione nord-orientale di Kharkiv, dove sono segnalati un morto e tre feriti, tra cui un bambino.
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Gli aggiornamenti ora per ora
23.15 – Zelensky, faremo di tutto per bloccare industria nucleare russa
"I diplomatici ucraini e i rappresentanti dei paesi partner faranno di tutto per garantire che le nuove sanzioni contro la Russia blocchino l'industria nucleare di Mosca". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo consueto discorso serale alla nazione. "Ogni giorno di permanenza del contingente russo sul territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia e nelle regioni vicine aumenta la minaccia di radiazioni per l'Europa, così tanto che neanche nel picco dello scontro durante la Guerra Fredda esisteva una (minaccia) del genere. Naturalmente, ci deve essere una forte reazione a questo", ha aggiunto il leader.
22.05 – Mosca, preso il controllo di Pisky
Il ministero della Difesa russo ha affermato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di Pisky, un centro alla periferia della città di Donetsk, capoluogo di provincia che i separatisti filo-Mosca controllano dal 2014. Le truppe russe e i ribelli sostenuti dal Cremlino stanno cercando di conquistare le aree controllate dall'Ucraina a nord e a ovest della città di Donetsk per espandere la repubblica autoproclamata controllata dai separatisti. Ma l'esercito ucraino ha riferito che i suoi soldati hanno impedito un'avanzata notturna verso le città più piccole di Avdiivka e Bakhmut. Il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha aggiunto che gli attacchi russi vicino a Kramatorsk, 120 chilometri a nord della città di Donetsk, hanno distrutto un lanciarazzi multiplo fornito dagli Stati Uniti e delle munizioni. Le autorità ucraine non hanno riconosciuto alcuna perdita militare, ma hanno affermato che i missili russi hanno distrutto 20 edifici residenziali
21.02 – Kiev, nuove bombe russe su città di Kharkiv, nessuna vittima
Le forze russe hanno colpito il distretto di Kyiv della città ucraina di Kharkiv. Lo ha detto su Telegram il sindaco Ihor Terekhov, citato dall'agenzia di stampa Ukrinform. "Bombardamenti del distretto di Kyiv. Secondo primi dati, nessuno è stato ferito e non ci sono state vittime. Non ci sono notizie sulla distruzione di alcuna struttura", ha aggiunto, avvertendo i concittadini di non ignorare gli allarmi anti aerei. Come riportato da Ukrinform, nella notte tra il 12 e il 13 agosto le forze russe hanno attaccato Kharkiv due volte, nei distretti di Slobidskyi e Nemyshlianskyi.
20.40 – Ucraini contrattaccano al sud, colpiti i rifornimenti russi Mosca Le truppe ucraine rafforzano le loro posizioni nel sud, mettendo a segno due micidiali raid sulle linee di rifornimento dei militari russi che
dall'inizio della guerra occupano la regione di Kherson. "Non possono farci nulla sul campo di battaglia", afferma il presidente Volodymyr Zelensky. Ma Mosca risponde che i massicci aiuti militari dell'Occidente a Kiev non potranno impedire una vittoria russa, e intanto annunciano nuovi successi, sebbene limitati, sul fronte orientale del Donbass. Nel frattempo, come avviene da parecchi giorni, le due parti si scambiano accuse di effettuare bombardamenti nei pressi della centrale nucleare nella regione di Zaporizhzhia, controllata dai russi. Un membro del governo locale filorusso, Vladimir Rogov, ha detto che gli ucraini hanno ripreso a colpire la città di Energodar, e razzi sono caduti anche lungo la riva del Dnepr, dove sorge l'impianto. Kiev afferma che sono i russi a compiere i bombardamenti, e i servizi d'intelligence del ministero della Difesa accusano i russi di pianificare un'azione contro il sito sotto false insegne ucraine. Le forze di Kiev annunciano di aver colpito e messo fuori uso un secondo ponte sul Dnepr, sulla diga di Nova Kakhovka, usato dai russi per rifornire le proprie truppe nella regione di Kherson, che controllano fin dai primi giorni della guerra. Il raid segue quello che il mese scorso aveva colpito il ponte di Antonivsky con l'impiego dei missili Himars forniti dagli Stati Uniti. In tal modo, sottolinea nel suo bollettino quotidiano l'intelligence militare britannica, le due principali arterie per l'approvvigionamento delle forze degli invasori "sono ora probabilmente fuori uso". Ciò che mette gli ucraini in condizione di continuare con maggiore efficacia la loro controffensiva nella regione. I comandi di Kiev sostengono di essere riusciti a respingere diversi nuovi tentativi di avanzata dei russi nella regione orientale del Donbass. Ma di segno opposto sono i bollettini militari russi, secondo i quali le forze congiunte russe e delle Repubbliche autoproclamate di Donetsk e Lugansk hanno strappato al controllo ucraino il villaggio di Piski e distrutto un sistema missilistico Himars. Il portavoce del ministro della Difesa di Mosca, Igor Konahenkov, ha aggiunto che i bombardamenti russi hanno ucciso 70 soldati ucraini nell'area di Gavrilovka, nella regione nord-orientale di Kharkiv, e circa 270 in due località della regione di Donetsk. "Le iniezioni multimiliardarie di aiuti militari per l'Ucraina non hanno un impatto sostanziale sul ritmo della nostra operazione speciale. I suoi obiettivi e compiti saranno realizzati", ha affermato il direttore del dipartimento Nord America del ministero degli Esteri russo, Alexander Darchiev. Il diplomatico ha accusato Washington di "fare una guerra alla Russia fino all'ultimo ucraino". Ma ciò non impedisce alle due potenze di parlarsi. Lo stesso Darchiev ha infatti confermato che gli Usa e la Russia continuano a trattare uno scambio di prigionieri. Mosca dovrebbe liberare la cestista Brittney Griner, e forse l'ex Marine Paul Whelan, in cambio del noto trafficante d'armi russo Viktor Bout, soprannominato il 'mercante di morte'. Bout è stato arrestato in Thailandia nel 2008 e sta scontando una condanna a 25 anni di carcere negli Stati Uniti.
20.12 – Il ministro dell’Interno di Kiev: indaghiamo su 26mila crimini di guerra a polizia ucraina sta indagando su 26mila crimini di guerra commessi dai soldati russi e prevede di scoprirne altre migliaia man mano che il territorio del paese verrà riconquistato e città e villaggi verranno liberati. A renderlo noto è il ministro dell'Interno ucraino, Denys Monastyrskiy. Raccogliere prove per perseguire le forze russe è diventato uno dei compiti più importanti per la polizia del paese dall'inizio dell'invasione il 24 febbraio. "Ogni giorno registriamo la morte di molti civili", ha dichiarato a Sky News. "Questi sono crimini commessi da loro nei territori occupati". Riferendosi alle violazioni emerse quando le forze russe si sono ritirate dalle città di Bucha e Hostomel vicino a Kiev, Denys Monastyrskiy ha detto che si sta preparando per altri orrori. "Sono convinto che ci attendono ancora più crimini a Mariupol, Volnovakha e Severodonetsk, città attualmente sotto occupazione e che saranno liberate in seguito". "Stiamo anche indagando - ha aggiunto - sui crimini commessi dall'establishment politico della Federazione Russa nell'impartire ordini alle truppe e nel consentire loro di commettere atti quali lo stupro, l'uccisione di bambini e l'uccisione di civili in generale. Lo lasciano fare i loro comandanti".
19.30 – Si combatte in regione Donetsk, attacchi a Zaporizhzhya La Russia ha rivendicato la conquista, smentita dagli ucraini, della citta' di Pisky, nella regione orientale di Donetsk. Per Kiev sono invece ancora in corso "feroci combattimenti" nell'area, mentre persistono i timori per la sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhya. Pisky, a pochi chilometri dalla citta' di Donetsk, controllata dai filo-russi, e' da piu' di una settimana uno dei principali campi di battaglia. Per i russi, la conquista di Pisky, dove secondo i dati del 2019 vivevano solo nove persone, consentirebbe di continuare l'offensiva a nord verso Avdiivka e Nord-Ovest. Mosca e Kiev continuano ad accusarsi reciprocamente degli attacchi alla centrale nucleare di Zaporizhzhya, che e' diventata il trofeo di guerra piu' pericoloso ed esplosivo del conflitto. Secondo le autorita' locali filo-russe della regione controllata quasi interamente dall'esercito russo, oggi le forze di Kiev hanno nuovamente attaccato la piu' grande centrale atomica d'Europa. I filo-russi hanno anche denunciato che a causa degli attacchi ucraini sono costretti a disattivare una delle turbine della centrale idroelettrica di Kakhovskaya, nella regione meridionale di Kherson, al confine con Zaporizhzhya, il che potrebbe avere gravi conseguenze per il funzionamento dell'impianto. Da parte sua il gestore ucraino Energoatom ha accusato i russi di aver attaccato l'impianto.
19.00 – Stato maggiore di Kiev: a Pisky violenti scontri Proseguono "violenti scontri" a Pisky, comune dell'Ucraina orientale di cui la Russia aveva sostenuto di aver assunto il pieno controllo. A riferirne è lo stato maggiore ucraino, su Facebook. "Gli occupanti stanno cercando di sfondare le nostre linee difensive nelle direzioni di Oleksandropol, Krasnohorivka, Avdiivka, Maryinka e Pisky", ha reso noto.
18.30 – Potente esplosione scuote Mariupol Una potente esplosione è stata registrata questo pomeriggio a Mariupol, città ucraina occupata dalle forze russe. "Potente esplosione a Mariupol! Alle 15.40, una forte esplosione ha scosso Mariupol occupata. L'intera città l'ha sentita. Lo riferiscono i residenti. Forniremo successivamente i dettagli", ha scritto su Telegram il Consiglio Comunale di Mariupol, citato da Ukrinform. Sottoposta ad un sanguinoso assedio prima dell'occupazione, Mariupol è oggi una città semi disabitata e in gran parte distrutta, dove mancano acqua, gas ed elettricità, sottolinea Ukrinform. Si stima che 22mila abitanti siano periti nell'assedio.
16.55 – Controlli Adm sulla nave giunta a Ravenna dall’Ucraina: carico è nella norma
Il carico della nave cargo Rojen proveniente dall'Ucraina con circa 15mila tonnellate di semi di mais destinati ai mangimi per allevamenti è risultato nella norma. È l'esito dei controlli di sicurezza effettuati questa mattina dai reparti specializzati antifrode e chimici dell'Agenzia delle accise, dogane e monopoli. "L'Agenzia - dichiara Marcello Minenna, Dg Adm - conferma il suo ruolo strategico nella sicurezza del Paese, anche in campo alimentare, grazie al lavoro meticoloso e attento di un gruppo di donne e uomini altamente specializzato".
15.30 – Russia, “Razzi di Kiev vicino centrale di Zaporizhzhia”. Autorità locali: “No, sono i russi” Le autorità militari russe che controllano l'area della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d'Europa, hanno accusato le forze armate ucraine di aver attaccato la città di Enerhodar e la stessa centrale nucleare. «Enerhodar e la centrale nucleare sono state ancora una volta attaccate dai militanti di Zelensky. Secondo i testimoni, si sentono di nuovo esplosioni» nella citta' che ospita l'impianto «e i razzi hanno colpito vicino alla centrale nucleare», ha scritto sul suo canale Telegram Volodymyr Rohov, rappresentante delle autorita' locali russe. Ma le autorità locali ucraine accusano i russi di sparare nuovamente contro la centrale nucleare di Zhaporzhzhya, da loro stessi occupata.
15.02 – Blinken, preoccupati per accuse filorussi a stranieri Gli Stati Uniti esprimono preoccupazione per le notizie di incriminazioni di prigionieri di guerra britannici, svedesi e croati da parte delle «illegittime autorità filo russe nell'Ucraina orientale». A parlare è stato il segretario di Stato Antony Blinken su Twitter: «Siamo preoccupati per le notizie di cittadini britannici, svedesi e croati incriminati dalle autorità illegittime in Ucraina orientale». «La Russia e i suoi sostenitori hanno l'obbligo di rispettare le leggi umanitarie internazionali, compresi i diritti e le protezioni per i prigionieri di guerra».
14.20 – Zelensky, terrore russo vuole spezzare nostra forza interna «Il terrore russo mira principalmente a spezzare la nostra forza interna. Non possono farci nulla sul campo di battaglia. I nostri difensori sono molto forti. Voi e io dovremmo essere altrettanto forti»: lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che pubblica foto di soldati ucraini e di edifici residenziali distrutti dagli attacchi russi.
13.16 – Kiev, uccisi 43mila soldati russi Sarebbero circa 43.400 i soldati russi rimasti uccisi dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio. E' quanto afferma il bollettino giornaliero dello Stato maggiore ucraino, sottolineando che solo nella giornata di ieri sono morti 200 militari avversari. Per quanto riguarda gli armamenti, gli ucraini affermano di aver distrutto in totale 1.856 (+7) tank, 4.115 (+7) veicoli corazzati da combattimento, 978 (+3) sistemi d'artiglieria, 261 (+0) lanciarazzi multipli, 136 (+0) sistemi di difesa aerea, 233 (+0) aerei da combattimento, 193 (+0) elicotteri, 779 (+1) droni, (+2) missili da crociera, 15 (+0) navi e imbarcazioni, 3.036 (+15) camion e autocisterne, e 91 (+1) pezzi di equipaggiamento speciale
12.40 – Mosca, punto non ritorno se ci dichiarano sponsor terrorismo «Se il Congresso degli Stati Uniti approvera' il testo che dichiara la Russia 'Stato sponsor del terrorismo' per l'invasione dell'Ucraina, sara' raggiunto il "punto di non ritorno" nelle relazioni tra Washington e Mosca». Lo ha dichiarato, in un'intervista a Tass, il direttore del dipartimento per il Nord America del ministero degli Esteri russo, Alexander Darchiev. "Non vorrei addentrarmi in discussioni ipotetiche su cosa e' possibile e cosa non lo e' nell'attuale turbolenta situazione, ora che gli occidentali, guidati dagli Stati Uniti, hanno calpestato il diritto internazionale e tabu' assoluti della pratica diplomatica", ha affermato Darchiev. "In questo contesto, citero' l'iniziativa legislativa attualmente in discussione al Congresso per dichiarare la Russia un "Paese sponsor del terrorismo", prosegue l'alto funzionario, "se verra' attuata, significhera' che Washington ha attraversato il punto di non ritorno con gravissimi danni alle relazioni diplomatiche bilaterali che potrebbero giungere fino al declassamento e addirittura alla rottura". "La controparte americana e' stata avvertita", conclude Darchiev.
11.32 – Partite per la Turchia 2 navi con cereali Due navi cariche di semi di girasole e mais hanno lasciato oggi l'Ucraina alla volta della Turchia: lo ha reso noto il ministero della Difesa turco, secondo quanto riportano i media internazionali. La nave Fulmar battente bandiera delle Barbados, che trasporta 12.000 tonnellate di mais, ha lasciato il porto di Chornomorsk diretta a Iskenderun. L'altra nave, la Thoe, battente bandiera delle Isole Marshall, ha lascito lo stesso porto con 3.000 tonnellate di semi di girasole, diretta a Tekirdag, nel nord-ovest della Turchia.
10.58 – Kiev, 5 civili uccisi in bombardamenti russi su Donetsk Bombardamenti russi sulla regione di Donetsk hanno causato la morte di cinque civili e il ferimento di altri 35. Lo riferisce su Telegram il governatore dell'area dell'Oblast ancora sotto controllo ucraino, Pavlo Kyrylenko
10.42 – Kiev accusa russi di bloccare accesso a medicine Il ministro della salute ucraino ha accusato le autorità russe di aver commesso un crimine contro l'umanità bloccando l'accesso a medicinali a prezzi accessibili nelle aree che le sue forze hanno occupato da quando hanno invaso il paese 5 mesi e mezzo fa. In un'intervista con l'Associated Press, il ministro della Salute ucraino Viktor Liashko ha affermato che le autorità russe hanno ripetutamente bloccato gli sforzi per fornire farmaci sovvenzionati dallo stato alle persone nelle città, paesi e villaggi occupati. L'Organizzazione Mondiale della Sanità afferma di aver registrato 445 attacchi agli ospedali ucraini e ad altre strutture sanitarie a partire dall'11 agosto che hanno provocato direttamente 86 morti e 105 feriti. Ma Liashko ha detto che il numero molto più alto di vittime causate da strade e ponti danneggiati che ritardano le ambulanze «non possono essere calcolati».
09.44 – Prima nave di grano a Ravenna, operazioni scarico dureranno 30 ore Sono in corso al porto di Ravenna, banchina 'Cereali', le operazioni commerciali della Rojen, la nave cargo battente bandiera maltese e carica di 15mila tonnellate di semi di mais destinati ai mangimi per allevamenti, partita da Chornomorsk, vicino a Odessa, il 5 agosto, nell'ambito degli accordi commerciali che riaprono le esportazioni dall'Ucraina. Il cargo è arrivato in rada a Ravenna nella mattinata di ieri ma l'ormeggio in banchina è avvenuto soltanto in tarda serata per via delle operazioni di un'altra nave che sono state rallentate dal maltempo
8.17 – L’intelligence Uk: due ponti stradali verso il territorio occupato dalla Russia nell'oblast di Kherson sono fuori uso I due principali ponti stradali che danno accesso alla sacca di territorio occupato dalla Russia sulla riva occidentale del Dnipro nell'oblast di Kherson sono ora probabilmente fuori uso ai fini di un sostanziale rifornimento militare, ha detto sabato l'intelligence militare britannica. Anche se la Russia riuscirà a riparare in modo significativo i ponti, rimarranno una vulnerabilità chiave, ha affermato il ministero della Difesa del Regno Unito in un aggiornamento di intelligence. Con la loro catena di approvvigionamento vincolata, la dimensione delle scorte che la Russia è riuscita a stabilire sul lato occidentale sarà probabilmente un fattore chiave per quanto resisteranno i russi.
00.40 – Mosca: relazioni con gli Stati Uniti a rischio se la Russia dichiarata sponsor del terrorismo La Russia ha detto agli Stati Uniti che i rapporti diplomatici bilaterali sarebbero gravemente danneggiati e potrebbero persino essere interrotti se la Russia fosse dichiarata uno stato sponsor del terrorismo. Lo ha detto venerdì alla Tass un alto funzionario. Alexander Darchiyev, capo del dipartimento nordamericano del ministero degli Esteri russo, ha affermato che se i senatori statunitensi fossero riusciti ad approvare una legge come quella, ciò significherebbe che Washington avrebbe attraversato il punto di non ritorno.
00.03 – Zelensky: Russia terrorista, bene idea stop visti Ue «Dopo tutto quello che gli occupanti hanno fatto in Ucraina, può esserci un solo atteggiamento nei confronti della Russia, uno Stato terrorista» e «ringrazio la Repubblica Ceca, gli Stati baltici e gli alPaesi europei, che hanno portato la questione dei visti per i cittadini dello Stato terrorista al livello ufficiale di discussione nell'Unione europea». Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel suo videomessaggio serale. «Ci deve essere una garanzia che gli assassini russi e i facilitatori del terrore di Stato non usino Schengen», ha aggiunto riferendosi alla zona di libera circolazione europea. «Non si può distruggere l'idea stessa di Europa, i nostri valori europei comuni, cioè non si può trasformare l'Europa in un supermercato dove non importa chi entra e dove la cosa principale è che una persona paghi semplicemente per la merce», ha concluso Zelensky.
00.01 – Pentagono: forze Kiev fanno progressi nel nord e a sud Le forze ucraine hanno fatto «alcuni progressi» nel nord e nel sud del Paese. Lo ha detto un alto funzionario del Pentagono, riferendo che a nord le forze ucraine sono «avanzate» nei territori ricatturati ai russi, comprese alcune aree nei pressi di Kharkiv, A Kherson, le forze di Kiev continuano a «tenere sotto dura pressione» le truppe di Mosca. Un esempio di questa pressione è dato dai danni inflitti ad alcuni ponti usati dai russi. Il bombardamento effettuato dagli ucraini contro la base aerea russa di Saki in Crimea, ha riferito il funzionario del Pentagono, ha avuto un «impatto significativo» sulle capacità aeree e su personale russo. Per il bombardamento non è stato utilizzato l'Army Tactical Missile System', sistema che gli Usa non hanno fornito a Kiev. Il sistema può colpire fino a 300 chilometri di distanza, una gittata superiore a quella dei sistemi Himars che gli Usa hanno dato in dotazione all'Ucraina.
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