♪ PAREIDOLIA MUSICALE ♪ Rubrica a cura di Andrea Gioè
OGNIBENE è il mio nome d’arte ed al contempo il mio cognome, all’anagrafe sono Ognibene Davide, e sono un onestissimo cantautore emiliano.
Ho voluto identificarmi col mio cognome, in primis perché ha una positività intrinseca, ma soprattutto perché rispecchia la totale sincerità verso gli ascoltatori.
Il mio è un progetto cantautorale che prende forma dopo dieci anni come frontman della band modenese REMIDA, periodo nel quale ho mostrato maschere per reggere “il gioco della band” mentre questo percorso voglio che sia totalmente l’opposto. Da anni sentivo il desiderio di raccontare di me , del mio punto di vista, che interessi o meno e che piaccia o no, mettendoci la faccia con onestà senza fingere di essere quello che non sono o fare ciò che il mercato o i canoni standard della musica chiedono.
MISTICO A LAS VEGAS è il brano che riassume parte della risposta precedente e ne fa una sorta di cinica ironia, inoltre, è il primo brano nel quale racconto di me in prima persona senza ricorrere a storie nelle quali nascondere verità personali tra le righe.
Questo brano l’ho scritto qualche anno fa, insieme a Simone Pozzati, proprio pensando al paradosso della mia vita quotidiana.
Io, dovete sapere, che ogni giorno mi sveglio e sono tenuto per motivi lavorativi a vestirmi da “businessman” e comportarmi in modo conseguente, mentre la sera dopo il lavoro svesto quei panni, indosso orecchini, pantaloni strappati e giacca di pelle per salire sul palco e tentare di sembrare una rockstar ma la realtà … è che in fondo non mi sento a mio agio in nessuno dei due.
Quando lo abbiamo pubblicato ha sbalordito chi era solito ascoltarmi per questa sonorità electro-pop ma ad oggi ha assunto il suo ruolo di tormentone ed è già la più ballata durante i live!
Io credo tanto nelle connessioni personali, le ancore psicologiche che ci catturano l’attenzione, a tal punto che cerco sempre di raccontare storie nelle quali tutti possano specchiarsi e magari cercare un confronto con sé stessi. Io stesso spesso trovo risposte nella mia musica o in quella degli artisti che ascolto, credo che anche con le mie canzoni ci si possa in qualche modo aiutare o perlomeno identificare!
Nei primi tempi dei REMIDA ho dovuto combattere con la somiglianza a Sangiorgi dei Negramaro. Il nostro stile li richiamava tanto, la mia prima scrittura anche e la mia voce, complice il falsetto, idem. Poi negli anni, con tanto studio e lavoro, mi sono costruito la mia identità vocale e la mia cifra stilistica nella scrittura. Credo che copiare qualcuno sia un passaggio inevitabile per chiunque cominci a fare sul serio nella musica, poi bisogna essere bravi e saper maturare.
ANIMA BELLA è un pezzo che contiene malinconia e dolcezza ed ha, a mio parere, una profondità incredibile. È un brano recentissimo scritto come riflessione nel periodo di incertezza dell’ultimo lockdown nel quale potevi solo trovare conforto nel progettare il “dopo” pur non sapendo quando sarebbe arrivato. Ha immagini forti nel testo, che amo profondamente, tra le quali quella del mare triste spettatore che mi fa andare in pelle d’oca ogni volta che la suono.
Per rispondere a questa domanda svelo una cosa di me che pochi conoscono. Prima di intraprendere questo percorso da cantautore giurai a me stesso di smettere con la musica. Avevo colpevolizzato la mia più grande passione per la depressione che mi aveva travolto. In realtà, era nocivo il modo in cui la vivevo, ma al contempo le mie canzoni erano, sono e saranno l’unica cosa che mi permette di stare in equilibrio nella vita. Io mi psicanalizzo gratis scrivendo!
Vedo un cielo incerto, nuvole scure, portatrici di tempesta e macchie serene a rassicurare che dopo tutto poi torna la quiete. Il cielo come la vita!
Le canzoni sono come i figli, ed in quanto tali “i figl so’ piezz ‘e core” impossibile fare distinzioni.
Madre Natura, dico sempre, è stata avara in bellezza ma di manica larga nella voce. Mi sono accorto fin da ragazzino di avere una dote vocale importante. Ho un’estensione veramente ampia, sia verso il basso che verso l’alto, che mi permette di affrontare ogni genere senza pormi particolari problemi. Inoltre ho un timbro neutro, che posso macchiare a piacimento con soffiati, gola e appoggiandomi “sul naso” o renderlo limpido spingendo unicamente sul diaframma.
Tra tutte quando ci esibimmo coi Remida davanti a più di trentacinquemila persone a Carpi (MO) in occasione del compleanno di una delle più importanti emittenti radio. Fu un’esperienza incredibile ed una botta di adrenalina senza pari.
Di errori ne ho fatti davvero tanti ma quello che davvero ritengo il più importante, personalmente, è stato non aver capito prima di dover intraprendere questo percorso da cantautore e lasciare andare un progetto comune nel quale ormai credevo solo io e che aveva già dato tutto quel che poteva.
I talent, ed il loro meccanismo, su tutto! Più volte avrei potuto partecipare, con la band e senza, ma ho sempre rifiutato perché li ritengo il male. Io faccio parte di una generazione musicale che è stata letteralmente bruciata dal momento di auge dei talent show. Beceri karaoke nei quali la regola è soddisfare il prodotto televisivo tralasciando totalmente il valore artistico. “Sei bravo a scrivere, fai l’autore per qualche ragazzetto uscito dai talent magari poi facciamo anche il tuo progetto!” questo mi dicevano le major quando avevo vent’anni. Una decade dopo il movimento indie ha fatto tornare un briciolo di luce ma io ero già “vecchio”. Se guardate bene bene tra qualche nome noto, o autore importante mio coetaneo, vi accorgerete che ci sono grandi talenti che sono rimasti incredibilmente ai margini della scena o sono esplosi tardi dopo aver dovuto scrivere interi album per meteore di cui non ricordiamo nulla.
Diciamo che uno lo riservo ad un artista che ahimè non c’è più ovvero Lucio Dalla. Gli altri due invece li invito a contattarmi al più presto. Un duetto sicuramente lo devo fare con i Negrita, se ascoltate bene i miei brani sentirete tante sonorità che li ricordano e poi è in gran parte colpa loro se oggi sono qui a raccontare della mia musica. L’altro è Brunori Sas, perché mi ha salvato davvero la vita. Come raccontavo in precedenza ho sofferto di depressione per un periodo, periodo nel quale ho avuto una condotta di vita opinabile. In quel periodo lui suonò a Modena, io andai con un amico, e vi giuro che sembrava stesse parlando solo a me, che mi dicesse di svegliarmi che era ora di cambiare. Piansi tutto il concerto, e vi giuro che anche ora ho gli occhi lucidi a ripensarci, e da quel momento ripresi in mano una vita che stavo perdendo. Quanto è incredibile la musica, vi ho già detto, la musica aiuta a psicanalizzarsi!
Assolutamente mio padre. Mi accompagna ovunque fin da quando ero ragazzino, mi ha sempre supportato quasi credendoci più di me ed è l’unico che non me le manda a dire. Lui, seppur cinico, esprime sempre un’opinione netta e sincera, seppur condizionata.
Ne abbiamo un mucchio, e non ho idea di come farò a tenere dietro a tutto, ma ci proverò!
Sto concludendo un tour estivo bellissimo, che terminerà con il MEI, e poi inizierò una nuova avventura live nei club con tutta la band. Non vedo l’ora!
Parallelamente usciranno nuovi singoli e presenterò DEMODE’ che sarà l’EP nei che li racchiuderà tutti dando un filo logico al concept che ho creato per questo secondo lavoro.
Saluto tutti i lettori del MEI e vi invito a seguirmi sui digital store e su @OgnibeneofficialPage su Instagram, o su OgnibenePaginaUfficiale su Facebook, dove troverete le date e le indicazioni per venirmi a trovare in carne ed ossa qua e là per lo stivale. Vi aspetto!
Artisti Insieme per Le Marche Tutti i dettagli su ?Al Gazometro di Roma il primo Soundscape d'Ita https://open.spotify.com/playlist/7FemJ99I3sdNQpgP ✨ Quanti eravate in Piazza del Popolo sabato ser ? Quanto è rock questo trailer? ?? Fir ?Si conclude così il #mei25 Un’edizione sp Faenza: MEI, ore 23. Oltre Tutto. La manifestazion UNA SECONDA SERATA STREPITOSA✨ Vi aspettiamo an VUOI UN RICORDO DEL MEI SUL TUO CELLULARE IN EDIZI
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