Meloni è più oscura di una camera oscura — L'Indro

2022-10-12 13:37:14 By : Ms. Leego Li

Sbaglierò, ma credo che la signora Giorgia Meloni cominci a trovarsi abbastanza nelle peste. E questo, vi sorprenderà forse, mi dispiace. Mi dispiace per noi tutti. Vediamo un po’ di mettere in fila i problemi.

Innanzitutto, finita la gioia per la vittoria, una gioia sembra molto contenuta proprio per volontà di Meloni, l’unità forte e di facciata della coalizione comincia ad incrinarsi. Al solito, il bastian contrario di sempre e come sempre, Matteo Salvini, sin dal primo momento, fin da quando ha preso atto della vittoria della Lega enumerando gli eletti, ma dimenticando di citare il dimezzamento proporzionale, ha cominciato a sbandierare pretese. Meloni, credo, vuole fare valere la sua molto maggior forza, da sola ‘vale’ più di Lega e Berlusconi insieme. Ma è una lotta difficile, perché quegli avversari non sono certo campioni di coerenza.

Ma, specialmente, ha un problema grosso assai: non ha nomi. E, infatti ha iniziato la sua corsa verso il Governo parlando dell’esigenza di trovare (cioè fuori del partito?) nomi di ‘altissima‘ qualità. E qui subito due notazioni. La signora Meloni ha iniziato la sua corsa un po’ prematuramente, visto che l’ha intrapresa quando ancora non erano confermati tutti i posti in Parlamento e, secondo, che Sergio Mattarella, che mi pare conti qualcosa nella baracca, non l’ha ancora incaricata. È una barzelletta? No, se ci pensate: se tutta l’opposizione si mettesse insieme e andasse da Mattarella (certo con molti lividi, perché mettere insieme quelle ‘teste’ è roba che ci vuole Rambo) a proporgli Mario Draghi, la signora Giorgia Meloni si troverebbe a stringere un pugno di mosche in mano.

E, nemmeno sottovaluterei, il fatto che Mattarella, checché se ne dica, è non solo un duro, ma un duro incavolato, e potrebbe tenere la signora Meloni su un filo, anche solo per dispetto perché indubbiamente non è rispettoso verso le istituzioni, e in particolare verso il Capo dello Stato, che lei si autonomini e faccia già le sue consultazioni, addirittura utilizzando il Parlamento …

Certo, ironizzo su una cosa altamente improbabile, ma la cortesia istituzionale è molto importante e il modo in cui la signora Meloni si sta comportando, francamente a me (ma io non sono il Presidente della Repubblica) farebbe saltare la mosca al naso.

Sta in fatto che si tratta di trovare nomi di altissimo livello almeno, così mi pare che la signora Meloni abbia ridimensionato quella frase, a quanto pare fuori del partito. Non credo che si sia fatta molti amici, dicendola così: gli eventuali prescelti tra i politici del suo partito e di quelli degli altri due saranno dipinti come persone a dir poco di mediocre livello. Ma poi che significa questa cosa? Che in genere o in situazioni diverse si manda al Governo il primo che passa?

Oddio, lo abbiamo ben visto, nel primo Governo Conte, nel secondo Governo Conte e nel Governo Draghi, ma ormai quella fase è superata. E, insomma, a Governo fatto vedremo la stampa cercare di collocare i vari Ministri nella casella degli altissimi, e non sarà una bella cosa. Tanto più che le persone di altissimo livello, a quel che si capisce, le cerca fuori del suo partito e, ovviamente, degli altri partiti, che è un altro modo di dire che i politici attivi non sono del livello giusto.

Come se non bastasse, Silvio Berlusconi, sempre serafico, gli mette tra i piedi la mina vagante della signora Licia Ronzulli, come dire la ‘badante’ di Berlusconi, che quest’ultimo vorrebbe alla Salute … guarda un po’! E che però sembra si debba accontentare di altro … di minore.

C’è poi la lotta furibonda tra due galletti un po’ passatelli, ma assai spigolosi, come Ignazio La Russa e Roberto Calderoli: vogliono entrambi la Presidenza del Senato. Mah, se questi sono gli uomini di punta dell’intera baracca, io non sarei molto allegro.

Sempre senza dimenticare il Salvini vagante, che una ne fa e cento ne pensa. Da lì, e la signora Giorgia Meloni lo sa bene, può arrivare qualunque cosa. Così come dal Berlusconi. Non per nulla aveva detto che avrebbe agito solo in sedi istituzionali, ma appena Berlusconi ha telefonato lei è corsa insieme agli altri. Dicono che è andato tutto benissimo e che sono tutti felici e contenti. Che vuol dire che non è andato bene proprio niente.

Insomma: la situazione è fluida, come dicono i giornalisti bravi, melmosa come direi io, anche perché, in tutta franchezza, il modo in cui tutto ciò accade non mi piace per nulla, ma proprio per nulla.

Meloni sta in Parlamento e riceve gente. Ci passa tutta la giornata, ma che ci fa? Qualcuno lascia intendere che studia i dossier: io non ci credo molto. Ma insomma, il fatto è che sta lì e riceve gente varia. Si sta trattando, si dice. Sì, ma su cosa? Cosa sta promettendo o cosa le stanno promettendo tutte queste persone, spesso ignote, che vanno e vengono?

Voglio solo dire che, quanto a trasparenza, Meloni è più oscura di una camera oscura. Quando fece il Governo, Mario Draghi (già incaricato, vero?) fece in Parlamento una serie di riunioni, ma alla luce del sole: entravano le delegazioni dei partiti, quelle dei sindacati e lui … ascoltava e poi … decideva. Ben altra cosa. Qui, una gentile signora dai capelli biondi, probabilmente in parte ‘colorati’, consulta, propone incarichi a questo o quello, ogni tanto se ne esce con frasi strane come quelle a proposito di Vox, dove si augura la loro vittoria per avere lì e in Italia, anzi, in tutta Europa patrioti!

Che diamine significa una Europa dei patrioti, e che sono i patrioti? Come si distingue un patriota da uno comune, non patriota? E poi, patriota di che? dell’Italia e della Spagna o dell’Europa? Perché, a seconda dell’interpretazione le cose cambiano molto. E, data la stranezza della cosa, è ben legittimo domandarsi a cosa ci vuole portare la signora Giorgia Meloni, perché distinguere tra patrioti e non patrioti potrebbe diventare un esercizio di ginnastica molto acrobatico.

Poi, si legge e qui mi mancano le parole, che Adolfo Urso, dico Urso, un ben noto parlamentare dei Fratelli di Meloni, afferma «il 25 Aprile una data storica. L’Italia ha ritrovato la libertà». Anche questo, mi dico, pure la fine del fascismo gli va bene celebrare a costoro. Sapete che? comincio a preoccuparmi sul serio.

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