Luciano Ligabue ha un sorriso timido che si allarga all'improvviso quando strizza gli occhi. Sediamo al tavolo di una trattoria tra i campi a Correggio, ci si arriva tra sentieri stretti di fossi illuminati d'erba quasi argentata. La luce di settembre è un mezzogiorno morbido, e il Liga ci parla dentro. Canta da trent'anni, e fra pochi giorni saranno sette concerti all'Arena di Verona, neppure un seggiolino libero.
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