Juve in serie A della Borsa. È l’effetto Ronaldo: in sei mesi balzo del 91% - Corriere.it

2022-10-12 04:19:34 By : Ms. andrea chen

Come vincere un altro campionato . La Juventus è stata promossa nella serie A di Piazza Affari. L’ingresso della società bianconera nel Ftse Mib, ossia nel principale indice azionario di Borsa Italiana significa entrare a far parte nel ristretto lotto delle «blu chip» italiane, le società quotate dai titoli più liquidi e capitalizzati.

Un evento senza precedenti, qualcosa di paragonabile ai sette scudetti consecutivi già messi in bacheca. Sì perché, per la prima volta nella storia di Piazza Affari, il titolo di una società calcistica finisce sul più importante paniere delle quote azionarie. Il debutto è anche la conseguenza di un riassetto del Ftse-mib: dal 27 dicembre scorso infatti l’indice più prestigioso delle nostra Borsa ha visto la fuoriuscita di Mediaset e Mediolanum che hanno ceduto il posto ad Amplifon e alla stessa Juventus. Un cambio della guardia previsto che tiene conto di diversi parametri, non ultimo il fatto che la Juventus capitalizzi ormai un miliardo di euro. È evidente che l’ingresso nel «club dei grandi» del mercato azionario italiano sia legato a doppio filo con l’arrivo a Torino di Cristiano Ronaldo. Basti pensare che il prezzo delle azioni bianconere a fine giugno non arrivava a 0,7 euro mentre la quotazione a dicembre era pari a 1,81 euro. In pratica il titolo ha registrato un balzo del 91% in appena sei mesi ed è in assoluto uno dei migliori titoli del 2018. E il rimbalzo continua visto che anche ieri ha fatto registrare un +10,17% (che frutta un guadagno di 100 milioni) risultando tra i dieci migliori titoli scambiati in Piazza Affari.

Ma quali saranno i vantaggi concreti di questo ingresso nella «serie A» dei titoli azionari? Il ritorno più evidente è quello di essere inseriti tra i titoli proposti dai fondi azionari internazionali, questo equivale a un’accelerazione della quota e del valore. È chiaro che un titolo come quello di una società calcistica (seppure spesso vincente come la Juventus) non offre garanzie di stabilità: si tratta di un investimento ardito, consigliabile a coloro a cui piace rischiare, che mettono in conto qualche perdita ma che ambiscono a vincite importanti. Adesso però, con l’ingresso nel Ftse-Mib, è il volume a mutare e a rendere più appetibile il titolo dei campioni d’Italia. E calcisticamente cambia qualcosa? I tifosi possono già sognare grandi colpi in stile Ronaldo finanziati da Piazza Affari? Non proprio. È innegabile che, in prospettiva, un rafforzamento in Borsa renderà la società più solida e credibile soprattutto per gli investitori internazionali. Unico esempio nella storia italiana e con pochi paragoni persino nell’elite del calcio europeo. Da ora in poi chi tratterà affari importanti con la Juve saprà di avere davanti un interlocutore quotato nel primo indice di Borsa italiano e con uno stadio di proprietà. Non basterà a comprare Mbappé come si vocifera ma permetterà alla Juventus di sedersi a tavoli prestigiosi e frequentare «ristoranti» ben diversi da quelli da 10 euro di cui si lamentava Conte qualche anno fa.

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