Funerali regina Elisabetta, Marinella a Londra per realizzare cravatte nere per capi di Stato e dignitari - CorrieredelMezzogiorno.it

2022-10-08 20:24:13 By : Ms. Anna Chen

É stato convocato a Londra, in tutta fretta, con una richiesta precisa: portare in città una poderosa scorta di cravatte nere. Per rispondere alle esigenze dei dignitari invitati ai funerali della regina Elisabetta. Capi di Stato, ambasciatori, aristocratici, delegati di ministeri e uffici governativi alla ricerca del nodo perfetto e appropriato per un evento assoluto, unico. E così Maurizio Marinella quattro giorni fa è partito per la Gran Bretagna con due sarte , pronto a rispondere a richieste discrete e precisissime. Cento cravatte in valigia, tessuti di seta nera inviati a Londra nella sua boutique di Mayfair. Per seguire e interpretare al meglio anche le esigenze di chi, come il nuovo ambasciatore italiano a Londra — alto più di due metri — ha avuto bisogno di una cravatta su misura.

«Bandiere e mezz’asta e una città a lutto, così ho trovato Londra — racconta Marinella —, con le vetrine intitolate alla sovrana appena scomparsa. Noi abbiamo scelto di esporre nella nostra una foto della sovrana in visita a Napoli. Era il 1980 ed Elisabetta II restò a lungo in città, dalla quale ripartì a bordo del Britannia mentre Castel dell’Ovo era illuminato da fuochi d’artificio bianchi, rossi e blu. I colori della bandiera inglese».

Le cravatte per il re Carlo

La maison Marinella è da sempre legata a doppio filo alla Corona inglese. Maurizio Marinella e il figlio Alessandro furono invitati a Buckingham Palace ad un tea party con la Regina, un segnale di «amicizia» nei confronti di una’azienda e una famiglie che storicamente ha fornito la Casa reale .«Quattro anni fa Camilla, venne a Napoli e visitò i nostri laboratori — ricorda ancora Maurizio Marinella —. Poi scelse una serie di cravatte per il nuovo re Carlo dal nostro archivio: tutte del 1947 anno di nascita del nuovo re». Camilla posò per una serie di foto e con divertita ironia accolse il bagno di folla che l’attendeva a piazza Vittoria.

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