Emilia Romagna, le votazioni oggi a Bologna e nelle altre province - la Repubblica

2022-10-09 02:05:39 By : Mr. Gavin Song

Seggi aperti solo oggi, dalle 7 alle 23, per rinnovare Camera e Senato. Chiamati al voto 3 milioni e 328mila emiliano romagnoli, di cui 172.011 diciottenni per la prima volta alle urne anche per Palazzo Madama.

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Bologna è il capoluogo di regione italiano dove l'affluenza è stata più alta: 73,35%

In base ai primi dati scrutinati è testa a testa a Bologna tra Pierferdinando Casini e Vittorio Sgarbi. Al collegio uninominale del Senato, con 192 sezioni scrutinate su 1.114, Casini, candidato per il centrosinistra, è al 37,02%, Sgarbi, con il centrodestra, è al 36,74%.

L'Emilia-Romagna si conferma anche alla chiusura delle urne delle ore 23 la regione italiana dove i cittadini hanno votato di più. 

In base ai dati del Viminale sull'affluenza per il voto alla Camera in Emilia-Romagna ha votato il  71,82% degli aventi diritto contro una media nazionale del 64,04%. Analoghi i dati al Senato con un'affluenza del 71,77% a fronte del 64,01% nazionale.

Anche in Emilia-Romagna comunque si è registrato un calo di partecipanti: alle ultime Politiche votò il 78,5% degli aventi diritto. Una diminuzione del 6,7% (in Italia -9%).

BOLOGNA,"È andato tutto bene, ma il sistema è decisamente antiquato". Così una scrutinatrice fuori dal seggio bolognese per la circoscrizione Estero a BolognaFiere, dove arrivano le schede elettorali provenienti da 17 paesi europei. È la prima volta che le schede elettorali dei quasi sei milioni di elettori italiani residenti all'estero vengono divise tra la sede centrale di Roma e altri uffici decentrati. Oltre a Bologna, che riceve parte delle schede della ripartizione a) Europa, anche Milano, Firenze e Napoli. "Abbiamo questi libroni - spiega Emanuele, scrutinatore, all'ANSA - per ogni seggio ne abbiamo una ventina grossi così. Dentro ci sono i nomi di chi ha votato".

Ciascun plico contiene in ordine i nominativi dei residenti all'estero con diritto di voto. Quando arriva la scheda, che contiene solamente il codice identificativo dell'elettore e non il nome, come spiega Marta Gambino fuori dal padiglione 14 di BolognaFiere, il compito dello scrutinatore è di segnare che l'elettore o elettrice abbia votato correttamente o meno. "Di base quando apri la busta - spiega Marta - devi controllare su tutti i plichi". "È un sistema molto antiquato - si lamenta fuori dal seggio un'altra scrutinatrice in pausa - siamo qua da oltre nove ore per 700 schede". "Pensi - conclude - che si arriva anche fino a 900 buste. È stancante anche fisicamente".

Alle ore 19 a Bologna hanno votato 177.386 persone pari al 61,72% degli aventi diritto. Il dato è riferito alle votazioni per la Camera. Il totale degli aventi diritto al voto a Bologna è di 287.417 persone, di cui 151.979 femmine e 135.438 maschi.

 L'Emilia-Romagna si conferma la regione dove si sta votando di più in Italia, in base ai dati ancora parziali del Viminale sull'affluenza alle 19 per il voto alla Camera. In Emilia-Romagna - con i dati di 211 Comuni su 330 - alle 19 ha votato il 59% degli aventi diritto. Anche in questa regione però si registra un calo rispetto alla precedente tornata (65,6%). Maglia 'nera' - con dati nazionali di 5.954 Comuni su 7.904 - per l'affluenza alle 19 alla Calabria: 35% con i dati di 345 Comuni su 404.

Maratona elettorale al circolo Passepartout. L’ex sindaco Virginio Merola, candidato all’uninominale della Camera nel seggio di Bologna, aspetterà i risultati nello storico circolo del Pd di via Galliera, insieme a iscritti del Pd, militanti, sostenitori e amici. A seguire la lunga serata del voto anche una troupe della tv pubblica francese che ha scelto questo circolo come simbolo dello “zoccolo duro” del Pd, in uno dei pochi collegi blindati d’Italia.

Alla Fiera di Bologna oltre duemila scrutinatori si stanno preparando per lo spoglio delle schede elettorali giunte per corrispondenza da 17 Paesi d'Europa, con un totale di 362 seggi per 822.475 potenziali elettori. Lo scrutinio inizierà alle 23. Oltre che a Bologna, gli altri uffici decentrati sono a Milano, Firenze e Napoli.

Alla circoscrizione Estero della Corte d'Appello di Bologna afferiscono alcuni Paesi della ripartizione Europa, quali Belgio, Bulgaria, Federazione Russa, Islanda, Kosovo, Lichtenstein, Lussemburgo, Macedonia del Nord, Malta, Norvegia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania, San Marino, Serbia, Svizzera e Turchia.

“È un diritto e un dovere. Abbiamo votato”. Arriva anche la foto ai seggi del cantante Gianni Morandi, ai seggi con la moglie Anna Dan. La foto, con tessera elettorale bene in vista, è stata postata su Instagram.

Il Pd di Bologna si prepara alla lunga notte elettorale nella sua sede di via Andreini 6, nel quartiere San Donato. Sala stampa aperta dalle 22 e dirigenti chiusi nei loro uffici in attesa dei primi dati alle 23. La notte elettorale sarà lunga per il Pd, con candidati e dirigenti che arriveranno alla spicciolata in federazione dai comitati elettorali o da casa. Restano con la famiglia, almeno nelle prime ore dello scrutinio, sia il sindaco Matteo Lepore che il governatore Stefano Bonaccini.

L'attivista e avvocata per i diritti Lgbtq+ Cathy La Torre ha votato al 16 delle scuole Laura Bassi chiedendo di mettere a verbale che la divisione delle file tra uomini e donne è lesiva della privacy delle persone in transizione di genere, e che sarebbe preferibile fare le file in ordine alfabetico. Alla sua richiesta lo scrutatore del seggio ha chiesto l'intervento della polizia e il battibecco si è concluso con una denuncia per diffamazione nei confronti del ragazzo, classe 2001, che l'ha apostrofata dandole della pazza.

Elly Schlein ha votato alle 11.40 al seggio 99 delle scuole Ercolani. Gli scrutatori offrono una brioche alla candidata: "E' il primo momento libero che abbiamo da stamattina, è stato un continuo".

Pier Ferdinando Casini ha votato nella sezione delle scuole Viscardi a Bologna: "Tutto è iniziato qui e tutto finisce nella scuola dove ho fatto le elementari, sono passati 60 anni" il suo commento. Poi Casini si commuove e non termina la frase: "Il primo giorno di scuola qui...". Ed entra con la madre.

Lo sfidante di Casini, Vittorio Sgarbi, non ha votato a Bologna, ma a San Severino Marche, dove ha la residenza.

Da più parti vengono segnalate lunghe file ai seggi a Bologna. Il rallentamento è dovuto alla lettura del codice antifrode che complica le operazioni di voto. Ma le code sono anche il segnale dell'alta partecipazione in città: saranno i dati a confermarlo o meno. Alla sezione di via Barbieri, scuole Acri, un vigile sta aiutando tutti, anche le mamme con passeggino. In via Sant'Isaia, al liceo Laura Bassi, le persone sono state fatte spostare all'esterno per evitare assembramenti.

Sui registri elettorali è venuto scritto Pierferdinando Casini, invece che Pier Ferdinando. E così sono stati inviati degli adesivi a tutti i seggi con il nome corretto e ieri gli scrutatori hanno dovuto metterli in tutti gli spazi dei registri in cui veniva citato Casini, candidato con il centro sinistra all'uninominale in Senato, nel collegio di Bologna

L'ex premier Romano Prodi ha votato puntuale alle 10.30 insieme alla moglie Flavia Franzoni al seggio del liceo Galvani a Bologna. "Ho votato...ho visto tanta gente, vuol dire che la democrazia funziona". Nessuna fila al seggio del professore, ma qualche rallentamento per la lettura del codice antifrode in diverse sezioni. Una piccola complicazione, tanto che Prodi, dopo aver inserito le schede nelle urne, ha portato con sè la matita, poi restituita appena se ne è accorto.

Al seggio delle Laura Bassi, in via Sant'Isaia, c'era talmente tanta gente in fila che aspettava di votare che i vigili sono intervenuti per dire a chi non era munito di mascherina di aspettare fuori, nel portico esterno. Una conferma di una partecipazione al voto molto alta a Bologna

Chiamati al voto 3 milioni e 328mila emiliano romagnoli, di cui 172.011 diciottenni per la prima volta alle urne anche per Palazzo Madama. Oltre 4500 sezioni in tutta la regione e 455 a Chiamati al voto 3 milioni e 328mila emiliano romagnoli, di cui 172.011 diciottenni per la prima volta alle urne anche per Palazzo Madama. Oltre 4500 sezioni in tutta la regione e 455 a Bologna, dove gli aventi diritto sono 287.417 a Bologna città, 766.454 in tutta la provincia. Come sempre pesa l’incognita partecipazione, prevista a ribasso. Nel 2018 votarono in regione il 78,29% ( 2,6 milioni) degli aventi diritto, mentre nei due collegi bolognesi la partecipazione si aggirò attorno al 75-76%.