Meno tre giorni al voto. Il centrodestra - diviso su sei temi fondamentali - in piazza del Popolo di Roma per la chiusura della campagna elettorale. "Noi siamo la maggioranza vera del Paese", dice Silvio Berlusconi in apertura sul palco. Davanti al leggio, con il doppiopetto d'ordinanza blu in stile '94, il leader di FI nel suo discorso di 20 minuti ribadisce: "Il Paese non vuole essere governato dalla sinistra". La parola passa al leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, e poi a Matteo Salvini che ripete: via il canone Rai, subito decreto energia, sì al Ponte sullo stretto e no allo ius scholae. Poi aggiunge: "Ho bloccato lo sbarco di clandestini e non vedo l'ora di rifarlo".
Chiude Giorgia Meloni presentata con una citazione del Signore degli Anelli da Pino Insegno. Alza la posta sul presidenzialismo: "Se gli italiani ci daranno i numeri noi lo faremo anche da soli". E attacca il ministro della Salute pronta a seguire una via diversa dal "modello cinese di Speranza" nel caso di colpi di coda della pandemia. Intanto, inevitabilmente le minacce di Putin all'Ucraina e al mondo finiscono al centro della campagna elettorale.
La leader di FdI: "Se io a Chigi, la linea dell'Italia non cambia: con il ritiro delle sanzioni saremmo isolati". Però esclude continuità con il governo Draghi: "No a nomi di ministri". Per Enrico Letta "Meloni lavora per sfasciare la nostra Europa". L'ambasciata russa posta foto di Putin con i politici italiani. Matteo Salvini assicura: "In Lombardia prendiamo più di FdI". Sempre a Roma ai Fori Imperiali, nel pomeriggio, l'Alleanza Verdi e Sinistra chiude la campagna.
Il dibattito sul Pd - Prodi: "Un suicidio sciogliere il mio Pd, ma non sia più elitario"
"Nei giorni scorsi c'è stato un voto al Parlamento Europeo che ha certificato "l'involuzione illiberale, anti democratica, autoritaria del sistema di Orban in Ungheria. FdI e Lega non si sono astenuti, hanno votato a favore di quel sistema. Se quella è la loro idea di democrazia , non sono idonei a governare". Così il leader del M5s, Giuseppe Conte a 'Piazza Pulita', su La7
"Non voteremo più a favore del nuovo invio di armi. Questa guerra non la vogliamo più, non può decidere Washington". Così il leader del M5S, Giuseppe Conte a 'Piazza Pulita', su La7. "Noi abbiamo sempre offerto pieno sostegno all'Ucraina. Non possiamo permettere all'Ucraina di difendersi a mani nude. Io sono stato favorevole all'invio di armi. È stato una scelta difficile e sofferta. Ho detto che dovevamo cercare di capire qual'è la strategia politica", ha concluso.
"Berlusconi è candidato alla Presidenza del Senato, ma ricordo che è lo stesso Berlusconi che aveva guidato l'Italia fino al 2011, con un pò di cerone in più". Lo ha detto Enrico Letta durante il comizio a Palermo.
"Giorgia Meloni in piazza del Popolo perde qualsiasi inibizione e finalmente ci mostra il programma reale della destra: strappo sulla Costituzione, alla faccia della Bicamerale, e presidenzialismo. L'obiettivo è quello di sempre: pieni poteri e governo del Capo. E accanto a questo, ovviamente, la strizzata d'occhio ai no vax, in nome di una libertà che mette a rischio la salute degli altri, con l'attacco a Speranza e al modello che ci ha permesso di rispondere in modo efficiente alla pandemia. Il comizio di oggi è la dimostrazione dei pericoli che corre il nostro Paese se dovesse cadere nelle mani di Meloni e Salvini". Così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta il discorso di Giorgia Meloni in piazza del Popolo.
"Se resterò segretario del Pd? Sì, non c'è nessun dubbio sono qui e resterò qui". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, parlando con i giornalisti in Piazza Sant'Anna a Palermo, per la chiusura della campagna elettorale della candidata del Pd Caterina Chinnici.
"Noi risponderemo ai proclami della destra domani in piazza del Popolo: alle 18 ci sarà il popolo del centrosinistra. Il popolo del centrosinistra racconterà un'Italia diversa da quella che la destra ci ha raccontato oggi". A dirlo il segretario nazionale del Pd Enrico Letta, a Palermo a margine di una iniziativa elettorale a sostegno della candidata del centrosinistra alla presidenza della Regione Siciliana, Caterina Chinnici.
"Così a 3 giorni dal voto Meloni getta la maschera sul Covid. Parole agghiaccianti sul modello cinese. I vaccini e la gestione Speranza hanno salvato decine di migliaia di vite. Questa sera in un colpo solo la destra offende i nostri morti e si butta in pasto ai No-Vax". Lo scrive su Twitter il leader del Pd Enrico Letta.
"Non cado in queste provocazioni...". Così Enrico Letta replica a distanza, da Palermo, a Giuseppe Conte che anche oggi ha ribadito di non volere fare alleanze "con questi vertici del Pd".
"Il nostro impegno è fare vincere Caterina Chinnici e darle la possibilità di cambiare questa Regione. La Sicilia ha bisogno di un cambiamento radicale, ha bisogno di competenza, di onestà, unità. Sono venuto a Palermo per dare l'impulso finale, la Sicilia merita un presidente come Chinnici e non la destra". Così il segretario del Pd, Enrico Letta, a margine del comizio elettorale a Palermo.
"Rispetto a tutto quello che la destra ha detto oggi, ai proclami della destra risponderemo domani. Ci sarà il popolo del centrosinistra che racconterà un'Italia diversa, più solidale e più attenta ai diritti. Non un'Italia tracotante che è uscita da piazza del Popolo di oggi, quell'Italia perderà ed è un bene che oggi sia venuto fuori il vero volto del centrodestra tre giorni prima del voto. La finta moderazione fino ad oggi si è manifestata per quello che è, una finta, un maquillage. E questa destra tracotante la batteremo domenica". Lo ha detto Enrico Letta a Palermo.
"La destra oggi ha mostrato il suo vero volto nel comizio finale della loro campagna elettorale". Lo ha detto Enrico Letta a Palermo per la chiusura della campagna elettorale del centrosinistra. "Hanno spiegato agli italiani che loro cambieranno la Costituzione da soli e che la loro logica è la logica No-Vax, contraria a tutto quello che reso possibile l'uscita dell'Italia dal Covid", ha detto.
"Vedremo l'esito delle elezioni" in Italia. "Se le cose vanno in una situazione difficile - ho parlato di Ungheria e Polonia - abbiamo gli strumenti. Se le cose vanno nella giusta direzione... E le persone, a cui un governo è tenuto a rispondere, giocano un ruolo importante". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, rispondendo a una domanda sul futuro dello Stato di diritto in Italia dopo le elezioni di domenica, durante un evento all'Università di Princeton negli Stati Uniti.
"Mi confronterò con Giuseppe Conte in Parlamento e per le falistà che ha detto su di me nelle aule giudiziarie". Lo dice a Stasera Italia Rete 4 il leader di Iv, Matteo Renzi, che annuncia "un atto civile per diffamazione" nei confronti del presidente del Movimento 5 stelle. "Ha varcato ogni limite, ha messo in campo un tema di minacce dicendo di venire senza scorta e non si è scusato".
"Il Pd archivierà velocemente l'esperienza di Letta, faranno un congresso". Così Matteo Renzi a Stasera Italia su Rete4.
"La moderata Meloni annuncia che cambieranno la Costituzione anche da soli. La Costituzione nata dalla resistenza e dall'antifascismo. Il voto degli italiani il 25 settembre glielo impedirà". Lo scrive il segretario del Pd Enrico Letta su Twitter.
"È di nuovo Pupo a risuonare dagli altoparlanti di piazza del Popolo con 'Su di noi' che chiude l'intervento della leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. La piazza affollata si sta svuotando ora, tra le foto di gruppo e le bandiere arrotolate in fretta.
"Noi siamo pronti e lo vedrete il 25 settembre, fino all'ultimo voto per restituire libertà e orgoglio a questa per la Nazione". Lo ha detto la leader di FdI, Giorgia Meloni, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma.
"In un eventuale ritorno della pandemia noi non accetteremo più che l'Italia sia l'esperimento dell'applicazione del modello cinese a un paese occidentale. Il 'modello Speranza' ci ha regalato una nazione che aveva le più grandi restrizioni e allo stesso tempo i più alti dati di contagio e di mortalità. Non piegheremo più le nostre libertà fondamentali a questi apprendisti stregoni! Difenderemo il diritto alla salute insieme ai valori fondamentali della nostra civiltà". Così il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel suo intervento dal palco di piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra.
"Noi faremo tutto quello che fanno tutti i paesi europei: difenderei i confini italiani e difenderemo i confini europei". Così il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel suo intervento dal palco di piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra.
Sul reddito di cittadinanza Giorgia Meloni va all'attacco di quei partiti che "fanno cassa sulla disperazione delle persone". "Io voglio liberare gli italiani da una dipendenza che ha costruito una certa politica. Devi votarmi perché sei convinto, non perché sei costretto. Ma anche da questo punto di vista costruiremo un'Italia più giusta", spiega la presidente di Fdi nel suo intervento dal palco di piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra.
"Serve un tetto al prezzo del gas. Non facciamo come Letta che va in Germania non a trattare sul tetto ma a barattare il sostegno a lui con l'interesse nazionale...". Lo ha detto Giorgia Meloni in piazza del Popolo.
"Gli inciuci sono pronti a rifarli... Noi del centrodestra ci avete visto su questo palco... Dall'altra parte ci sono Calenda Conte Letta, Di Maio... Apparentemente si fanno la guerra. Voglio sfidarli: dichiarino entro domani sera quali sono i partiti con o quali si vogliono alleare per un eventuale governo... Escano allo scoperto, prima del voto dicano la verità...". Lo ha detto Giorgia Meloni in piazza del Popolo.
"Questo Paese si è turata il naso troppo a lungo. Non è più tempo di turarsi il naso ma di respirare e di respirare libertà". Giorgia Meloni manda al macero il celebre detto di Indro Montanelli e chiama l'applauso della piazza del centrodestra a piazza del Popolo. La leader FdI attacca "quei soloni chiamati dal servizio pubblico a spiegarci come devono votare gli italiani, cioè per noi" e assicura che "quell'Italia sta per finire. Domenica 25 sarà finita". Una messa in mora dello schieramento avversario, che chiama in causa anche alcune figure retoriche classiche nel dibattito politico quando dice in sostanza che quella che "sta per finire" è l'Italia identificata nell'immaginario "circolo del golf di Capalbio".
"Faremo una riforma in senso presidenziale delle istituzioni italiane, e saremo felici se la sinistra vorrà darci una mano. Ma se gli italiani ci daranno i numeri lo faremo comunque". Così il presidente di Fdi, Giorgia Meloni, nel suo intervento dal palco di piazza del Popolo a Roma in occasione della manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra.
"Mentre noi parlavamo delle nostra priorità loro parlavano solo di noi e tentavano di trascinarci in una lotta nel fango che è il loro terreno più congeniale. Quando è arrivata la democrazia la sinistra ha perso la testa" è una sinistra "rabbiosa, violenta che ha il terrore di perdere il suo consolidato sistema di potere". Lo ha detto Giorgia Meloni dal palco della manifestazione del centrodestra a Piazza del Popolo.
Un coro "Giorgia Giorgia", qualche fumogeno, bandiere di Fratelli d'Italia tutte in alto e la presentazione dell'attore Pino Insegno hanno accolto Giorgia Meloni sul palco di piazza del Popolo a Roma. Subito dopo un nuovo coro "Giorgia, Giorgia" ha interrotto l'intervento della leader di FdI, vestita con uno spolverino beige e ultima dei quattro leader a parlare. In piazza, anche un cartello con la sua foto e la scritta "Noi siamo Giorgia".
"Grazie per questa piazza piena, carica di entusiasmo, orgoglio.. grazie a tutti gli italiani che non hanno creduto alle menzogne della sinistra". Lo ha detto Giorgia Meloni chiudendo la manifestazione della campagna elettorale del centrodestra in piazza del Popolo.
"Il mio obiettivo è proteggere l'Italia, gli italiani e il lavoro. Il primo atto del governo sarà un decreto energia per bloccare gli aumenti delle bollette di energia e gas". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma. "E poi cancellare una legge iniqua, la legge Fornero. Vogliamo il diritto alla pensione per chi fatica da una vita e diritto al lavoro per i giovani e per gli operai", ha aggiunto.
"Letta è dovuto andare a Berlino per avere un incoraggiamento" ma "se ci date una mano lo rimandiamo a Parigi". Così Matteo Salvini parlando a piazza del Popolo a Roma, durante il comizio elettorale del centrodestra.
"Bisogna proteggere chi non si può proteggere. Penso all'urgenza di finanziare una volta per tutte la sacrosanta legge che accende le telecamere negli asili nido e case di riposto. A sinistra dicono che non si può fare perché bisogna tutelare la privacy. Ma quelle telecamere servono agli educatori, medici e infermieri che fanno bene il loro lavoro: se c'è qualche pecora nera che sfoga le sue frustrazioni non deve più mettere piede in queste strutture". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma.
"Chi sceglie il simbolo della Lega da fiducia ad un quarantonovenne che è a processo perchè ha bloccato gli sbarchi clandestini". Così Matteo Salvini a piazza del Popolo a Roma, durante il comizio del centrodestra. "L'ho fatto e non vedo l'ora di farlo. Da presidente del Consiglio se gli italiani lo vorranno" oppure "da umile servitore dello Stato", afferma.
"Evviva il suono delle campane e guai a chi viene nel nostro Paese per cambiare il nostro modo pregare". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, dal palco di piazza del Popolo a Roma sentendo il rintocco di una campana in piazza.
"Dico sì al ponte sullo Stretto". Così Matteo Salvini, ricordando durante il comizio del centrodestra a piazza del Popolo a Roma che domenica si vota anche in Sicilia.
"Se l'Europa pensa di licenziare operai in Italia per fare un favore alla Cina, di mettere fuorilegge le auto diesel per licenziare in Italia e assumere a Pechino, il prossimo governo indice un referendum per chiedere agli italiani se sono d'accordo con questa sciocchezza". Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in piazza del Popolo a Roma.
"La tutela dell'ambiente non è patrimonio della sinistra. Se qualcuno a Roma dice no al termovalorizzatore è nemico di Roma e dell'ambiente". Lo dice Matteo Salvini, parlando in piazza del Popolo a Roma nella manifestazione elettorale del centrodestra. "Bisogna dire sì alla forma di energia più pulita e sicura", osserva il leader della Lega riferendosi al nucleare di ultima generazione. "Non abbiamo paura del futuro", sottolinea.
"Io sono per la libertà di pensiero e di parola ma grazie a quel genio di Renzi sulla bolletta degli italiani ci sono i 90 euro del canone della Rai. Ma devono pagare tutti gli italiani per far fare a pseudo-intellettuali di sinistra comizi" nell'azienda pubblica della tv? Così Matteo Salvini a piazza del Popolo nel comizio elettorale del centrodestra. La tv pubblica "deve essere a costo zero per i cittadini italiani. Se Fazio vuole fare i comizi se li paga di tasca sua", afferma il segretario della Lega.
"Siamo qui per fare una promessa: governare bene e insieme per 5 anni. La sinistra è divisa e litigiosa, noi siamo qui uniti, senza insultare e minacciare. Abbiamo fatto una campagna elettorale in giro per l'Italia portando proposte, perché il mio obiettivo è proteggere l'Italia e gli italiani". Così il leader della Lega Matteo Salvini durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra, presso piazza del Popolo.
"La piazza del centrodestra è la piazza dell'Italia che vuole tornare indietro, molto diversa da quella che ci sarà domani a piazza del Popolo che sarà la piazza dell'Italia che vuole andare avanti sull'ambiente, i diritti, il lavoro, la scuola e la sanità pubblica". Così Enrico Letta al Tg3.
Matteo Salvini si è presentato sul palco della manifestazione di piazza del Popolo con al fianco alcuni militanti che reggono cartelli con scritto 'stop canone Rai', e 'con Salvini difesa dei confini'.
"Mi dicono che in piazza devi essere meno moderato, più populista: ma ci hanno un pò rotto nel mettere il centrodestra tra i populisti in contrapposizione con i moderati. Dire che una famiglia è il pilastro della società, che ogni giovane ha diritto a un'educazione, a una scuola dignitosa, dire che ogni famiglia ha la libertà di poter scegliere è amare il popolo o essere populisti? Basta con queste contrapposizioni". Lo afferma il leader di Noi Moderati, Maurizio Lupi, parlando dal palco di Piazza del Popolo. "Tutti noi crediamo che al Nord come al Sud, c'è la dignità di avare un lavoro e non l'elemosina di un'assistenza. E il lavoro - aggiunge - lo danno le imprese, non lo Stato".
"Grazie di cuore a Silvio Berlusconi". Lo ha detto Maurizio Lupi, all'inizio del suo intervento a Piazza del Popolo, prendendo la parola dopo il leader di Fi. "La democrazia italiana saprà scegliere il suo governo, il leader della sua coalizione di centrodestra". "Lo dico da moderato - aggiunge -ci hanno contrapposto con i populisti, dire che la famiglia è il pilastro delal società e avere un figlio nno è una tassa aggiuntiva, è amare il popolo o essere populista?", si domanda Lupi. "Basta - conclude - con queste contraddizioni".
Al termine del discorso durato 20 minuti in piazza del Popolo, Silvio Berlusconi è stato raggiunto da un gruppo di militanti di Forza Italia e da Antonio Tajani e Licia Ronzulli che lo hanno accompagnato mentre lasciava il palco.
"Quale Italia vogliamo costruire?" Un'Italia "dove non ci siano giudici che usino il loro potere per colpire e per eliminare gli avversari politici". E' uno dei passaggi del leader di FI, Silvio Berlusconi, durante la chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in Piazza del Popolo a Roma.
"Vogliamo costruire un'Italia dove non ci siano cittadini di serie B, un'Italia dove nessuno abbia da "temere" se va al Governo il suo avversario politico. Vogliamo costruire un'Italia dove lo Stato e le sue istituzioni siano sentite come la casa di tutti e non invece come qualche cosa che è nemico, che è lì come un nemico in agguato". Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando dal palco di Piazza del Popolo.
In Europa "dobbiamo ottenere il superamento del voto all'unanimità per arrivare ad un sistema di voto a maggioranza qualificata: con questo cambiamento possiamo finalmente ottenere una unica politica estera e un coordinamento delle forze militari di tutti gli stati per far diventare l'Europa una protagonista militare a livello mondiale". Lo ha detto il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, chiudendo la campagna a piazza del Popolo.
"Siamo stati noi i soli ad azzerare gli sbarchi dei clandestini. Con il nostro governo nel 2010 ne sono arrivati in Italia solo 4.400 prima che la sinistra permettesse l'invasione incontrollata". Lo afferma il Presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, parlando dal palco di Piazza del Popolo.
"Tra gli oltre 70 governi della storia della Repubblica, noi siamo stati i soli a non mettere le mani nelle mani nelle tasche degli italiani, a non aumentare le tasse e ad abbassare la pressione fiscale sotto il 40%. Oggi è al 44%". Lo ha detto il leader di FI, Silvio Berlusconi, alla chiusura della campagna elettorale del centrodestra, in piazza del Popolo a Roma.
"Ci siamo alleati per evitare al nostro paese una deriva autoritaria, statalista e giustizialista che avrebbe messo in grave pericolo il futuro dell'Italia e della nostra libertà, che per noi è il bene supremo da cui derivano tutti gli altri diritti". Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra, presso piazza del Popolo.
"Eccoci finalmente qui, è un grande piacere vedere sventolare tutte insieme le bandiere di Fdi Lega e Fi...". Lo ha detto Silvio Berlusconi sul palco di piazza del Popolo.
"Siamo uniti e siamo la maggioranza vera del Paese". Così Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia, durante il comizio di chiusura della campagna elettorale del centrodestra, presso piazza del Popolo. E aggiunge: "L'Italia non vuole essere governata dalla sinistra".
Con un'ora di ritardo e sventolio di bandiere dei tre partiti, è cominciata la manifestazione del centrodestra per la chiusura della campagna elettorale, in piazza del Popolo a Roma. Ultimo dei big ad arrivare, Silvio Berlusconi. Insieme a Matteo Salvini della Lega e Giorgia Meloni di Fratelli d'Italia, i tre leader sono di nuovo insieme su uno stesso palco dopo due anni. L'ultima volta era il 24 gennaio 2020 e i tre erano in piazza del Popolo a Ravenna, prima delle regionali in Emilia-Romagna.
Foto di famiglia per il centrodestra in piazza del Popolo. Prima dell'avvio sono apparsi sul palco Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Maurizio Lupi.
Silvio Berlusconi è arrivato in piazza del Popolo per la manifestazione del centrodestra.
"Dopo 44 anni, torna in auge il dibattito sull'aborto. Non so se sentirmi frustrata o se sentirmi giovane. Invece di andare avanti, molti si sono fermati. È come andare in bicicletta, o pedali o cadi. Spero che suoni un campanello d'allarme. I diritti sono cose fragili che vanno difese e curate ogni singolo giorno. Altrimenti ti svegli un bel giorno e non esistono più. Guardo la comunità ucraina e mi fa tornare indietro alle guerre jugoslave. Lo stesso orrore". Lo ha dichiarato Emma Bonino, leader di +Europa, alla chiusura nazionale della campagna elettorale del partito a Roma.
"Per me è semplice: o si sta con Orban o si sta con le democrazie. Non c'è altro. Mi fa tristezza che questa scelta di fondo venga fatta da quel 40% che non va a votare. È quel 40% che determina. La destra vuole distruggere l'Europa da dentro, difendere la famiglia del Mulino Bianco. Penso che questa divisione è chiara. Dove vogliamo andare? Il futuro dei vostri figli è nel destino europeo. Non c'è altra scelta". Così Emma Bonino, leader di +Europa, alla chiusura nazionale della campagna elettorale del partito a Roma.
Il campo largo non è finito. Se Enrico Letta non vuole governare con i Verdi e Sinistra italiana allora a sinistra si guarda al campo largo con dentro anche il M5S. Lo dicono i sostenitori, riuniti davanti ai Fori Imperiali a Roma per la chiusura della campagna elettorale, e lo dice anche il segretario Nicola Fratoianni: "Se la destra non ha i voti per governare io sono per costruire un governo con il profilo del Conte 2 con una convergenza molto ampia, ricostruire il dialogo con il m5s almeno sui temi su cui c'è convergenza".
"In questo momento punto a domenica, poi continuerò dopo, non si discute nemmeno". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, a Porta a Porta, rispondendo alla domanda se continuerà a fare politica anche in caso di sconfitta alle elezioni.
"Non c'è nessuna patrimoniale, è un contributo degli ipermilionari con successioni sopra i 5 milioni, per finanziare parte" del bonus ai 18enni "per studiare, e uscire da casa a 24 anni". Così il segretario del Pd Enrico Letta durante l'intervista che andrà in onda questa sera a 'Porta a Porta' su Rai1.
Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, lascia il palco senza voce, tagliando il suo discorso di fine campagna elettorale in occasione della manifestazione in corso ai Fori imperiali a Roma. Un breve discorso, dunque, incentrato sui temi della giustizia climatica e sociale, molto critico nei confronti di Calenda ("Carletto", come lo chiama Bonelli dal palco) in particolare per le sue posizioni energetiche, e di preoccupazione per la guerra in Ucraina. "Un pensiero lo rivolgo a questo pianeta che purtroppo vive nelle guerre e ha dimenticato la parola pace. A noi e a me preoccupa molto il discorso di Putin e la minaccia nucleare. Da questa piazza e nei prossimi giorni i nostri parlamentari dovranno chiedere con forza la ripresa di una grande iniziativa diplomatica che coinvolga anche la Cina", chiede Bonelli prima di lasciare il palco ormai senza voce.
"Io sono molto duro con Meloni e Salvini quando dicono dobbiamo rinegoziare il Pnrr, dobbiamo applicarlo". Così il segretario del Pd Enrico Letta durante l'intervista che andrà in onda questa sera a 'Porta a Porta' su Rai1. Ha detto che vuole rivederlo dato l'aumento delle materie prime e va rivisto, lo incalza Bruno Vespa. "Se è così ha cambiato posizione rispetto all'inizio. All'inizio il ragionamento era rinegoziare e rinegoziare significa cominciare una trattativa con Bruxelles che ci porterebbe via i soldi e non avrebbe senso. Adesso forse sono arrivati...dentro il Pnrr c'è già la clausola per consentire, anche rispetto all'aumento dei costi, si possa intervenire", aggiunge.
Matteo Salvini arriva in piazza del Popolo per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Sensazioni?, chiedono i cronisti. "Sono buone", taglia corto il leader della Lega prima entrare nel retropalco. Salvini poi sale sul palco e 'riprende' la folla con il cellulare.
"Non mi pento della caduta di Draghi anche perché è evidente che lui sia voluto andar via. Non c'è stato alcun voto contrario a fronte del quale il presidente del Consiglio ha presentato dimissioni irrevocabili senza voler discutere". Lo ha detto Giuseppe Conte di M5S a Pomeriggio Cinque. "Con tutto il rispetto per Draghi, noi non accettiamo nessun compromesso sul nostro programma che i cittadini devono sapere sarà rispettato pienamente", conclude.
"È profondamente ingiusto raccontare il sud solo come quella parte del paese interessata al reddito di cittadinanza. Ho girato molto il sud in campagna elettorale, è un Mezzogiorno fatto di tanta voglia di creare nuove iniziative, su energie rinnovabili, cultura e turismo. Serve un piano di detassazione e grandi investimenti, dobbiamo evitare che i giovani se ne vadano - ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Porta a Porta in onda questa sera - Vogliamo rafforzare la detassazione e allungare le misure per il primo impiego. Il Mezzogiorno è fatto di tanta inziiativa positiva, poi c'è il reddito di cittadinanza: l'obiettivo della misura, ovvero contrastare tutto ciò che è povertà e marginalità, è giusto che ci sia e deve rimanere. La parte sull'incentivo al lavoro deve essere fatta meglio. Ad esempio nel Pnrr ci sono più di 4 miliardi finalizzati alle politiche attive del lavoro".
"Non è stata una campagna facile. Ci siamo trovati a un tratto senza compagni di strada. Insieme a Carlo Calenda avevamo scelto di stare insieme ai socialdemocratici per battere una destra reazionaria. Se hai quella convinzione non può svanire in tre giorni. Noi abbiamo rischiato il tutto per tutto. Se non c'è rischio non c'è impresa politica. I sondaggi fotografano cose del passato: abbiamo la radicata convinzione di aver fatto la scelta giusta. Massimizzare la possibilità di vittoria per il fronte europeista". Lo ha dichiarato Benedetto Della Vedova, segretario di Più Europa, in occasione della chiusura della campagna nazionale del partito. "Il cambiamento climatico - ha proseguito - la sicurezza si ottengono solo con un'Europa più forte. Abbiamo unito le forze per sostenere la causa ucraina, la scelta più dura degli ultimi anni. Salvini e Meloni sono antieuropei, non bastano 15 giorni di campagna elettorale per cancellare il passato".
"La proposta di fare uno scostamento di bilancio non la condividiamo. Questa crisi la deve pagare chi ha accumulato una grande ricchezza. La ricchezza accumulata attraverso la speculazione sul gas. Deve pagare chi ha quei 50 miliardi di extraprofitti". Così Angelo Bonelli, co portavoce di Europa Verde a margine della manifestazione di chiusura di campagna ai Fori Imperiali in corso a Roma.
È solo perché Conte e il M5S hanno tolto la fiducia al Governo Draghi che è finito il campo largo? "Secondo lei è poco? È moltissimo. In questi giorni se il governo Draghi fosse stato in carica sarebbe stato nel pieno delle sue funzioni di fronte alla crisi energetica e sarebbe stata un'altra cosa. Ma nel programma c'era scritto salario minimo, riduzione delle tasse sul lavoro: questo ci sarebbe stato in legge di bilancio e l'idea di una mensilità in più. Invece ci troviamo in una campagna elettorale, brutta, profondamente divisiva e con l'impressione di aver perso Draghi. Lo ha detto lui stesso. Io penso che sia stato un danno molto grave. Noi lo abbiamo sempre sostenuto. È ovvio che questa campagna elettorale la facciamo guardando al futuro con le nostre idee e i nostri progetti", aggiunge il segretario del Pd.
"Siamo convinti di ottenere un successo più importante del terzo polo, ce lo dicono i feedback che riceviamo dal Paese. Poi, qualunque intesa futura per il governo non potrà che essere programmatica. Ma non potrà esserci il nucleare ma una strategia energetica basata sulle rinnovabili". Così Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, a margine della manifestazione di chiusura di campagna ai Fori Imperiali a Roma.
Chiusura itinerante della campagna elettorale per +Europa, che a bordo di un bus "Double Decker" stile inglese sta attraversando le vie di Roma. Per Emma Bonino, Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi prima tappa davanti all'ambasciata russa per incontrare i rappresentanti della comunità ucraina che stavano protestando contro Mosca. Alcuni di loro sono saliti sul bus e, insieme a Bonino, hanno intonato 'Bella ciao'. Il bus è partito da piazza della Repubblica e ha ospitato a bordo per un tratto, anche il segretario del Pd Enrico Letta. Il tour si concluderà davanti alla galleria d'arte contemporanea. Ad attendere i dirigenti di Più Europa un gruppo jazz e una grande bandiera dell'Ue sulla scalinata in viale delle Belle Arti.
"Io sono stato il più giovane ministro ma sa chi mi ha tolto questo record? Giorgia Meloni". Così il segretario del Pd Enrico Letta durante l'intervista che andrà in onda questa sera a 'Porta a Porta' su Rai1.
Silvio Berlusconi è a Roma. Si trova a Villa Grande, suo quartier generale nella Capitale: è atteso in piazza del Popolo per la manifestazione di chiusura del centrodestra. Il Cav, salvo cambiamenti di programma dell'ultima ora, dovrebbe aprire la kermesse che sarà chiusa da Giorgia Meloni.
"Cerchiamo di cambiare in meglio questo Paese". È l'appello del leader di SI, Nicola Fratoianni a margine della manifestazione di chiusura dell'alleanza Verdi-SI ai Fori Imperiali. "C'è una brutta destra - ha osservato - che ha nel suo programma una riduzione dei diritti. Noi abbiamo un programma ambizioso di giustizia sociale e climatica. Vogliamo un Paese più verde, più libero, più giusto. Per questo ci vogliono coraggio e coerenza e noi li abbiamo".
Tutto pronto in piazza del Popolo, a Roma, per l'evento di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Sul grande palco allestito sotto al Pincio sono attesi tutti i leader della coalizione: Giorgia Meloni (Fdi), Matteo Salvini (Lega), Silvio Berlusconi (FI) e Maurizio Lupi (Nm). Il palco in cui domina il colore azzurro campeggia la grande scritta 'Insieme, per l'Italia' assieme ai simboli dei quattro partiti. Nelle retrovie della piazza, che si sta piano piano popolando di militanti, sono stati invece allestiti otto gazebo che forniscono bandiere e gadget della coalizione. Proprio sotto al palco sono invece state posizionate diverse file di sedie già quasi completamente occupate.
"A me non preoccupa nulla tranne che la destra. Se la destra non avesse la maggioranza io sarei per ricostruire un governo che abbia il profilo del Conte 2, che era un governo molto ampio e che io vorrei ricostituire, se fosse possibile. Così come penso che bisognerebbe ricostruire, subito dopo il voto, una convergenza con il M5S". Così il segretario di Sinistra italiana a margine della chiusura di campagna dell'alleanza Verdi-Sinistra in corso a Roma, Foti imperiali.
Sono duemila al momento le persone in piazza del Popolo per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Uomini, donne arrivati da tutta Italia con bandiere e palloncini. "Io ci credo, questa volta a vincere sarà il centrodestra - dice all'Adnkronos Paola, in una mano la bandiera della Lega e in braccio il suo cocker - Chiunque sia a prendere più voti, tra Salvini, Berlusconi e Meloni, sarà un degno presidente del Consiglio". In piazza, dove dagli altoparlanti risuona "Sarà perché ti amo", ci sono anche i giovanissimi sostenitori di Forza Italia: "Berlusconi ha presa su di noi da molto prima che approdasse su TikTok - dicono all'Adnkronos i ragazzi, tutti tra i 16 e i 27 anni - Confidiamo in lui per un'Italia che torni ad essere competitiva e ad offrire a noi giovani più lavoro e maggiore competitività".
Le piacerebbe tornare a fare il ministro dell'Interno? "Proteggere gli italiani, contrastare mafiosi, 'ndranghetisti, camorristi e spacciatori di droga è una delle cose più impegnative ma che mi hanno dato più emozione e più gioia, cioè andare a incontrare poliziotti e carabinieri in borghi di duemila anime. Contrastare l'immigrazione clandestina è una parte del tutto. Certo, è indegno che stiano sbarcando altre centinaia di clandestini. Noi rischiamo di arrivare a 100mila clandestini entrati in Italia quest'anno". Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, durante l'intervista che andrà in onda questa sera a 'Porta a Porta' su Rai1. Tornerebbe a bloccare le navi delle Ong? "Assolutamente sì. Se Salvini vince le elezioni, si reintroducono i decreti sicurezza ed entra in Italia chi ha il permesso di entrare. Anche e soprattutto a tutela dei milioni di immigrati regolari che pagano le tasse, che mandano i figli a scuola, che hanno i documenti in regola che non possono essere confusi con quelli che vanno alla stazione Termini a Roma o in stazione Centrale a Milano a spacciare e a molestare", ha aggiunto.
"Il reddito di cittadinanza pesa 9 miliardi. Se vado al governo non lo tolgo a tutti? No, Salvini continua ad aiutare chi è stato espulso dal mondo del lavoro a rientrarci, ma se dici di no a un'offerta di lavoro è giusto continuare a darti dei soldi pagati da tutti gli altri? Secondo me, no". Così Matteo Salvini a Porta a Porta.
"Noi pensiamo all'elezione diretta del capo dello Stato che sarà anche primo ministro, come avviene negli Stati Uniti". Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi a Porta a Porta, rispondendo ad una domanda sul presidenzialismo. "Lì il presidenzialismo funziona benissimo - aggiunge l'ex premier - e penso al modello americano anche per il fatto che tutti gli stati americani hanno la massima libertà sulle questione interne, come ad esempio nelle pene per i reati, ma hanno una unità assoluta per quanto riguarda la politica estera".
"Putin è caduto in una situazione difficile e drammatica. Dico che è caduto perchè si è trattata di una missione delle due repubbliche filorusse del Donbass che è andata a Mosca ha parlato con tutti, con giornali, tv e ministri del partito, sono andati da lui in delegazione dicendo Zelensky ha aumentato gli attacchi delle sue forze contro di noi ed i nostri confini, siamo arrivati a 16mila morti,difendici perchè se non lo fai tu non sappiamo dove potremo arrivare e Putin è stato spinto dalla popolazione russa,dal suo partito e dai suoi ministri ad inventarsi questa operazione speciale". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Porta a Porta.
"Assolutamente sì all'invio di armi all'Ucraina". Lo dice il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi a Porta a Porta. "Non possiamo rompere per nessuna ragione al mondo la nostra partecipazione a Nato, Europa e Stati Uniti", aggiunge l'ex premier.
"Il primo atto del nuovo governo Salvini, se gli elettori vorranno, sarà quello di intervenire subito per bloccare gli aumenti delle bollette. Se l'Ue non interviene, il governo italiano ha il dovere e il potere per intervenire altrimenti avremo un milione di disoccupati entro Natale". Così Matteo Salvini a Porta a Porta. "Nel primo Cdm decreto energia urgente. Servono 30 miliardi. Sono a debito? Sì ma quei soldi vanno trovati". Ma gli alleati di centrodestra non sono d'accordo... "Li convincerò. Non li convince Matteo Salvini, ma qualcuno va domani in un negozio, in un ristorante e vede le bollette? Che poi sono quelle di agosto... Quindi non è Salvini che deve convincere Meloni e Berlusconi, sono gli italiani che chiedono aiuto".
Se dovessimo andare al governo "non cambia l'approccio alla politica internazionale: abbiamo difeso l'Ucraina fin dal primo momento continueremo a difenderla. Quello che chiederemo con più forza è che l'Europa che giustamente impone delle sanzioni aiuti i Paesi che le stanno subendo". Così il segretario leghista Matteo Salvini a 'Porta a porta'.
"Un governo Meloni? Io penso a un governo Salvini". Così Matteo Salvini a Porta a Porta.
"Dopo un confronto avuto con gli scienziati de La scienza al voto, riteniamo assolutamente necessario, come da loro proposto, che ci sia un organismo, una sorta di consiglio scientifico clima e ambiente in grado di dare la propria consulenza e il proprio supporto al governo al momento di assumere delle decisioni che riguardano il futuro dell'italia ma anche del pianeta stesso, legate al clima, all'energia, alle infrastrutture". Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, e il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, esponenti dell'Alleanza verdi e sinistra nelle cui liste sono candidati alle prossime elezioni politiche. "È inaccettabile - proseguono - che si continui, con superficialità, approssimazione e a volte anche con incompetenza, a ragionare e legiferare su tematiche di questo tipo. Abbiamo bisogno di dare ascolto alla scienza ed è per questo che noi di Alleanza verdi e sinistra sosteniamo la proposta di scienza al voto, ovvero di dar vita a un consiglio scientifico clima e ambiente che abbia la funzione di dare supporto scientifico al governo nel momento in cui dovrà assumere decisioni importanti, economiche, industriali, sul clima, sull'energia e sul territorio", concludono Bonelli, Evi e Fratoianni.
"L'Ue va restaurata perché ci sono ancora molte cose che non funzionano come ad esempio il meccanismo del voto all'unanimità che va sostituito con quello a maggioranza qualificata. I cittadini devono poter eleggere il presidente della Commissione e poi ci sono cose indispensabili che chiedo da 20 anni come la politica estera comune, l'Ue deve poter parlare al mondo con una sola voce e soprattutto le forze armate dei vari paesi si devono coordinare in modo che l'Ue potesse diventare una potenza militare a livello mondiale". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Porta a Porta in onda questa sera.
"La flat tax la conosco dal 1994", sono quasi 60 i paesi che l'Hanno adottata tra cui gli Usa, "non vediamo perché da noi non possa funzionare". Lo ha detto Silvio Berlusconi a Porta a porta nella puntata che va in onda questa sera. "Per noi deve essere una tassa al 23%, all'inizio perché poi si potrà scendere anche al 15% propugnato ora da Salvini". È fattibile fin dal primo anno di eventuale governo? "Assolutamente sì perché porta immediatamente entrate allo Stato perché viene fuori a poco a poco tutto il Pil sommerso" ha detto il leader di Forza Italia. Che ha replicato alle critiche sulla incostituzionalità spiegando che "ci sarà come vuole la Costituzione un progressività perché accanto alla flat tax al 23% prevediamo una norma che esenti i redditi fino a 13.000. Chi prende 14.000 euro paga solo su 1000 euro. C'è dunque una convenzienza anche per i redditi bassi e medio bassi".
"Chi sceglie la Lega sceglie di includere chi è nato qua. Penso ai bimbi che non hanno ancora l'insegnante di sostegno, è una vergogna. Sono contento che Mario Barbuto, presidente dell'associazione italiana ciechi, abbia scelto la Lega per portare in Parlamento una battaglia di civiltà". Così Matteo Salvini a Porta a Porta accompagnato da Mario Barbuto.
"Il Pd dovrà dialogare con tutti coloro che si ritengono parte di un campo progressista e riformista. Vale per i cinquestelle come per Renzi e Calenda". Lo ha ribadito Stefano Bonaccini, presidente dell'Emilia-Romagna, ospite di Tagadà su La7. "In questo momento - osserva però il governatore dem - mi pare una discussione abbastanza surreale perché noi tra poche ore andremo al voto e ci presenteremo divisi". Responsabilità che sono da imputare "a entrambi gli altri per ragioni differenti tra chi ha fatto cadere il governo e chi ha fatto un accordo salvo poi rimangiarselo incredibilmente e poco responsabilmente il giorno dopo". Secondo Bonaccini, "in queste poche ore dobbiamo dire al paese che, anche da un punto di vista matematico, gli unici che possono contrastare la destra sono il Partito Democratico e i suoi alleati in questa coalizione del centrosinistra".
Giuseppe Conte ha un rapporto speciale con Massimo D'Alema? "E' solo gossip. D'Alema lo sento ogni tanto, ma non è un rapporto speciale. Però è una persona di grande intelligenza politica". Lo ha dichiarato il presidente del M5s, Giuseppe Conte, ospite dell'"Aria che tira" su La7, precisando la misura del suo rapporto personale con l'ex presidente del Consiglio e ministro degli Esteri.
"La lotta indissolubile per la giustizia climatica e la giustizia sociale sono al centro del nostro programma elettorale e saranno al centro della nostra futura azione politica. È per questo che domani ci uniremo alle le ragazze e ai ragazzi dei Fridays for Future che sfileranno per le strade di tutto il Paese nel Global Climate Strike. La loro perseveranza nel chiedere di mettere il clima al centro dell'agenda politica ci riempie di gioia e di speranza: da loro vogliamo partire per costruire subito il futuro". Così, in una nota, i co-portavoce nazionali di Europa Verde, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, e il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, esponenti dell'Alleanza Verdi e Sinistra nelle cui liste sono candidati alle prossime elezioni politiche.
"Nella convinzione, - proseguono, - della necessità di scegliere con urgenza una via alternativa ai combustibili fossili, per rispondere alle famiglie travolte dal caro bollette mentre si costruisce un mondo alimentato a energia pulita e di pace, non possiamo che augurarci che gli scioperi per il clima riescano a mostrare a tanta parte dell'opinione pubblica che, se non si saprà agire con prontezza, la storia non sarà gentile, come dimostrano gli eventi meteorologici estremi, dalla siccità alle alluvioni, che stanno travolgendo il Paese. Serve l'aiuto di tutti. Noi ci siamo", concludono Evi, Bonelli e Fratoianni.
"Sono incazzato, sia per la storia sia per l'esagerazione e il modo assolutamente abnorme con cui viene trattato un saluto a un defunto che ha chiesto quel saluto e capisco una persona buona come mio fratello che, pur sbagliando, era di fronte a una scelta: faccio come ha detto mio cognato e fratello oppure faccio un mezzo saluto". A dirlo è il senatore di FdI, Ignazio La Russa, dopo l'apertura di un'inchiesta sul presunto saluto romano nel corso di un funerale che coinvolge il fratello Romano (assessore della Regione Lombardia).
"Non so come ha reagito. Giorgia Meloni non l'ho sentita al telefono, ci siamo scritti. Anche lei è basita come me. E' stato un errore grave, al di là delle giuste giustificazioni. Conosco mio fratello, è la persona più buona del mondo. Quello è suo cognato e ha lasciato detto che voleva quel saluto. Lui non era un militante di Fratelli d'Italia e mio fratello ha cercato di far fare il presente come voleva il defunto, non ci è riuscito poi ha alzato la mano, non l'ha alzata, non lo so. Sicuramente è stato un errore che però stanno montando troppo", ha concluso Ignazio La Russa intervistato a Telelombardia.
"Gli strumenti elettorali lanciati in Italia sono stati espressamente progettati per rispettare la privacy degli utenti e conformarsi al Gdpr. Stiamo collaborando con l'Autorità Garante per la privacy per spiegare come lavoriamo per contribuire a proteggere l'integrità delle elezioni italiane e per aiutare le persone ad accedere ad informazioni elettorali affidabili provenienti dal ministero dell'Interno". E' il commento di un portavoce di Meta dopo la richiesta urgente di chiarimenti del Garante alla società, in relazione alle attività intraprese riguardo le prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano.
"Se avessi il 51 per cento in Parlamento, non avrei dubbi - chiamato da Mattarella - a fare il nome di Draghi come presidente del consiglio". Così Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa e sottosegretario agli Esteri, intervistato nello Speciale di LaPresse verso le elezioni del 25 settembre.
"Il governatore della Banca d'Ialia Mario Draghi, nelle considerazioni del maggio 2011, scriveva: 'La gestione delle pubbliche finanze è stata prudente, appropriata all'obiettivo del raggiungimento del pareggio di bilancio'. Due mesi dopo Draghi, per andare alla Bce, scriveva l'opposto, cioè manda la lettera. Io mi sono sempre chiesto: è un caso di omonimia o un caso di slealtà istituzionale? non puoi dire una cosa e poi l'opposto".
Così Giulio Tremonti, candidato di Fratelli d'Italia nel collegio Milano centro, parlando con la stampa al termine dell'incontro con gli imprenditori lombardi nella sede di Assolombarda.
"Ho parlato molto di Enrico Letta che è diventato di una violenza e di una cattiveria assolute. Io rispondo così: Letta ha iniziato con un libro intitolato 'Morire per Maastricht' e per poco ci riesce. Dopodiché, non avendo argomenti, usa solo argomenti suicidi, tipo: hanno fatto i tagli nel 2006, è stato al governo un sacco di volte dopo, se il taglio era così brutto perché non l'ha tolto?", ha aggiunto.
"Non sono all'altezza perchè io avrei detto che con la cultura non si mangia. Non l'ho mai detto, dicono che l'avrei detto, io comunque ho un enorme complesso di inferiorità culturale rispetto a Letta, a Renzi, a Calenda, quindi non son degno", ha risposto alle domande dei cronisti che chiedevano se il suo sogno nel cassetto fosse quello di diventare ministro dei Beni culturali.
E a chi invoca il 'pericolo fascista', Tremonti consiglia di guardare all'inflazione: "Se questi pirla continuano, si rischia Weimar. E Weimar porta anche a quella roba lì. Vada alla Bce e glielo chieda, cosa succede coi tassi d'interesse".
"Oggi, ore 17.30, appuntamento a Piazza del Popolo (Roma) per la manifestazione di chiusura della campagna elettorale del centrodestra. Vi aspettiamo". Lo scrive sulla pagina Fb Giorgia Meloni postando una sua foto sorridente. Il leader di via della Scrofa ha lanciato in questi giorni anche un appello via whatsapp nelle chat del centrodestra a "riempire la piazza".
"Prendiamo di più, quindi il problema non si pone". A dirlo è il segretario della Lega, Matteo Salvini, rispondendo a chi gli chiedeva se potessero nascere problemi di equilibrio se in Lombardia il Carroccio dovesse prendere meno voti di FdI.
"Dalla recente storia delle relazioni tra la Russia e l'Italia. Ne abbiamo da ricordare". Lo scrive l'ambasciata russa in Italia sui social, postando una serie di foto di incontri tra politici italiani e Vladimir Putin.
Si vedono il presidente russo con Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini; un incontro 'ravvicinato' con Silvio Berlusconi; foto di Putin che stringe la mano a Enrico Letta, a Matteo Renzi, a Massimo D'Alema, a Paolo Gentiloni e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. E ancora, Putin con Giorgio Napolitano e il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov con Mario Draghi.
Sui temi cari all'Associazione Nazionale Costruttori Edili, il leader di Italia Viva Matteo Renzi, intervenuto questa mattina ad un incontro con l'Ance, ha affermato: "Non si trova più manodopera per tanti motivi, non solo il per reddito di cittadinanza ma anche per la filosofia che ci sta dietro. Sul Superbonus 110% credo poi che sia una follia, ha creato più problemi di quelli che ha risolto. È una legge scritta male, cambiata tante volte. Spero che con il nuovo governo si faccia un punto sui bonus. Dissesto idrogeologico? Uno scandalo totale".
"La nostra scommessa è di medio periodo" e consiste nel fare di Renew Europe "la casa per la costruzione degli Stati Uniti d'Europa. Noi siamo con Macron e Salvini e Meloni sono fuori posto nello stare con Orban e Le Pen: il sovranista non fa gli interessi dell'Italia perché l'interesse dell'Italia è la globalizzazione dal volto umano". Lo afferma il leader di Italia Viva Matteo Renzi osservando che Salvini e Meloni "vanno stimolati sulle alleanze europee" nel corso dell'incontro all'Ance.
"Quando non si riesce a trovare nemmeno la forza e le parole per prendere le distanze da Orban e dalla Polonia dicendo che siccome hanno vinto le elezioni possono fare quello che vogliono, lo trovo preoccupante perchè sembra di ritornare al Medioevo". Lo dice il ministro del Lavoro e candidato del Pd, Andrea Orlando, a Radio 24. "E il fatto che il centrodestra non trovi le parole per prendere le distanze da quel modello lo trovo molto preoccupante", aggiunge Orlando.
"Se si ferma la destra, se si afferma il campo del centrosinistra c'è un dialogo in un certo quadro che è il quadro - diciamo così - di una possibile riflessione su come si recupera anche ciò che si è rotto con il Movimento 5 Stelle ed anche con le altre forze che non si riconoscono nel campo del centrodestra. Se vince il centro-destra quella discussione diciamo rischia di essere collocata in uno scenario abbastanza diverso e francamente anche preoccupante". Lo dice Andrea Orlando, ministro del lavoro e delle politiche sociali, candidato del Pd alla Camera in Liguria, a Radio 24, nel programma 24Mattino.
"Io credo che domenica ci sia in gioco quella che sarà l'Italia del futuro: se vinciamo noi, l'Italia proseguirà nel solco di Draghi, anche nella gestione della crisi, a sostegno dell'Ucraina sulle sanzioni, perché si arrivi a una politica energetica europea comune, a difesa dei cittadini italiani ed europei; con Salvini, Meloni e Berlusconi, invece, avremo un'Italia alleata con Orban, il leader più amico di Putin e nemico di Bruxelles". Lo ha detto ad Agorà su Rai Tre il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova.
"I 5s hanno deciso di andare da soli, hanno fatto cadere Draghi, una responsabilità grave: le nostre strade si sono divise in quel momento in maniera irreversibile. Anche in Sicilia hanno deciso di sfilarsi e andare da soli, dopo le primarie, dopo un patto con gli elettori". Lo ha detto il segretario Pd Enrico Letta al Forum Ansa. "Il M5s ha deliberatamente deciso di andare da solo, lo hanno fatto per recuperare una verginità perduta dopo 4 anni in cui hanno governato con chiunque".
"Quando vedo Conte, e penso che l'ho mandato a casa per portare Draghi, lui ci soffre e io ci godo sempre un po' di più". Così il leader di Italia viva Matteo Renzi intervenendo ad AnceIncontra, ciclo di confronti con i leader politici promosso dall'Associazione nazionale costruttori edili.
"C'è il farmaco originale e quello generico. Il Pd ormai è il farmaco generico dei 5 stelle e mi dispiace molto".
"Siamo contro e all'opposizione di Giorgia Meloni, siamo contro e all'opposizione di Nicola Fratoianni. All'Italia non servono gli estremismi, all'Italia serve una scommessa di buonsenso. Fratoianni è quello che ha detto 55 volte no a Draghi, che pensi a quello che ha fatto mandando a casa Draghi. Quindi non siamo disponibili a stare con il Pd di Fratoianni né a stare con la destra di Giorgia Meloni". Così il leader di Italia Viva Matteo Renzi rispondendo ai giornalisti a margine di un incontro all'Ance.
"Che Conte sia un bugiardo seriale non è una novità. Ma mentire così spudoratamente agli italiani è indecente. Il tetto ai super stipendi nella pubblica amministrazione lo ha imposto il governo di Matteo Renzi, il M5S invece ha votato per toglierlo. E ha perso, anche stavolta". Lo scrive su Twitter Luciano Nobili, deputato di Italia Viva.
Che #Conte sia un bugiardo seriale non è una novità. Ma mentire così spudoratamente agli italiani è indecente. Il tetto ai super stipendi nella pubblica amministrazione lo ha imposto il governo di @matteorenzi, il #M5S invece ha votato per toglierlo. E ha perso, anche stavolta. pic.twitter.com/y1QAynkCk7
"È il vostro primo voto, un momento importante, andate a votare. Fatelo, fatelo. Decidete voi ovviamente chi votare, non fatevi influenzare dagli altri ma soprattutto non fate sì che sia il voto degli altri a decidere per il vostro futuro. Il vostro voto è decisivo per voi e per tutto il nostro paese. Il voto rimane per i prossimi cinque anni, come il non voto. Saranno altri a decidere per voi e non va bene. Andate a votare. È importante. È fondamentale". Questo l'appello su Instagram del segretario del Pd, Enrico Letta, ai diciottenni che si accingono a votare per la prima volta.
Un post condiviso da Enrico Letta (@enricoletta)
"Calenda ha perso prima l'agenda, poi il candidato premier, e alla fine anche la bussola. La sua campagna è scivolata sempre più a destra, su molti temi. Ora puntiamo a superarlo nelle urne". Lo afferma Nicola Fratoianni dell'Alleanza Verdi Sinistra.
Dopo gli endorsement del leader de La France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, e del fondatore di Podemos Pablo Iglesias, Unione Popolare incassa anche il sostegno di Jeremy Corbyn. Il deputato ed ex segretario del Partito laburista britannico ha inviato al movimento guidato da Luigi de Magistris un messaggio di sostegno in vista delle elezioni di domenica 25 settembre: "Unione Popolare offre speranza al popolo italiano. Sta costruendo un'alternativa incentrata su pace e giustizia sociale. Auguro a Unione Popolare un buon risultato", scrive Corbyn. "Siamo orgogliosi di avere ricevuto questo messaggio di sostegno - dichiara Unione Popolare - Corbyn è uno dei politici che negli ultimi anni ha avuto il coraggio di costruire una nuova politica progressista in un mondo segnato da ingiustizie sempre più intollerabili. Anche in Italia alcuni politici hanno detto di ispirarsi a lui, e ne hanno talvolta copiato pari pari gli slogan. Prima di essere sconfitto da Johnson nelle elezioni 2019 Corbyn è riuscito a riportare il Labour allo spirito popolare delle sue origini. La membership del partito è triplicata in pochi anni ed è arrivato a un passo dal governo del paese nelle elezioni del 2017 in cui il Labour segnò una forte crescita con un programma dichiaratamente socialista".
"Serve una commissione d'inchiesta sulla Russia per capire se qualcuno ha tradito". Lo afferma a 'Mattino Cinque' il leader di Impegno civico e ministro degli Esteri dimissionario, Luigi Di Maio.
"Sono veramente deluso da Conte, il grande flirt con Putin è stato un problema per il paese e le tante ambiguità hanno messo in discussione la sicurezza degli italiani", ha aggiunto. "Conte ha provato a fare degli atti politici, delle risoluzioni, che ci allontanavano dall'Europa e dagli altri alleati atlantici che sono quelli che ci proteggono. È un tema di sicurezza degli italiani", conclude evidenziando come "Putin sia quello che aumenta le bollette a tutti".
Giorgia Meloni esclude qualsiasi continuità nella composizione di un suo governo con quello di Mario Draghi. "No. Ho un rapporto molto cordiale e buono con Draghi e sarei felice di un passaggio di consegne tra persone che rispettano le istituzioni. Ci siamo sentiti varie volte ma su vicende che riguardano il Parlamento", sostiene a Mattino Cinque rispondendo a chi le chiede se sia possibile che alcuni ministri dell'attuale esecutivo proseguano nel proprio ruolo.
Sulla composizione di governo, aggiunge "ho varie idee in mente. Se gli italiani ci daranno la loro fiducia lavoreremo per fare una squadra di governo di altissimo livello. A chi ci dice che non abbiamo classe dirigente rispondo: mi dispiace, non ho né la Azzolina né Toninelli...", aggiunge sarcasticamente.
Teme che il M5S complichi la strada al centrodestra? "Non temo una rimonta del M5S che possa mettere in difficoltà un'eventuale vittoria del centrodestra. Mi pare che sia una lotta interna alla sinistra", con il M5S che guadagna consensi a danno del Pd. Lo ha detto la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, a 'Mattino Cinque'.
"Detto questo, non cambia la mia idea sul reddito di cittadinanza, che penso sia una misura sbagliata. Per chi è in condizione di lavorare la sfida credo sia poter trovare un posto di lavoro. Se continuiamo così e abbiamo sempre meno persone che creano ricchezza, non ce la facciamo. La vera povertà non si combatte mantenendo le persone nella loro condizione povera", ha aggiunto.
"Noi abbiamo un sacco di disoccupati e un sacco di lavori richiesti per cui non si trova manodopera specializzata, abbiamo strumenti che non si parlano tra di loro", ha sottolineato Meloni.
"Non credo che sarà necessario" allargare la maggioranza fuori dal perimetro del centrodestra "e tengo molto a una coalizione compatta che condivide le grandi questione. Credo e spero che il centrodestra abbia la maggioranza per governare questa nazione, i governi arcobaleno li lasciamo agli altri. FdI e Pd è uno scenario lunare", ha concluso.
"Se la destra vincesse in italia, Putin sarebbe la persona più felice del mondo, sarebbe per lui un primo risultato importante".
Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta, ospite di Rtl 102.5, Aggiungendo il suo scetticismo sulla posizione filoatlantica di Giorgia Meloni: "Meloni contro Putin - sottolinea Letta - sarebbe convincente se questa scelta di campo non fosse unita all'euroscettiscismo. Meloni dice 'siamo atlanticì ma l'obiettivo russo è indebolire l'Europa e non si possono avallare posizioni come quelle della Polonia e di Orban che lavorano per indebolire l'Europa".
Il presidente del Consiglio Mario Draghi "solo dopo tre mesi" dall'inizio del conflitto ucraino "è venuto a confrontarsi in Parlamento. L'ho visto molto disponibile, premuroso e sollecito nell'accodarsi ad una strategia decisa a Washington. Avrei preferito un Governo italiano pronto a indirizzare in prima fila la strategia euroatlantica verso una strategia negoziale". Lo ha affermato Giuseppe Conte, ospite di Radio Capital.
L'ex premier e leader del M5s Giuseppe Conte intervistato dalla Stampa si dice molto preoccupato per l'escalation militare del Cremlino: "Mi pare che in questo momento nessuno possa permettersi di scommettere sulle intenzioni di Putin. Per altro le reazioni di un autocrate con le spalle al muro possono essere molto pericolose". Ribadisce la necessità di un negoziato: "Servono sforzi diplomatici che devono vedere l'Italia protagonista all'interno dell'alleanza atlantica".
Da presidente del Consiglio, spiega, "avrei detto sì alle sanzioni, certamente gli ucraini non potevano difendersi a mani nude. Ma superata la fase iniziale occorreva perseguire una strategia che ci portasse fuori da una guerra a oltranza".
"Io penso che il governo italiano abbia fatto tutto quello che andava fatto e che l'Italia non debba discostarsi dalle decisioni della comunità internazionale. La guerra in Ucraina è la punta dell'iceberg di un piano per il cambiamento dell'assetto geopolitico mondiale. Se anche noi decidessimo di ritirarci dalle sanzioni, il resto dell'Occidente andrebbe avanti e noi saremmo isolati". Lo ha detto Giorgia Meloni a Mattino Cinque, su Canale 5. "Con la posizione italiana non decidiamo il futuro dell'Ucraina, ma il futuro dell'Italia", ha aggiunto Meloni.