Condannati rispettivamente a 8 anni e tre anni e sei mesi per aver rapinato la sala slot Miniera d'oro di Clusone e di aver investito nella fuga due carabinieri ad un posto di blocco
A quasi tre mesi da quella sera, in cui rapinarono una sala slot e nella fuga investirono due carabinieri, sono stati processati e condannati i “Bonnie e Clyde” della Val Seriana.
Era il 30 ottobre 2018 quando, nella fuga al termine di una rapina alla sala slot “Miniera d’oro” di Clusone, avevano investito e ferito due carabinieri della Compagnia di Clusone. Si diedero alla macchia, ma furono arrestati mentre dormivano in un casolare abbandonato a Fino del Monte, dove si erano rifugiati.
“Bonnie”, il vero nome è Nilvia Delgado, origini cubane, un passato da ballerina nei night, 32 anni e madre di due figli. “Clyde” risponde al nome di Luciano Rocco, 29 anni, disoccupato di Onore, con un precedente penale ormai archiviato. Ad unirli la tossicodipendenza.
Nella giornata di lunedì 28 gennaio, Nilvia e Luciano, difesi dall’avvocato Barbara Bruni, sono stati processati in abbreviato. Il pubblico ministero Fabrizio Gaverini chiedeva 10 anni di condanna per Luciano e 5 anni per Nilva, ma il giudice per le udienze preliminari, Ilaria Sanesi, ha disposto diversamente: Luciano è stato condannato a 8 anni (gli sono stati riconosciuti il tentato omicidio, la rapina aggravata e lesioni e la resistenza a pubblico ufficiale), mentre Nilvia è stata condannata a 3 anni e sei mesi (è stata assolta dal tentato omicidio riconoscendo gli altri reati).
Che cosa successe quella notte tra martedì 30 e mercoledì 31 ottobre? Tutto ebbe inizio prima della mezzanotte. I due, armati con una pistola giocattolo con il volto parzialmente coperto, avevano fatto irruzione alla sala slot “Miniera d’oro” di via Gusmini a Clusone portando via poco più di mille e 500 euro. I militari dell’Arma, allertati, avevano già ipotizzato chi potevano essere gli autori di quella rapina e così predisposero un posto di blocco a Onore. La Fiat Tipo con “Bonnie e Clyde” non tardò ad arrivare, viaggiava in senso contrario di marcia.
Due carabinieri, un brigadiere della stazione di Ponte Nossa, venne colpito dalla portiera dell’auto. Il secondo carabiniere in forza al Nucleo operativo di Clusone venne investito e trascinato per alcuni metri. Aveva il volto insanguinato, la vista appannata, ma riuscì a spostarsi in modo da attutire l’impatto. Non ci riuscì: l’auto lo investì e lo sbatté alcuni metri più avanti sull’asfalto in una pozza di sangue.
I colleghi dell’Arma per fermare i rapinatori spararono una decina di colpi, forarono una delle gomme posteriori della Fiat Tipo che si girò su se stessa oltre il ponticello della pista ciclabile.
I due carabinieri, ricoverati all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo,furono medicati per le diverse ferite. Uno di loro venne operato al setto nasale. Il giorno seguente i carabinieri di Clusone braccarono in un casolare la coppia di malviventi. Lunedì 28 gennaio l’epilogo con la condanna per i Bonnie e Clyde della Val Seriana.
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