Diga di Genova, la presentazione ufficiale del progetto. Bucci: "La città si allarga sul mare, è un investimento per tutto il Paese" - Lavocedigenova.it

2022-10-14 02:06:18 By : Ms. Alina Yang

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“È un grande giorno per l’Italia, per la città e per il porto”. Inizia così l’intervento di Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, alla conferenza stampa relativa all’aggiudicazione della Nuova Diga foranea di Genova che si è svolta questa mattina a Palazzo San Giorgio. Fanno seguito i ringraziamenti a chi ha contribuito a raggiungere l’importante traguardo, partendo dal Governo perché “quest’opera non può essere considerata solo a livello locale o regionale. Il Governo è stato con noi dalla fase di strategia e programmazione, nelle fasi di approvazione fino ad arrivare agli ultimi mesi, mantenendo un fermo e costante supporto”. Immancabile, oltre al ringraziamento al sindaco e al presidente della Regione Liguria, anche quello alle imprese aggiudicatarie della gara: “Ha prevalso invece un senso strategico dell’essere impresa, senza fermarsi a considerare i rischi le incertezze del contesto internazionale”. Un ultimo ringraziamento va a Palazzo San Giorgio: “Abbiamo iniziato un viaggio 5 anni fa appaltando opere, abbiamo più di 40 cantieri avviati ed è stato uno sforzo enorme, ha richiesto impegno e costanza non comuni”. 

Prosegue poi Pietro Salini, Amministratore Delegato Webuild, il consorzio che si è aggiudicato la gara per la costruzione dell’opera: “Siamo molto orgogliosi di essere stati selezionati per la costruzione della Nuova Diga Foranea di Genova, opera strategica e di grande impatto per la città, che contribuirà alla creazione di un sistema integrato di trasporti per riportare l’Italia ad essere area strategica per il commercio nel Mediterraneo e porta per l’Europa. È la conferma di fiducia nel nostro modo di operare con una filiera italiana di eccellenza, che ci permette di rinnovare il nostro impegno per il rilancio dell’economia e dell’occupazione del Paese. La Nuova Diga Foranea, come tutte le grandi infrastrutture, è un’opportunità per rimettere il lavoro al centro e per ridare fiducia alle famiglie e ai territori. La Nuova Diga Foranea è un progetto estremamente complesso dal punto di vista ingegneristico, che ci permette di riportare in Italia un know how e competenze di persone che con il nostro Gruppo hanno lavorato ad alcuni dei progetti più iconici al mondo nel settore acqua”. 

“L’aggiudicazione della Nuova Diga Foranea è il riconoscimento della serietà e della qualità del lavoro svolto fino ad oggi in questa regione dalle donne e dagli uomini del Gruppo Webuild, insieme con gli attori pubblici e privati del territorio e la filiera tutta” - prosegue Salini - “Con il Ponte Genova San Giorgio, abbiamo dimostrato che le infrastrutture possono essere fatte presto e bene, con un modello di collaborazione virtuoso ed efficiente con istituzioni, imprese, università e cittadinanza. Questo grande progetto rappresenta un altro pezzo di una visione strategica di crescita di lungo periodo che questa regione sta perseguendo, e insieme con il Terzo Valico dei Giovi rafforzerà il sistema portuale di Genova e del Nord Italia nell’ambito del corridoio Reno-Alpi della Rete TEN-T”.

Il sindaco Marco Bucci commenta: “La città si allarga sul mare, acquisisce nuove superfici. È un grande investimento logistico non solo per la città  ma per tutto il paese, una linea logistica primaria per l’Europa. Si vedrà l’avanzamento dei lavori, si vedrà il sistema andare avanti, e questo ci dà fiducia nel futuro e nella nostra città, e nella nostra Italia. Abbiamo avuto delle difficoltà e altre ce ne saranno in futuro, ma le affrontiamo e le affronteremo in modo concreto, serio e professionale, quello che ci contraddistingue e che abbiamo dimostrato”. 

“Oggi siamo di fronte a un evento storico: accade poche volte alle autorità di trovarsi al cospetto con la storia e oggi è uno di questi giorni”. Afferma Giovanni Toti, che ancora una volta torna a parlare di ‘modello Genova’: “Non è una legge e un codicillo, ma sono alcune parole: il coraggio, di prendere decisioni e su questo tanta parte ha avuto Paolo Emilio Signorini che ha gestito una situazione non facile per le scelte da prendere; la fiducia, che si è costruita tra le imprese e le Istituzioni di questo territorio per cui la parola vale e gli obiettivi comuni vengono portati avanti e rispettati; la fiducia e la visione. Questo è il modello Genova. Spero che questo modello sia di ispirazione al governo che verrà e ai parlamentari che dovrebbero darci leggi un po’ più facili per tutto il lavoro che c’è da fare. A questo punto spero se ne convincano tutti. È una giornata davvero felice e lo sarà ancora di più quando vedremo partire i lavori e le prime navi passare da lì”.

“Forse non ci rendiamo conto di quello di cui stiamo parlando: le cronache – ha ricordato Toti - dicono che era il 1876 l’anno in cui De Ferrari firmò la convenzione con Vittorio Emanuele II per i lavori di sistemazione di questo porto. Quell’anno a Roma sedeva Agostino De Pretis come primo ministro del Regno e in Vaticano c’era Pio IX, Huckleberry Finn di Mark Twain veniva pubblicato, ma soprattutto, per quelli della mia generazione che sono cresciuti con le storie del lontano west, il 1876 è l’anno in cui Toro Seduto e il generale Caster regolano i conti vicino al fiume Little Bighorne. È allora che si cominciava a pensare al porto di Genova, una storia che ancora oggi stiamo vivendo: questo dà l’idea del momento che viviamo”.  

“Credo sia un momento anche simbolico – ha continuato Toti - e ringrazio il ministro Giovannini, perché molta parte del lavoro lo si deve al suo ministero e al suo personale impegno. Che tutto ciò avvenga nel giorno solenne in cui si apre la XIX legislatura della Repubblica Italiana spero che sia di buon auspicio per quello vedremo negli anni futuri: il fatto che si apra una legislatura così importante e difficile per il nostro paese, con per il PNRR da gestire e anche per la situazione internazionale, e che questo palazzo così carico di storia celebri un momento così significativo penso possa essere da guida per tutti coloro che hanno storto il naso di fronte al ‘modello Genova’ e di fronte a questa diga”. 

Ha chiuso la conferenza stampa l’intervento di Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili: “Credo che oggi vada festeggiato il lavoro comune contro lo scetticismo di chi pensava che non ce l’avremmo fatta. 

Questo intervento è un intervento sistemico per la città di Genova perché accanto alla costruzione della Diga ci sono investimenti forti nel porto, nel collegamento con il terzo valico, e visto che questo cambierà i rapporti con il resto del Paese abbiamo ritenuto insieme di fare un intervento di rigenerazione urbana per tutta l’area del Campasso, perché non vogliamo che la gente che abita in quelle aree venga penalizzata dal traffico delle merci. Dalla diga al porto, ai collegamenti, al terzo valico, tutto è connesso ed è questo che cambia e trasforma un sistema. Non si può disgiungere ciò che accade sul mare da ciò che accade sulla terra, e a chi ritiene opportuna la creazione di un ministero del mare dico che gli investimenti fatti sulla terra danno valore a ciò che avviene sul mare e viceversa”. 

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