Come salvare il pianeta: 20 mosse a misura di bambino - Nostrofiglio.it

2022-10-12 16:21:02 By : Mr. Andy Luo

di Zelia Pastore - 03.08.2020 - Scrivici

I temi dell'ecologia sono sempre più all'ordine del giorno e sempre più "sentiti" e in particolare dalle nuove generazioni. Tutti, con piccoli cambiamenti quotidiani, possono fare qualcosa per difendere l'ambiente e i bambini lo sanno. Perché allora in queste vacanze, che si preannunciano un po' insolite per molte famiglie, non proporre ai vostri figli tante attività all'insegna della salvaguardia del pianeta? Ecco come aiutare il nostro pianeta in 20 mosse tratte dai libri "Il pianeta lo salvo (sempre) io" (EDT, 2020) e "Guardiani del pianeta" (EDT, 2020).

Organizzate delle squadre di pulizia

È davvero spazzatura? Usate la creatività

Progettate un sistema di riciclo

Fabbricate in casa alcuni prodotti

Meno succhi, più frullati

Esercizi per non sprecare acqua

Andare in bicicletta è un modo di viaggiare ecologico al 100% che aiuta anche a tenersi in forma. Quest'estate abituate voi e vostro figlio a usare la bici per gli spostamenti, anche in città, sotto i 10 km. E organizzate una vera e propria gita di un giorno in sulle due ruote.

Indossate e fate indossare sempre il caschetto e portate con voi delle luci per quando viene buio

Andare in bici è un modo per iniziare ad imparare il codice della strada e i segnali stradali: rispettateli sempre e non andate sui marciapiedi!

Non ascoltate mai la musica mentre pedalate: non vi fa sentire eventuali pericoli, ma anche i suoni della natura che vi circonda

Ovunque siate (mare, montagna, città) potete suggerire a vostro figlio di formare insieme ai suoi amici delle squadre per proteggere un'area: un giardino o parco pubblico, una spiaggia, una porzione di bosco. Una volta a settimana andate in esplorazione e raccogliete la spazzatura che la gente lascia in giro, e magari create dei cartelli per sensibilizzare tutti su:

Se al mare o in montagna, portarsi a casa i rifiuti

Limitare i sacchetti e gli imballaggi di plastica, che se inghiottiti possono essere pericolosi per gli animali

Queste sono le "tre erre" fondamentali per diventare un piccolo difensore dell'ambiente a tutti gli effetti. La cosa migliore è "Riduci", ovvero utilizzare meno oggetti possibili e quindi diminuire la loro produzione e la loro diffusione nel mondo; "Riusa" è un buon comportamento, perché se proprio dovete acquistare un oggetto, almeno fate in modo di usarlo il più possibile, sia riparandolo quando si rompe sia dandogli una seconda vita per evitare di creare nuovi rifiuti. "Ricicla" è solo il terzo comportamento più virtuoso, perché entra in gioco quando purtroppo l'oggetto è da buttare: tuttavia un buon riciclo fa risparmiare molte risorse, sia materie prime che energia.

Insegnate dunque ai vostri figli a porsi queste 3 domande: "Ne ho veramente bisogno?"; "Potrei comprarlo di seconda mano?"; "Potrei farmelo prestare da qualcuno visto che mi serve solo per un periodo limitato?".

Usate pile ricaricabili invece di quelle usa e getta

No a piatti e bicchieri di plastica. E, meglio ancora di quelli compostabili, usate anche per i pic nic stoviglie durevoli riutilizzabili molte volte (come quelle da campeggio).

Ricaricate le cartucce di inchiostro e i toner delle stampanti, invece di buttarli via subito

Nonostante siamo nell'era digitale, sono proprio carta e cartone le cose che buttiamo via in maggiore quantità: in media, una persona usa e getta via 55 kg di carta all'anno. Ogni anno, circa 4 milioni di alberi vengono tagliati per rifornire l'industria della carta. Se si producesse solo carta riciclata, si consumerebbe inoltre il 68% di energia in meno e circa la metà di acqua.

Utilizzate fazzoletti in tessuto anziché fazzoletti di carta e stracci di stoffa invece che carta assorbente

Comprate solo articoli in carta riciclata

Usate sempre entrambi i lati di un foglio e stampate fronte-retro

Per annotare cose domestiche o lasciare messaggi non usate i post-it, ma i rimasugli di carta e una lavagnetta

Leggete le riviste online e non quelle cartacee

Condividete i libri con gli amici e prendete i libri in biblioteca. Se poi volete comprare un'edizione cartacea, cercatela prima di seconda mano

Anche alcuni tipi di carta possono andare nel compostaggio! (vedi mossa n° 16)

Le lattine impiegano centinaia di anni per decomporsi: la soluzione? Sempre riduci, riusa, ricicla.

Quest'estate per combattere il caldo sostituite le bibite in lattina con bevande più salutari: preparate con i bambini tè freddo o acqua limone e zucchero

Frutta e verdura? Meglio fresche che in scatola

Prima di gettarle nella raccolta differenziata separate le fascette di plastica, togliete le linguette e appiattite le lattine: sono elementi pericolosi per piccoli animali e uccelli.

Quanti lavoretti si possono fare con il materiale di recupero! Oltre a far sbizzarrire i vostri figli, salverete anche molti oggetti dalla discarica.

Dipingete i barattoli di latta per farli diventare vasi di fiori o portapenne

Le scatole di cartone dei cereali, smontate e unite con della colla, possono formare un perfetto contenitore per la carta

I tubi della carta igienica possono trasformarsi in portatovaglioli: divertitevi a decorarli e a prepararli per tutta la famiglia

Appendete a una cordicella vecchi CD per aggiungere alla cameretta un tocco di luce

Le custodie dei CD possono diventare degli originali portafoto

I vasetti di vetro hanno mille usi: portapenne, portacandele ma anche un insolito servizio di bicchieri che aggiunge un tocco rustico alla vostra tavola

Imparate a fare la cartapesta, per creare bellissimi oggetti e gioielli

In queste vacanze potete anche suggerire ai vostri figli di mettere un po' d'ordine tra le loro cose: chissà quanti giocattoli, libri, vestiti non usano più! Con le cose in buono stato potete allestire un mercatino in cui scambiare le cose con gli amici, oppure venderli per donare il ricavato a un ente di beneficenza che sceglierete insieme a vostro figlio. Potete anche donarli a un'organizzazione caritativa o metterli in vendita su internet, magari dando la responsabilità della gestione degli ordini a vostro figlio, se è già abbastanza grande. Ricordatevi che comprare ciò che ad altri non serve più è meglio che riciclare.

Di sicuro nella vostra zona esiste già la raccolta differenziata. Però una visita alla più vicina isola ecologica sarà molto istruttiva per capire bene cosa si può e non si può riciclare in casa e per fugare qualche dubbio su rifiuti "speciali" come olio esausto e oggetti elettronici.

Una volta tornati a casa, mettetevi al lavoro:

Costruite - possibilmente con materiale di recupero - i contenitori distinti per vetro, lattine, plastica, carta e organico.

Fate una lista per tutta la famiglia di cosa va gettato nei vari bidoni differenziati e di cosa invece va messo da parte perché da portare direttamente all'ecocentro (come vecchie chiavi e pentolame vario).

Preparate anche una lista degli oggetti che potrebbero trarre in inganno: cotone idrofilo, specchi rotti, custodie dei CD e ceramica non possono essere riciclati, per cui vanno gettati nell'indifferenziato.

Fate un calendario del riciclo per ricordare in quali giorni i vari materiali vengono ritirati.

Oltre alla lista degli oggetti, appendete sopra i bidoni anche un pro-memoria su come gettare i rifiuti: staccare le etichette, separare i tappi e sciacquare sempre i contenitori siano essi di latta, plastica o vetro.

Ecco un esperimento da fare con vostro figlio per capire quanto tempo impiega l'immondizia a decomporsi. Cercate una piccola porzione di terreno, informatevi se avete il permesso di scavarla e fate un buco in cui seppellite alcuni dei seguenti oggetti:

Una bustina di tè

Un vecchio cappello o guanto di lana

Un tubo di carta igienica

Dissotterrate gli oggetti con regolarità per scoprire quali cambiamenti ci sono stati. Qualche dato: un foglio di carta impiega da 2 a 5 mesi per decomporsi; una buccia d'arancia 6 mesi; un cartone del latte 5 anni per decomporsi; una lattina 100 anni; una lattina d'alluminio da 200 a 500 anni; un piatto di plastica 450 anni; un sacchetto di plastica da 500 a 1000 anni; una bottiglia di plastica impiegherà 1000 anni.

Molti prodotti che usiamo ogni giorno contengono sostanze chimiche dannose per l'ambiente e anche per noi: le assorbiamo tramite la pelle e le possiamo anche ingerire quando finiscono nelle riserve idriche e di conseguenza nei nostri alimenti. Pensiamo ad esempio ai prodotti per la pulizia personale e della casa: oltre a usarne il meno possibile, provate a produrli a casa utilizzando ingredienti naturali: allestite un piccolo laboratorio con i bambini.

Schiaccia un avocado e mescolalo con un rosso d'uovo e due cucchiaini di olio d'oliva. Spalma il composto sui capelli appena lavati. Lascia agire qualche minuto massaggiando delicatamente la cute e sciacqua abbondantemente.

Quando le saponette si sono consumate troppo per continuare ad usarle, possono trasformarsi in sapone liquido. Grattugiatele e fate bollire mezzo litro d'acqua, poi aggiungete il sapone nell'acqua poco per volta mescolando fino ad ottenere la consistenza desiderata. Lasciate quindi raffreddare e versate la preparazione in un dispenser.

Per il bagno e la cucina imbevete una spugna di acqua e aceto e spargete un po' di bicarbonato di sodio sulla superficie da pulire, poi risciacquate.

Acqua e aceto mescolati in parti uguali sono perfetti anche per lavare i vetri. In alternativa aggiungete del succo di limone a dell'acqua tiepida.

Il bicarbonato è utile anche contro i cattivi odori: mettetene un cucchiaino in una tazzina per assorbire gli odori del frigo, ma anche delle scarpe da ginnastica.

I succhi di frutta sono sicuramente più salutari delle bibite gassate, ma comunque contengono molto zucchero e la loro produzione richiede un'enorme quantità d'acqua oltre che i soliti imballaggi. Meglio invece mangiare la frutta: si risparmia acqua ed energia e si produce meno immondizia. Se però a vostro figlio piace la frutta da bere, non c'è problema: con uno spremiagrumi e un frullatore potete creare ogni volta dei mix inediti e gustosi, sempre con il suo aiuto.

Ormai dovrebbero saperlo tutti: l'acqua in bottiglia non è migliore di quella del rubinetto. L'acqua corrente infatti è sottoposta a controlli e test più severi e l'eventuale calcare nelle tubature si può facilmente filtrare con uno dei tanti filtri ora in commercio. Per raggiungere l'obiettivo "plastica zero" è fondamentale non acquistare più l'acqua confezionata. Sfruttate quest'estate per abituare la famiglia a riempire brocche e ad aprire il rubinetto quando hanno sete. E se volete l'acqua fresca, tenete sempre in frigo una bottiglia di vetro con il tappo a pressione.

L'acqua è essenziale alla vita e sulla Terra l'acqua dolce è solo il 2,5% del totale. Ancora meno è quella cui riusciamo ad attingere. Risparmiare dunque l'acqua potabile è vitale per esseri umani, animali e piante. Approfittate di queste vacanze per cambiare le abitudini quotidiane di tutta la famiglia:

In un minuto, possono scorrere da un rubinetto fino a 7,5 l d'acqua. Allenatevi dunque a chiuderlo mentre vi lavate i denti

Fate un giro della casa per controllare che i rubinetti e lo sciacquone non perdano

Non lavate la verdura sotto l'acqua corrente: riempite invece una bacinella e lavatela lì dentro… e poi bagnate le piante con la stessa acqua

Se buttate un fazzoletto di carta nel water, non tirate lo sciacquone. È sempre più diffusa anche la prassi di non tirare l'acqua dopo aver fatto solo la pipì: così facendo, una famiglia di 4 persone può arrivare a risparmiare fino a 375 l di acqua al giorno.

Fate la doccia e non il bagno: risparmierete un terzo dell'acqua

Se sparecchiando trovate un po' di acqua nei bicchieri, annaffiate le piante.

Mettete sul balcone o in giardino dei secchi per raccogliere l'acqua piovana da usare per annaffiare le piante.

Ogni anno, nel mondo, scompaiono 80. 000 km2 di foresta. Gli alberi però sono importantissimi perché ci aiutano a respirare: emettono ossigeno e purificano l'aria trattenendo gas velenosi come il monossido di carbonio, l'anidride solforosa e l'ossido d'azoto. Un albero fornisce a una famiglia di quattro persone la quantità di ossigeno necessaria per un anno e filtra fino a 27 kg di sostanze inquinanti. Perché allora non piantare l'albero "di famiglia"?

Informatevi sulle specie più adatte per il luogo in cui vivete e il periodo migliore per piantarlo: se fosse in primavera o autunno, usate queste vacanze per essere già pronti per quel periodo dell'anno.

Se non avete un giardino, chiedete il permesso di piantare un albero in un parco pubblico o scegliete una pianta che può stare in un grosso vaso sul balcone.

Scavate un buco profondo come le radici, ma largo due o tre volte tanto.

Sistemate l'albero al centro del buco, coprite le radici con terriccio e compost (vedi mossa n° 16) e annaffiate molto. Se la giovane pianta è più alta di 1 m, meglio piantare un bastone nel terreno per sostenere il tronco e farlo crescere dritto.

Curate il giovane albero per i primi anni: annaffiatelo regolarmente se non dovesse piovere di frequente e strappate le erbacce nel raggio di 1 m attorno al tronco (non usate alcun diserbante!).

Per un bambino è una scoperta vedere come da un seme nasce una piantina i cui frutti poi finiscono nel suo piatto. Chissà che poi vostro figlio, dopo averla coltivata con le sue mani, non voglia assaggiare proprio quella verdura che non poteva sopportare… Provate con dei pomodorini ciliegia, che si coltivano tranquillamente anche su un balcone o su un davanzale:

Estraete alcuni semi da un pomodoro, sciacquateli e lasciateli asciugare.

Riempite dei vasetti (meglio se di recupero come quelli di plastica dello yogurt o dei barattoli di latta) con un po' di terriccio e mettete un seme al centro appena sotto la superficie, poi bagnate un po'.

Posizionateli al sole e innaffiateli ogni giorno per mantenere il terriccio sempre umido.

Dopo circa una settimana, dovrebbero spuntare i primi germogli e dopo 4 settimane ecco le pianticelle: è il momento del travaso. Spostate la piantina con il maggior numero di radici possibili in un vaso più largo e ripiantate.

Ora che la pianta è più grande, bagnatela 2 volte al giorno e dopo qualche settimana vedrete i fiori che ben presto lasceranno posto ai pomodorini verdi.

Raccogliete i pomodori quando saranno rossi e leggermente morbidi.

Niente insetticidi! Per difendere da mosche e zanzare la famiglia bastano le zanzariere, mentre per le coltivazioni ecco dei trucchi ecologici:

gli afidi (i pidocchietti delle piante) possono essere spruzzati con una mistura di acqua, sapone di Marsiglia, olio e alcol.

Per tenere lontano le lumache, mettete dei pezzetti di gusci d'uovo intorno ai gambi delle piantine oppure ponete un po' di birra in un piattino: le lumache si ubriacheranno e andranno via.

Preparate uno spray puzzolente da spruzzare sulle piante con uno spicchio d'aglio tritato e mezza cipolla in un litro d'acqua. Lasciate riposare per 30 minuti, poi aggiungete del pepe e due cucchiaini di sapone liquido.

Per evitare muffe o funghi, mescolate qualche cucchiaino di bicarbonato con acqua tiepida, versate in uno spruzzino e irrorate le piante.

Per passare al secondo livello della raccolta differenziata, bisogna imparare a trattare al meglio anche la frazione organica. Soprattutto se state iniziando con il pollice verde: molti scarti che provengono dalla cucina e dal giardino possono infatti diventare compost, un ottimo fertilizzante naturale prodotto dall'azione digestiva di batteri, funghi e vermi. Costruite un contenitore per il compostaggio e mettetelo in giardino o sul balcone (è pur sempre materia in decomposizione, meglio non averla in casa!) in un angolo soleggiato perché il caldo accelera il processo.

Erba, fieno, paglia, foglie, rametti

Bucce e avanzi di frutta e verdura

Foglie di tè usate (tolte dalle bustine) e fondi di caffè

Carta e cartone non colorati e tovaglioli, da sminuzzare

Ossa o avanzi di carne, formaggio o pesce (potrebbero anche attirare animali indesiderati)

Riviste e carte patinate, i cui inchiostri potrebbero contenere sostanze tossiche

Costruite nel vostro giardino o sul balcone delle mangiatoie o dei piccoli ripari per accogliere gli uccelli: sarà una sorpresa per i vostri bambni scoprire quante specie diverse esistono anche in città.

Gli uccelli devono tenere il piumaggio pulito perché questo continui a scaldarli. Mettete fuori un vecchio contenitore piena di acqua pulita per permettere loro di lavarsi.

Costruite una casetta per gli uccelli ritagliando dei buchi in una grande bottiglia di plastica o un cartone di succo di frutta. Aggiungete all'interno un po' di carta strappata o paglia da usare come lettiera.

Non usate pesticidi sulle piante e contro gli insetti, perché gli uccelli potrebbero intossicarsi mangiandoli.

Preparate delle mangiatoie con dentro avanzi di semi, nocciole, briciole, pasta e riso, frutta e verdura, croste di formaggio, pelle e grasso di affettati, ossa. Attenzione però a non dare agli uccelli noccioline salate o cocco secco e a non mettere le mangiatoie troppo vicine alle finestre, perché potrebbero andare a sbattere contro i vetri.

Quanto è potente l'energia del sole? Scopritelo insieme a vostro figlio riscaldando il vostro pranzo in un forno costruito da voi:

Fate tre tagli sul coperchio di una scatola da scarpe, a 3 cm di distanza dal bordo, ricavando un lembo sollevabile. Rivestite l'interno di tutta la scatola con un foglio di alluminio, lisciando le pieghe.

Inserite un foglio di cartoncino nero nel punto in cui collocherete il cibo (il colore nero assorbe il calore e contribuirà a riscaldare il cibo).

Ricoprite l'apertura nel coperchio della scatola, al di sotto del lembo sollevabile, con due o tre strati di pellicola trasparente. In questo modo i raggi del sole potranno entrare nella scatola ma il calore resterà intrappolato all'interno.

Alzate il lembo e fermatelo con un bastoncino. Collocate il forno al sole diretto per almeno 30 minuti per preriscaldarlo.

Dopo 30 minuti, togliete il coperchio della scatola (dove c'è l'oblò di pellicola e il lembo sollevabile) e inserite il cibo. Rimettete il coperchio, alzate il lembo e fermatelo con il bastoncino. Controllate ogni 10–15 minuti, finché il cibo sarà caldo.

Le api sono importantissime per gli ecosistemi che abitano: trasportano il polline con le zampe e sul corpo quando volano di fiore in fiore e così facendo contribuiscono a impollinare più di 100 importanti specie vegetali tra cui fagioli, mele e mirtilli. Senza di loro, saremmo seriamente a corto di cibo. Purtroppo però la cementificazione, la perdita degli habitat e l'uso di pesticidi stanno facendo crollare il numero di api nel mondo, oltre che quello delle farfalle. Come aiutarle?

Non usate pesticidi (vedi mossa n° 15)

Coltivate delle piante che fioriscano in inverno e primavera, stagioni in cui le api fanno più fatica a trovare cibo.

Le piante amiche di api e farfalle sono lupini, lavanda, maggiorana, erba cipollina e rosmarino, fragole e lamponi.

Preparate dei mini abbeveratoi mettendo dell'acqua in un piatto poco profondo e aggiungendo delle pietre o biglie per posarsi; potete anche aggiungervi un po' di zucchero.

Gli zoo e i parchi safari s'impegnano a tutelare le specie in via di estinzione e spesso destinano parte del biglietto per la salvaguardia degli animali. Quest'estate mettete in programma una visita allo zoo più vicino: sarà un'esperienza molto istruttiva per i vostri figli, che scopriranno come vivono e di cosa si nutrono le varie specie e anche perché il loro habitat naturale è messo in pericolo.

Per i più piccoli, una lettura molto istruttiva sul tema è "Dove vi siete nascosti?" di Stéphane-Yves Barroux (Edizioni Sonda). Racconta di un Re Leone che decide di organizzare un grande nascondino con tutti gli animali del mondo. Riuscirà a trovarli tutti? Non proprio… Che fine hanno fatto il dodo del Madagascar o la tigre della Tasmania? Una storia divertente per raccontare ai piccini la minaccia dell'estinzione di diversi animali e come dare una mano per salvarli.

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