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Ucraina Russia, news sulla guerra di oggi
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Le notizie di mercoledì 11 maggio sulla guerra in Ucraina: l’allerta dell’intelligence degli Stati Uniti sul conflitto
Questa diretta è stata chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta • La guerra in Ucraina è arrivata al 77esimo giorno. • Il premier italiano Mario Draghi ha incontrato martedì negli Usa il presidente americano Joe Biden e insieme hanno rilanciato l’asse contro la Russia. «Putin pensava di dividerci ma ha fallito», ha detto. Oggi la visita al Congresso Usa (qui le parole in conferenza stampa) e l'incontro con Nancy Pelosi. • Telefonata ieri tra Macron-Xi: «Subito il cessate il fuoco». Sul fronte diplomatico, però, non ci sono elementi per rilanciare in questo momento i negoziati per la pace. • La Bielorussia intanto ha schierato truppe speciali al confine con l’Ucraina, Kiev teme l’attacco dallo Stato considerato fedele a Putin. • L'Ucraina ha annunciato lo stop al trasporto del 30 per cento del gas che arriva dalla Russia all’Europa, «per cause di forza maggiore». • Lavrov: «Stop al mondo guidato da Usa». Questa diretta è stata chiusa. Trovate a questo link il nuovo articolo con tutte le ultime notizie sulla guerra in Ucraina, in diretta
Ore 05:17 - Von der Leyen: «La Russia è minaccia all’ordine mondiale»
Nuove forti critiche alla Russia dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen: «È la minaccia più diretta» all’ordine internazionale a causa della sua invasione dell’Ucraina. La ha detto dopo aver incontrato a Tokio il primo ministro giapponese Fumio Kishida assieme al presidente del Consiglio europeo Charles Michel. «Oggi è la minaccia più diretta all’ordine mondiale con la guerra barbara contro l’Ucraina, ed ha un patto preoccupante con la Cina».
Ore 02:27 - Diciotto missili russi colpiscono vicino a Zaporizhzhia, un morto
Nuovo attacco dell’esercito russo. Diciotto missili sono stati lanciati contro l’area urbana di Komyshuvakha, nella regione di Zaporizhzhia. È stato il Kyiv Independent a darne notizia, specificando che pesante è il bilancio. Il governatore dell’Oblast di Zaporizhzhia, Oleksandr Starukh, ha scritto su Telegram che i missili sono stati lanciati contro aree residenziali della città. Yuri Karapetyan, sindaco di Komyshuvakha, ha detto che una persona è stata uccisa, tre sono rimaste ferite e circa 60 case sono state danneggiate.
Ore 02:22 - Chiesto aiuto a Elon Musk per evacuazione Azovstal
L’appello arriva direttamente da Serhiy Volyna, il comandante dei marines ucraini che difendono Mariupol. E via Twitter si è rivolto a Elon Musk per l’evacuazione dall’acciaieria Azovstal. «Dicono che sei stato teletrasportato da un altro pianeta per insegnare alle persone a credere nell’impossibile... Aiutaci a uscire da Azovstal in un Paese terzo. Se non tu chi?». Il 7 maggio, Serhiy Volyna ha dichiarato che i difensori di Azovstal si sono trovati in un reality show infernale seguito da tutto il mondo. E sperano ancora che si trovi un modo per salvarli.
Ore 02:11 - Pelosi: «Gli Usa pronti a fare loro parte per libertà in Ucraina»
La speaker della Camera americana, Nancy Pelosi, ha ribadito le volontà degli Stati Uniti di sostenere le ragioni dell’Ucraina. «La lotta per la libertà in Ucraina è una lotta per la libertà nel mondo e gli Usa sono pronti a fare la loro parte», ha detto all’Atlantic Council.
Ore 01:55 - Draghi: «Ucraina ha bisogno di un piano Marshall»
Durante il suo intervento all’Atlantic Council a Washington, il premier italiano Mario Draghi, insignito del Distinguished Leadership, ha detto: «L’Ucraina ha bisogno di un piano Marshall per la ricostruzione». Quindi ha aggiunto che la guerra in Ucraina «minaccia la nostra prosperità e la nostra sicurezza energetica. Ma come ha fatto tante volte nella sua grandiosa storia, l’Italia ha ripreso slancio e siamo pronti a fare la nostra parte con gli europei e con gli alleati transatlantici per andare oltre questo momento tragico e ripristinare la pace».
E durante la cerimonia la segretaria del Tesoro Janet Yellen ha avuto parole di elogio nei confronti del presidente del consiglio italiano: «Ho conosciuto Mario quando era governatore della Banca d’Italia e poi della Banca centrale europea, sono stati periodi difficili. Mario è riuscito a salvare l’euro, compiendo `whatever it takes´ per salvare l’euro. Gli Usa sono stati fortunati ad avere Mario come partner all’epoca e di nuovo adesso».
Ore 01:36 - Atalntic Council, ovazione per Zelensky: «Noi nazione dei migliori difensori»
Il videomessaggio di Volodymyr Zelensky è stato accolto con applausi e una standing ovation durante la serata dell’Atlantic Council a Washington. L’occasione per ascoltare il nuovo appello del presidente ucraino è stata la premiazione del premier Mario Draghi per la sua leadership politica, assieme al ceo di Eni Claudio Descalzi per la sua leadership imprenditoriale.
«Siamo la nazione dei migliori difensori - ha detto Zelensky -. Dietro il coraggio e la saggezza del nostro popolo ci sono migliaia di storie vere», ha sottolineato nella sua tradizionale t-shirt verde militare parlando in ucraino (sottotitolato), prima di lodare gli eroi ucraini «morti per difendere anche l’Europa».
Ore 00:43 - Camera Usa approva 4 misure contro Russia e Bielorussia
Nuove misure Usa contro la Russia e l’alleat Bielorussia. Gli interventi sono stati approvati dalla Camera americana a sostegno dell’Ucraina: i quatto provvedimenti sono passati nonostante l’opposizione di alcuni repubblicani.
La prima misura approvata punta a escludere funzionari russi dalla partecipazione a incontri del G20, del comitato di Basilea per gli standard bancari e dal Financial Stability Board. Il secondo riguarda invece chiede la sospensione dei pagamenti multilaterali dovuti da Kiev, mentre il terzo chiarisce che le controllate estere di istituzioni americane devono rispettare le sanzioni imposte dall’amministrazione Biden a Russia e Bielorussia.
Il quarto provvedimento vieta al Tesoro americano di prendere parte a transazioni che riguardano lo scambio di Special Drawing Rights, i diritti speciali di prelievo che sono la valuta del Fmi, controllati da Russia o Bielorussia.
Ore 00:10 - Zelensky: «40 miliardi di dollari da Usa a sostegno democrazia globale»
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha utilizzato Telgram per esprime la sua gratitudine per i nuovi aiuti economici in arrivo dagli Usa. «La Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha votato un nuovo e significativo pacchetto di sostegno al nostro Stato e alla democrazia globale. Quasi 40 miliardi di dollari. Una seconda votazione si terrà presto al Senato degli Stati Uniti. La decisione sarà poi firmata dal presidente Biden ed entrerà in vigore. Sono grato al popolo americano e a tutti i nostri amici del Congresso e dell’Amministrazione per il loro sostegno».
Ore 21:47 - Zelensky, telefonata con Scholz su armi e sanzioni
«La guerra scatenata dalla Russia finirà quando l’Ucraina riconquisterà i suoi territori, le sue persone, la pace, la libertà e il diritto di scegliere». Lo ha detto il presidente, Volodymyr Zelensky, in una conversazione online con studenti delle università francesi, come riporta Ukrinform. Zelenskiy ha anche detto, su Twitter, che nel colloquio con il cancelliere tedesco Olaf Scholz si è discusso di aiuti difensivi, cooperazione nel settore energetico e nuove sanzioni contro la Russia. «Apprezziamo l’alto livello di dialogo» con la Germania e il suo «sostegno nella nostra lotta», ha twittato il presidente ucraino.
Ore 19:30 - Patriarcato Mosca: Kirill al Papa ha detto che sta soffrendo
Durante una trasmissione del teleprogramma «La Chiesa e il mondo», rende noto il Patriarcato di Mosca, il presidente del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne (Decr) del Patriarcato di Mosca, il metropolita Hilarion di Volokolamsk, sulla richiesta della conduttrice E. Graceva, ha commentato le parole di Papa Francesco quando al quotidiano ha descritto il colloquio online avuto con Kirill. Il Pontefice aveva affermato (e Hilarion si è soffermato su questo passaggio): «Ho parlato con Kirill 40 minuti via zoom. I primi venti con una carta in mano mi ha letto tutte le giustificazioni alla guerra. Ho ascoltato e gli ho detto: di questo non capisco nulla». «Dopo che il Papa ha presentato questa conversazione in tale luce, abbiamo deciso di pubblicarne i dettagli», ha affermato Hilarion riferendosi alla nota di protesta diffusa dopo l’intervista al Corriere della Sera . «Il Patriarca - ha continuato Hilarion - ha detto al Papa più o meno questo: “Lei riceve dai mass media occidentali certe informazioni su quello che sta accadendo in Ucraina. Le dirò qualcosa che lei probabilmente non sa”».
Ore 19:03 - Kiev: liberare Azovstal costerebbe troppe vite umane
I vertici militari ucraini hanno dato poche speranze di una possibile offensiva per liberare gli ultimi difensori di Mariupol, asserragliati nell’acciaieria Azovstal. «Ad oggi, una simile operazione richiederebbe un considerevole numero di truppe perché i soldati ucraini si trovano ad una distanza di 150-200 chilometri», ha spiegato il numero due dello stato maggiore, generale Oleksiy Hromov, sottolineando che si tratterebbe di un’operazione molto costosa in termini di vite umane perché i russi hanno eretto potenti difese. Secondo la vice premier ucraina Iryna Vereshchuk, nell’acciaieria sono rimasti un migliaio di soldati, la metà dei quali feriti.
Ore 18:58 - Arriva piano d’azione Ue per export di grano dall’Ucraina
L’Ue presenterà domani un Piano d’azione per aprire `corridoi di solidarietà´ per favorire le esportazioni dall’Ucraina, principalmente composte di derrate alimentari con grano e cereali in testa. L’obiettivo è aggirare il blocco dei porti sul Mar Nero, principale canale per le esportazioni dell’Ucraina, facilitare il commercio bilaterale di prodotti tra Ue e Ucraina, così come l’accesso di Kiev ai mercati internazionali e alle catene di approvvigionamento globali, assicurando che i cereali tanto necessari raggiungano il mercato mondiale.
Ore 18:39 - Attacco hacker a siti Italia, anche Difesa e Senato
Un attacco informatico a diversi siti italiani, tra cui quello del Senato e della Difesa, è in corso da parte di hacker russi. L’attacco, rivendicato dal collettivo filo russo «Killnet» , secondo quanto si apprende non avrebbe al momento compromesso le infrastrutture ma starebbe rendendo complicato l’accesso ai diversi siti.
Su Telegram il collettivo ha pubblicato una serie di indirizzi che sarebbero stati violati, con l’indicazione «attacco all’Italia». Nell’elenco compaiono, oltre a Senato e Difesa, Scuola alti studi di Lucca, Istituto superiore di Sanità, Banca Compass, Infomedix (una società di servizi alle aziende) e l’Aci.
Ore 18:38 - Conte, irrituale è che Draghi non venga in Aula
«Irrituale è che in un’emergenza bellica così» il premier Draghi «non vada in Parlamento», non la richiesta di volerlo in Parlamento per riferire. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte, durante la puntata di Porta a Porta che andrà in onda stasera su Rai 1.
Ore 18:38 - Usa, Putin non passerà da missili ipersonici ad armi nucleari
«Non credo che Putin sia disposto a passare dai missili ipersonici alle armi nucleari». Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin, nel corso di un’audizione alla Camera Usa. «Penso che stia cercando di creare un effetto specifico con l’uso di quell’arma», ha aggiunto.
Ore 17:56 - Vernice rossa su ambasciatore, Russia chiede scuse ufficiali a Polonia
La Russia ha chiesto «scuse ufficiali» alla Polonia dopo che il suo ambasciatore, Sergej Andreev, è stato cosparso di vernice rossa in un cimitero militare sovietico a Varsavia il 9 maggio. Lo riporta il canale informativo Ukrainiska Pravda . La Russia, secondo quanto riporta il canale di news, accusa la Polonia di non aver adempiuto a uno dei suoi principali obblighi ai sensi della Convenzione di Vienna sulle relazioni diplomatiche, ovvero di non aver garantito l’immunità dei diplomatici russi.
Ore 17:50 - Il vice ministro Esteri russo incontra ambasciatore Usa a Mosca
Il vice ministro degli Esteri russo, Sergei Ryabkov, ha incontrato a Mosca l’ambasciatore Usa, John Sullivan. Lo ha riferito il ministero degli Esteri russo, aggiungendo che nel colloquio sono state discusse una serie di questioni bilaterali.
Ore 17:50 - Jill Biden a Putin: metti fine a questa guerra brutale
Jill Biden ha chiesto a Vladimir Putin di «mettere fine a questa guerra brutale e senza senso». In un articolo scritto di ritorno dalla sua missione in Europa dell’est, la First Lady americana ha raccontato la sofferenza delle famiglie di profughi ucraini incontrati in Romania e Slovacchia e alla fine si è rivolta direttamente al leader del Cremlino dopo aver citato una frase del poeta Kahlil Gibran . «Più in profondità il dolore incide nel tuo essere, più gioia puoi contenere». La mia speranza è che questo sia vero per le madri che ho incontrato, ha scritto Jill. «Ma ciò può accadere solo quando questa guerra finirà».
«Le madri ucraine delle scuole rumene e slovacche che ho visitato mi hanno raccontato gli orrori delle bombe che cadevano notte dopo notte mentre cercavano rifugio durante il loro viaggio verso ovest. Molti hanno dovuto vivere giorni senza cibo e luce solare, rinchiusi negli scantinati sotterranei. Una giovane madre che ho incontrato a Uzhhorod, in Ucraina, mi ha detto che quando lei e la sua famiglia si avventuravano in cerca di cibo, i soldati russi sparavano tra le file di persone in attesa di un pezzo di pane. Queste madri ucraine erano così grate al popolo di Romania e Slovacchia per il loro sostegno. Come mi ha detto un’altra madre, Anna, “non ci sono confini per i nostri cuori”».
La first lady ha raccontato di altre testimonianze, come quella di Olena Zelenska, moglie del presidente Zelensky, che non le ha chiesto cibo o vestiti o armi, ma di aiutarla a prendersi cura delle persone colpite dalla guerra. «La mia speranza che questo sia vero per le madri che ho incontrato. Ma questo potrà succedere solo quando questa guerra finirà. Mister Putin, per favore, metta fine a questa guerra senza senso e brutale».
Ore 17:34 - Onu: 4,8 milioni persone hanno perso lavoro da inizio conflitto
Circa 4,8 milioni di cittadini ucraini hanno perso il lavoro dall’inizio del conflitto. Lo riporta l’Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo), agenzia delle Nazioni Unite. «Se ci sarà un’escalation delle ostilità questa cifra può salire a sette milioni di persone - aggiunge lo studio - se invece ci sarà un cessate il fuoco immediato ci potrebbe essere un recupero rapido di circa 3.4 milioni di posti di lavoro».
Ore 17:34 - La Russia «ha completamente perso l’Ucraina», afferma l’ex ambasciatore cinese
Un ex ambasciatore cinese in Ucraina ha fortemente criticato l’invasione della Russia in un recente discorso che è stato riportato dalla stampa cinese prima di essere rapidamente rimosso, riferiscono Helen Davidson e Chi Hui Lin. Gao Yusheng , che è andato in pensione oltre un decennio fa dopo una carriera trascorsa principalmente in Russia e in Asia centrale, ha detto a un seminario online dell’Accademia cinese delle scienze sociali che la Russia sta fallendo e ha completamente perso l’Ucraina.
Ore 17:31 - Kiev: «Nuova offensiva contro Azovstal, impianto in fiamme»
Le autorità ucraine denunciano una nuova offensiva russa contro l’acciaieria Azovstal a Mariupol, che sarebbe in fiamme. «Azovstal viene attaccata, non solo dal cielo e con l’artiglieria, ma anche con i tank», ha scritto su Telegram il consigliere comunale Petro Andriushchenko. «Se c’è un inferno sulla terra è quello - ha proseguito riferendosi all’acciaieria- Tutti siamo in debito con i difensori di Mariupol».
Le forze russe stanno attaccando l’acciaieria di Azovstal a Mariupol non solo con caccia e artiglieria, ma anche con i carri armati. Lo riferisce Unkriform , che ha pubblicato una foto che mostra una colonna di fumo nero che si innalza dal sito, dove è anche scoppiato un incendio.
Un video pubblicato da Ukrinform mostra una colonna di denso fumo nero levarsi dall’acciaieria Azovstal. Sempre Ukrinform, citando il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andryushchenko, aveva parlato di un attacco non solo dal cielo e con l’artiglieria ma anche con i carri armati russi.
Ore 16:44 - Draghi: «Per Biden Italia partner credibile. Tutti devono fare sforzo dialogo, pure Usa»
«L’incontro è andato molto bene, Biden ha ringraziato l’Italia come partner forte, alleato affidabile, interlocutore, credibile e io l’ho ringraziato per il ruolo di leadership in questa crisi e la grande collaborazione che c’è stata con tutti gli alleati». Così il premier Mario Draghi in conferenza stampa a Washington dopo la visita alla Casa Bianca. «L’ipotesi di mettere un tetto al prezzo del gas è stata accolta con favore anche se l’amministrazione americana sta riflettendo più sul tetto al prezzo del petrolio che sul tetto al prezzo del gas. Si è deciso che ne riparleremo assieme».
Lo sblocco del grano dai porti ucraini «può essere una prova di dialogo tra le parti. Abbiamo concordato che occorre continuare a sostenere l’Ucraina e a fare pressione su Mosca ma anche cominciare a chiedersi come si costruisce la pace. Il percorso negoziale è molto difficile ma il primo punto è come costruire questo percorso negoziale, deve essere una pace che vuole l’Ucraina, non una pace imposta ».
Infine, Draghi è tornato a sottolineare come la Russia «non è come Davide con Golia», come si pensava inizialmente. Sta dimostrando di «non essere un soggetto invincibile. Tutte le parti devono fare uno sforzo per arrivare sedersi intorno ad un tavolo, anche gli Usa».
Tra i punti discussi ieri nel colloqui alla Casa Bianca c’è stato anche quello del «pericolo di una crisi alimentare e umanitaria» provocata dal blocco delle esportazioni del grano di Ucraina e Russia, ha riferito ancora il premier, spiegando che lo sblocco dei porti e del grano ucraino potrebbe essere «un primo esempio di dialogo tra le due parti per salvare decine di milioni di persone nei Paesi più poveri».
Ore 16:39 - Ucraina: quasi 5 milioni di persone hanno perso il lavoro da inizio guerra
Quasi 5 milioni di ucraini hanno perso il lavoro dall'inizio dell'invasione russa: sono i numeri dell'Organizzazione internazionale del lavoro (Ilo) che sottolinea che «se le ostilità dovessero intensificarsi, la perdita di posti di lavoro aumenterebbe a sette milioni». «Se i combattimenti dovessero cessare immediatamente, sarebbe possibile una rapida ripresa, con il ritorno di 3,4 milioni di posti di lavoro. Ciò ridurrebbe perdita di posti di lavoro all'8,9 per cento», precisa l'Onu.
Ore 16:32 - Londra: i rapporti con Putin non potranno mai essere normalizzati
Il primo ministro britannico Boris Johnson e la sua omologa svedese hanno detto che «le relazioni con Vladimir Putin non potranno mai essere normalizzate » dopo l'invasione russa dell'Ucraina. A riferirlo è un portavoce del premier britannico, citato dalla Bbc. Johnson ha incontrato la prima ministra svedese Magdalena Andersson per firmare un nuovo impegno di sicurezza tra il Regno Unito e la Svezia. Sempre secondo quanto riportato dal portavoce, i due leader avrebbero concordato sul fatto che le scosse di assestamento dell'invasione di Putin hanno «cambiato radicalmente l'architettura della sicurezza internazionale».
Ore 16:31 - Kiev: 501 militari Guardia nazionale uccisi e 1.697 feriti da inizio guerra
«Durante i 77 giorni dell’invasione russa su vasta scala dell’Ucraina, 501 militari della Guardia nazionale sono stati uccisi e 1.697 feriti ». Lo ha annunciato in un briefing a Kiev - riporta il giornale `Gordon´ - il capo del dipartimento operativo del quartier generale della Guardia nazionale, Alexei Nadtochiy.
Ore 16:21 - Scholz, per Kiev 100 anni conseguenze guerra
L’Ucraina dovrà «lottare per 100 anni» contro le conseguenze della guerra in corso: la previsione è del cancelliere tedesco Olaf Scholz, che ha fatto un parallelo con le conseguenze della Seconda Guerra mondiale nel suo Paese. «Chi vive in Germania sa che ancora oggi sono ritrovate bombe cadute durante la Seconda Guerra mondiale e che anche gli allarmi bomba ci sono ancora. L’Ucraina dovrà dunque prepararsi fin d’ora a lottare per 100 anni contro le conseguenze di questa guerra», ha spiegato Scholz durante una conferenza stampa a Berlino.
Ore 16:19 - Wp apre un ufficio a Kiev
Il Washington Post apre un nuovo ufficio a Kiev. Lo annuncia una nota del media americano sottolineando che la decisione testimonia «l’impegno a lungo termine di coprire la guerra della Russia in Ucraina, poiché continuerà a essere la storia principale quest’anno».
Ore 15:47 - Mosca, a Mariupol centri Usa per raccolta agente patogeno colera
Gli Usa e Kiev hanno utilizzato Mariupol come centro regionale per la raccolta e la certificazione dell’agente patogeno del colera . Lo ha detto il responsabile della protezione dalle radiazioni, chimica e biologica delle forze armate russe Igor Kirillov. Lo riporta la Tass. «I ceppi selezionati sono stati inviati al Public Health Center di Kiev, a cui sono affidate le funzioni di ulteriore invio di biomateriali negli Usa - ha affermato Kirillov -, questa attività è stata svolta dal 2014, il che è confermato dagli atti di trasferimento dei ceppi».
Ore 15:44 - Repubbliche filo-russe Lugansk e Donetsk bloccano Facebook
Le repubbliche filo-russe di Lugansk e Donetsk nell’Ucraina orientale hanno annunciato di aver bloccato l’accesso a Facebook e Instagram. Lo riporta il Guardian precisando che la mossa allinea tali repubbliche alla politica russa nei confronti dei social network. «L’accesso alle risorse informative della società americana Meta, che consente appelli alla violenza contro gli utenti di lingua russa sui suoi social network, è già stato bloccato - ha affermato il ministero delle comunicazioni dell’a repubblica di Donetsk -. Alla luce di ciò, l’accesso ai social network Facebook e Instagram è bloccato sul territorio della repubblica».
Ore 15:43 - Primo soldato russo a processo per presunti crimini guerra
La procuratrice generale ucraina, Iryna Venediktova , ha annunciato il primo processo che vedrà imputato un soldato russo per presunti crimini di guerra. Si tratta, riportano i media locali, di un 21enne accusato di aver ucciso un uomo disarmato nella regione di Sumy. Il giovane si trova attualmente in arresto. Venediktova, che non ha precisato quando si terrà il processo, il mese scorso aveva annunciato che il suo team stava lavorando su quasi 8mila presunti crimini di guerra commessi in Ucraina e che c’erano un «numero enorme di casi» di soldati russi che hanno ucciso civili ucraini. Successivamente la procuratrice aveva identificato 10 soldati responsabili delle atrocità commesse nella città di Bucha.
Ore 15:41 - La Guardia di Frontiera ucraina annuncia la ripresa del controllo di 1200 chilometri di confine russo
«Il servizio della Guardia di Frontiera ucraino ha ripreso il controllo di 1.200 chilometri di confine nelle regioni di Kiev, Sumy e Chernihiv: Per due terzi si tratta di confine russo». Lo ha affermato il direttore del Dipartimento per la protezione delle frontiere di Stato, Leonid Baran in una conferenza stampa, come riporta su Telegram il Ministero degli Interni, sottolineando tuttavia che «il pericolo resta, quindi le classiche misure di protezione delle frontiere non bastano. Attualmente sono in corso misure per ispezionare in dettaglio l’area e per creare posti di controllo aggiuntivi».
Ore 15:37 - Mosca, esperimenti Usa su pazienti psichiatrici in Ucraina
Il ministero della Difesa russo ha detto di avere le prove che il Pentagono ha partecipato a «esperimenti biologici su pazienti di ospedali psichiatrici vicino a Kharkiv», in Ucraina. Lo riferisce la Tass . Negli esperimenti, aggiunge il ministero, sono coinvolti anche Germania e Polonia e le compagnie Pfizer, Moderna e Merck.
Ore 15:27 - Ministro Difesa Gb al Pentagono, colloquio con Austin
Il Segretario alla Difesa americana Lloyd Austin riceve oggi al Pentagono il collega britannico Ben Wallace per fare il punto sulla guerra in Ucraina e il sostegno degli alleati alle forze di Kiev. L’incontro è previsto alle 15 ora locale (le 21 in Italia).
«Grato al segretario Blinken e al segretario Austin per i loro sforzi 24 ore su 24, 7 giorni su 7 per mobilitare negli ultimi mesi il sostegno globale all’Ucraina e procurarci le armi di cui abbiamo bisogno», ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba . «Insieme, Ucraina e Stati Uniti hanno risolto numerosi problemi che sembravano irrisolvibili. Qualsiasi tentativo di creare una frattura tra di noi è inutile», ha sottolineato il ministro di Kiev.
Ore 15:24 - Guterres, negoziati di pace ci saranno ma non a breve
«Queste ostilità non dureranno per sempre. Verrà il momento in cui inizieranno i negoziati di pace, ma non lo vedo nel prossimo futuro». Così il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, durante una conferenza stampa congiunta con il presidente austriaco Alexander Van der Bellen. Lo riportano i media austriaci.
Ore 15:19 - Guerini: invieremo altre armi e uomini ai confini
Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini parlando al Gr1 delle 13.00 (Rai Radio1 ) ha detto, riferendosi all’Ucraina: «Invieremo altri uomini ai confini e altre armi».
Ore 15:13 - Zelensky: la Russia perderà la guerra, il male perde sempre
«Abbiamo già raggiunto un risultato storico, perché è chiaro a tutto il mondo libero che l’Ucraina è la parte del bene in questa guerra. E la Russia perderà, perché il male perde sempre». Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram.
Ore 15:04 - Porta figlio in Ucraina, madre a processo a Roma
La Procura di Roma ha citato a giudizio Tetiana Shevchenko , la madre del bambino di 9 anni di cui il padre, Giovanni Arcangeli, ingegnere romano, ha perso le tracce in Ucraina il 23 febbraio scorso. Il procedimento nasce da una prima denuncia presentata dall’uomo nel 2016. Nei confronti della donna le accuse sono di sottrazione e trattenimento di minore all’estero. Il processo, su cui grava però il decreto di irreperibilità dell’imputata, è stato fissato al prossimo 27 giugno. L’uomo non ha più notizie del figlio dal 23 febbraio scorso, giorno precedente all’inizio della invasione della Russia. Nei giorni scorsi il padre aveva lanciato un appello per chiedere notizie sullo stato di salute del bimbo.
Ore 15:02 - Gazprom, Ucraina ha lasciato un solo ingresso per Europa
Il gigante energetico russo Gazprom afferma che l’Ucraina ha lasciato un solo punto d’ingresso per il transito del gas russo in Europa e che questo sta minando la sicurezza delle forniture di gas. Lo riporta l’agenzia di stampa Ria. I flussi di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina sono diminuiti di un quarto dopo che Kiev ha interrotto l’uso di un’importante rotta di transito.
Ore 14:48 - Zelensky: pronti a dialogare con Mosca, speriamo non sia tardi
«La punizione per la Russia è inevitabile, ma occorre instaurare nuovamente il dialogo e portare Mosca al tavolo dei negoziati. Noi siamo pronti a parlare, speriamo che non sia troppo tardi ». Così il presidente Zelensky, in un collegamento video con gli studenti di Sciences-Po . Lo riportano i media francesi.
Ore 14:45 - Johnson in Svezia: pronti a aiutare in caso di attacco
Il Regno Unito è pronto a fornire sostegno alla Svezia se dovesse essere attaccata prima di un eventuale suo ingresso nella Nato. Lo ha sottolineato il primo ministro britannico, Boris Johnson, nel corso di una conferenza stampa con la sua omologa svedese, Magdalena Andersson . «Quello che stiamo dicendo e facendo ora è una dichiarazione ovvia, che due democrazie liberali di fronte a un attacco si sosterranno a vicenda», ha detto. «Che si tratti di un disastro o di un attacco militare, quello che diciamo oggi è che su richiesta dell’altra parte noi verremmo in aiuto - ha specificato - È fondamentale affermarlo ora nelle tristi circostanze in cui ci troviamo con l’attacco russo in Ucraina».
La Russia segue da vicino qualsiasi sviluppo che possa incidere sulla configurazione della Nato ai suoi confini, ha reso noto il portavoce del Cremlino, Peskov, commentando la visita di oggi in Svezia e Finlandia di Johnson.
Ore 14:33 - Kissinger, Mosca rischia perdere status grande potenza
La Russia continuerà a combattere in Ucraina finché il conflitto consumerà così tante sue risorse e capacità militari che il Paese rischierà di perdere il suo status di grande potenza: così Henry Kissinger durante un evento sponsorizzato dal Financial Times , come riporta Newsweek. L’ex segretario di stato Usa ha ammesso però di non saper prevedere se Mosca potrebbe ricorrere all’arma nucleare: «Ora viviamo in un’era totalmente diversa» rispetto a quella della Guerra Fredda, ha spiegato. Kissinger ha raccontato anche di come riuscì a dividere Mosca da Pechino trattando i due nemici diversamente e ha sostenuto che ora, sullo sfondo delle ostilità in Ucraina, Washington dovrebbe cercare di fare nuovamente la stessa cosa.
Ore 14:30 - Ue lavora alla confisca beni russi per risarcire Ucraina
La Commissione europea lavora ad uno strumento per confiscare i beni di persone ed entità russe sanzionate in tutta l’Ue e far confluire le risorse in un fondo comune per risarcire l’Ucraina. Lo ha indicato il commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders , nel corso di una conferenza stampa. «Stiamo lavorando ad uno strumento europeo che renda la confisca una possibilità disponibile a tutti gli Stati membri» e «l’intenzione» successiva «è di chiedere ai Paesi di destinare le risorse finanziarie delle confische a un fondo comune che consenta di finanziare le vittime» della guerra, «l’Ucraina e gli ucraini», ha sottolineato.
Ore 14:23 - Kiev: «Le nostre forze armate libereranno Kherson»
L’esercito ucraino libererà Kherson. Così su Twitter Mykhailo Podoliak, consigliere del presidente Zelensky. L’unico ricorso che i Gauleiter della regione di Kherson possono preparare - ha scritto - è una richiesta di grazia dopo la sentenza del tribunale. Gli occupanti potrebbero chiedere di unirsi almeno a Marte o a Giove. L’esercito ucraino libererà Kherson, indipendentemente dai giochi di parole inventati dagli occupanti”. Podialak ha così risposto alle informazioni diffuse dai media russi riguardanti il vice capo dell’amministrazione militare-civile regionale occupante di Kherson Kirill Stremousov, sulla sua intenzione di fare appello al presidente russo Vladimir Putin affinché unisse la regione di Kherson alla Russia.
Ore 14:16 - Procura Bari apre indagine su crimini di guerra
La Procura di Bari ha aperto un’indagine su presunti crimini di guerra commessi da soldati russi su civili ucraini. Il fascicolo d’inchiesta barese è aperto a carico di ignoti per «collaborazione internazionale su crimini di aggressione». Fa seguito alla richiesta avanzata da Eurojust alle Procure presso la Corte penale internazionale e nei diversi Stati membri di «conservare, analizzare e archiviare le prove relative a crimini contro l’umanità commessi in Ucraina».
Ore 13:52 - Ministero Salute ucraino: Mosca ha completamente distrutto 101 ospedali
In Ucraina le truppe russe hanno completamente distrutto 101 ospedali, e 450 farmacie e danneggiato o sequestrato quasi 200 ambulanze. Così su Facebook il ministero della Salute ucraino , precisando che «per 77 giorni di fila, i terroristi russi hanno bombardato quartieri residenziali e oggetti civili. Proiettili e missili degli occupanti sono stati puntati contro 600 istituzioni mediche ucraine. E 101 ospedali sono stati completamente distrutti senza possibilità di ripristino».
Ore 13:52 - Mosca convoca l’ambasciatore polacco
L’ambasciatore della Polonia in Russia è stato convocato al ministero degli Esteri a Mosca. A riferirne è l’agenzia di stampa polacca Pap, che cita il ministro degli Esteri di Varsavia, Zbigniew Rau. «Per quanto riguarda le nostre relazioni con la Federazione russa, sappiamo che l’ambasciatore polacco nella capitale russa è stato convocato al ministero degli Esteri a Mosca», ha annunciato.
L’ambasciatore polacco è stato convocato al ministero degli Esteri russo dopo l’attacco all’ambasciatore russo a Varsavia, Sergei Andreev, lo scorso 9 maggio.
Ore 13:38 - Mosca: Kiev non collabora per sbloccare navi con grano
Le autorità ucraine hanno bloccato decine di navi con grano nei loro porti e si rifiutano di collaborare. Così il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato da Interfax. «Le autorità di Kiev non lasciano uscire dai loro porti decine di navi, comprese le navi che dovrebbero consegnare grano in varie regioni del mondo», ha detto in conferenza stampa a Muscat, in Oman. La parte russa ha più volte proposto di organizzare corridoi per le navi con i beni di prima necessità, «ma la parte ucraina non collabora e i suoi padroni occidentali non reagiscono in alcun modo».
Ore 13:37 - Cremlino, su fornitura gas continueremo a rispettare contratti
In merito alla fornitura di gas «la Russia si impegna a rispettare gli obblighi contrattuali, li ha sempre adempiuti e intende adempierli in futuro». Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov , commentando la decisione presa da Kiev di interrompere il transito attraverso la stazione di misurazione del gas di Sokhranovka e la stazione di compressione di Novopskov a causa di «circostanze di forza maggiore», come riporta Ria Novosti . «Finora non ci sono state notifiche o spiegazioni» da parte ucraina, ha aggiunto Peskov.
Ore 13:24 - Zelensky: russi torturano e stuprano, anche bimbi
«I soldati russi commettono crimini atroci, torturano e stuprano, anche i bimbi , è successo»: così il presidente ucraino Zelensky, in collegamento con l’università francese di SciencesPo. «Se l’Ucraina fosse stata nella Nato non ci sarebbe stata la guerra», ha aggiunto. «Per la Russia la Nato era una delle ragioni per farci la guerra, ma potremmo trovarne altre decine. La verità - ha proseguito Zelensky - è che Mosca non ci considera come popolo, come nazione, vuole solo mantenre il controllo al 100% sul nostro paese. Non ci vede come uno Stato indipendente e ci teme perché questa nostra indipendenza potrebbe essere un esempio per altri».
Con ogni nuova atrocità,« con ogni nuova Bucha, con ogni nuova Mariupol, il desiderio e la possibilità di negoziare con la Russia sparisce», ha concluso. «La Russia ci ha tolto il nostro territorio, ci ha tolto il nostro diritto di vivere e per ora non intende restituircelo. Per questo lottiamo».
Ore 13:22 - Cremlino, su annessione Kherson cittadini devono decidere da soli
I residenti della regione di Kherson «devono decidere da soli se entrare a far parte della Russia, ma questa questione deve essere chiaramente verificata, avere una giustificazione legale ed essere legittima, come nel caso della Crimea», ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, lo riporta Ria Novosti.
Intanto, le autorità sostenute dalla Russia nella regione meridionale di Kherson, in Ucraina, hanno dichiarato oggi di voler chiedere a Putin di entrare a far parte della Russia. Kirill Stremousov, il nuovo vice capo dell’amministrazione militare-civile a Kherson, ha spiegato che «ci sarà una richiesta per rendere la regione di Kherson un soggetto a pieno titolo della Federazione Russa». Stremousov ha precisato che Kherson sarà completamente governata dalla legge russa «entro la fine dell’anno», secondo quanto si legge sui media russi.
Ore 13:20 - Kiev: combattenti in Azovstal difendono tutta la civiltà occidentale
I combattenti ucraini ancora assediati all’interno dell’acciaieria Azovstal non lottano solo per il loro Paese ma per «l’intera civiltà occidentale». Così il parlamentare ucraino Andrii Osadchuk, che, a Sky News , ha definito i combattenti «icone di coraggio», assicurando che Kiev sta facendo tutto il possibile «per salvare i nostri eroi». Il deputato ha poi riferito che all’interno dell’impianto «non ci sono civili», mentre sono rimasti lì solo «i militari».
Ore 13:19 - Cremlino: attenzioniamo ingresso Finlandia-Svezia in Nato
La questione del possibile ingresso nella Nato di Finlandia e Svezia, è oggetto di un’attenta analisi da parte della Russia. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov , lo riporta Ria Novosti . «Tutto ciò che è connesso con azioni capaci di modificare in qualche modo la configurazione dell’Alleanza vicino ai nostri confini, lo osserviamo con molta attenzione - ha spiegato - è oggetto di un’analisi molto, molto approfondita».
Ore 13:16 - Guterres: negoziati di pace ci saranno, ma adesso è presto
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres , ha detto oggi che giungerà il momento in cui ci saranno colloqui di pace sull’Ucraina, ma che al momento non vede possibilità che si svolgano in un immediato futuro. «Questa guerra non durerà per sempre. Ci sarà un momento in cui si svolgeranno i negoziati di pace. Non li vedo nell’immediato futuro. Ma posso dire una cosa: non ci arrenderemo mai», ha detto in conferenza stampa con il presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen.
Ore 12:59 - Mosca: «Osserviamo con attenzione la configurazione della Nato ai confini»
La Russia «sta osservando con grande attenzione tutto ciò che accade ai suoi confini, e in particolare la configurazione delle forze della Nato». A dirlo è il portavoce edl Cremlino, Dmitry Peskov. Le frasi di Peskov arrivano in risposta alla visita di Boris Johnson in Svezia e Finlandia. I due Paesi dovrebbero chiedere di entrare nell'Alleanza atlantica nei prossimi giorni, interrompendo una neutralità durata anni. Nella giornata di oggi, Johnson sarà nelle due capitali per garantire l'appoggio britannico in termini di sicurezza per «coprire» la «zona grigia» di sicurezza per i due Paesi che si aprirà tra la richiesta di adesione e l'ingresso effettivo nella Nato.
Ore 12:40 - Putin «più pericoloso di Hitler e Stalin»
«Putin non è né Hitler né Stalin, ma è più pericoloso». A scriverlo — in un articolo pubblicato sul Daily Telegraph — è il premier polacco, Mateusz Morawiecki. Secondo il primo ministro di Varsavia, che già in passato si era espresso in modo estremamente duro contro Putin, ed è stato tra i primi leader europei a recarsi a Kiev da Zelensky — «l'ideologia di Putin "Russkiy Mir" (mondo russo, ndr) è l'equivalente del comunismo e del nazismo del XX secolo. Un'ideologia attraverso la quale la Russia giustifica diritti e privilegi inventati per il suo Paese».
Ore 12:34 - Cosa succede dopo il blocco di Kiev a Gazprom?
Cosa succede dopo lo stop al transito del 30 per cento del gas russo che arriva in Europa, deciso «per cause di forza maggiore» da Kiev nella serata di ieri? Al momento non ci sono conseguenze: «Tutta la domanda è soddisfatta, tanto che c’è gas che sta finendo nei depositi e oggi saranno messi a stoccaggio altri 95 milioni metri cubi». Ma quale gas sta arrivando? Cosa succederà nei prossimi giorni? E che cosa sta già facendo il governo? Le risposte a queste domande — che si fanno sempre più pressanti — in questo articolo di Fausta Chiesa e Fabio Savelli.
Ore 12:25 - Le nuove minacce di Medvedev
L’ex premier Dmitry Medvedev, uno dei «falchi» dell’amministrazione russa, è tornato ad accusare gli Stati Uniti di aver lanciato una «guerra per procura» contro la Russia dopo l’approvazione del piano di aiuti all’Ucraina per 40 miliardi di dollari, votato ieri dalla Camera. L’economia statunitense, ha scritto, «soffrirà» per questa decisione, che cerca di infliggere «una dura sconfitta al nostro Paese, e di limitarne lo sviluppo economico e l’influenza politica». Il presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, ha invece accusato gli Stati Uniti di voler «strozzare» l’Ucraina, di essere pronti a sequestrare il grano ucraino in cambio delle armi e di volere un «Holodomor in Ucraina». Il riferimento è alla carestia degli anni Trenta che uccise milioni di ucraini, mentre questo territorio faceva parte dell’Unione sovietica guidata da Stalin.
Ore 11:58 - Sull’Azovstal «Non abbiamo più le mani legate»
«Non abbiamo più le mani legate». A dirlo — in quello che sembra l’annuncio di un assalto definitivo, ormai prossimo, contro l’acciaieria Azovstal di Mariupol, da settimane sotto costanti bombardamenti — è Denis Pushilin, leader dei separatisti filorussi di Donetsk. «Non ci sono più civili nell’acciaieria», ha detto. Nella giornata di ieri, le autorità ucraine avevano sostenuto invece che nell’impianto si trovino ancora un centinaio di civili. I militari ucraini e i membri del reggimento Azovstal hanno pubblicato nelle scorse ore, su Telegram, un appello per chiedere che i feriti possano essere evacuati da Nazioni Unite e Croce rossa.
Ore 11:55 - La regione di Kherson «chiederà l’annessione alla Russia»
Secondo quanto riportato da media locali, la nuova leadership della regione di Kherson, in Ucraina, chiederà al presidente Putin di essere annessa alla Russia. La nuova leadership regionale è stata nominata dopo l’invasione.
Ore 11:49 - L’Ucraina ufficializza lo stop al trasporto del 30% del gas russo verso l’Europa
Dopo l’annuncio arrivato nella serata di ieri, nella mattinata di oggi Naftogaz ha ufficializzato lo stop al trasporto di un terzo del gas russo verso l’Europa. «L’Ucraina», ha scritto in una nota la compagnia ucraina che gestisce i gasdotti di interconnessione tra la Russia e l’Europa, «non è più responsabile del trasporto del gas russo attraverso i territori ucraini sotto occupazione militare russa: si tratta di un terzo del volume totale del transito di gas verso l’Europa». Naftogaz ha anche inviato una lettera a Gazprom nella quale ha informato delle circostanze di «forza maggiore che rendono impossibile continuare il trasporto di gas attraverso il valico di Sokhranivka e la stazione di compressione Novopskov, che si trovano nel territorio occupato dai militari russi».
Ore 11:34 - Lavrov: «La guerra metterà fine alla promozione da parte dell'Occidente di un mondo dominato dagli Usa»
Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov è arrivato in Oman per una visita istituzionale.«Ci aspettiamo che la conclusione dell'operazione della Russia in Ucraina metta fine alla promozione da parte dell'Occidente di un modo unipolare dominato dagli Usa», ha detto il ministro, che nelle scorse ore era stato in visita in Algeria. Lavrov ha ribadito che la Russia «non vuole una guerra in Europa» (senza però ricordare come sia stata Mosca a far scattare l’invasione, il 24 febbraio scorso, di un Paese europeo): «Se siete preoccupati dalla prospettiva di un conflitto in Europa», ha detto a una conferenza stampa, «vi faccio notare che l’Occidente continua a ripetere che, in questa situazione, è necessario sconfiggere la Russia. Traete le vostre conclusioni». Il riferimento è alle affermazioni del capo del Pentagono, Austin, che aveva spiegato come l’obiettivo dei Paesi alleati dell’Ucraina fosse quello di «indebolire la Russia al punto da impedirle di ripetere azioni simili». Lavrov ha anche accusato l’Onu («Ha perso l’occasione di un accordo di pace») e i Paesi occidentali (per il rischio di una crisi alimentare: «Questi problemi»,ha detto, «sono legati esclusivamente alle illegali sanzioni occidentali». Il ministro degli Esteri ha anche ribadito che la Russia ha, al momento, «clienti a sufficienza per le sue risorse energetiche»: «che i Paesi occidentali», ha concluso, «ora paghino di più».
Ore 10:58 - Kuleba: «L’obiettivo è cacciare russi da tutto il nostro Paese»
L’Ucraina ha alzato i suoi obiettivi di guerra e adesso ambisce a respingere le forze russe fuori da tutto il Paese. E’ quanto ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba , in un’intervista al Financial Times . «Nei primi mesi di guerra la vittoria per noi coincideva con il ritiro delle forze russe alle postazioni che occupavano prima del 24 febbraio», ha spiegato Kuleba, «adesso, se saremo forti abbastanza sul fronte militare e vinceremo la battaglia in Donbass, che è cruciale per le future dinamiche del conflitto, la vittoria di questa guerra per noi sarà la liberazione del resto del nostro territorio», ha aggiunto.
Ore 10:41 - Mosca: colpiti 93 obiettivi, uccisi 280 soldati ucraini
Sono 93 gli obiettivi colpiti , tra cui 2 postazioni di comando e 3 depositi di munizioni dell’esercito ucraino, 280 combattenti ucraini uccisi e 59 unità di armamenti distrutte: questi i risultati raggiunti dalle forze russe in Ucraina con le azioni svolte questa notte , secondo quanto riferisce Mosca nell’aggiornamento quotidiano sulla guerra in Ucraina. Nel bollettino viene inoltre affermato che la contraerea russa ha distrutto 9 droni.
Ore 10:36 - Armi, soldati e droni in Ucraina: il salto di qualità dell’Italia
(Fiorenza Sarzanini) L’Italia è pronta a schierare altri militari al confine con l’Ucraina. Ma anche a mettere a disposizione delle autorità di Kiev armi tecnologiche come gli antidroni Guardian, disturbatori di radar, sistemi di difesa contro eventuali attacchi alle infrastrutture. Sono oltre 600 i soldati che nelle prossime settimane partiranno per Ungheria e Romania per proteggere l’area del Sud insieme agli altri reparti della Nato. E proprio in Ungheria al nostro Paese potrebbe essere affidato il comando delle operazioni. La procedura è già stata avviata, i dettagli saranno inseriti nella «delibera missione» che il Consiglio dei ministri approverà nei prossimi giorni e invierà poi al Parlamento per la ratifica. Leggi qui l’articolo completo.
Ore 10:15 - Media Mosca: alcuni militari ucraini bloccati nell’impianto chimico in Donbass
Una parte di alcune unità militari ucraine cacciate dall’esercito russo dalla città di Rubizhne, nel Donbass , sono bloccati nell’impianto chimico di Zarya . Lo riferisce l’agenzia russa Ria Novosti riferendo le parole di Apta Alaudinov , assistente del presidente ceceno Ramzan Kadyrov. «Per tutti questi giorni siamo stati impegnati a bloccare l’impianto di Zarya. Avevamo il compito di liberarlo dal fianco sinistro fino a Kudryashovka per non lasciare il nemico dietro di noi. Questo compito è già stato completato, le nostre forze e i nostri mezzi hanno praticamente bloccato lo stabilimento di Zarya», ha detto Alaudinov.
Ore 10:10 - Kiev: improbabile offensiva bielorussa in futuro
«E’ improbabile che in un prossimo futuro Lukashenko dia l’ordine al suo esercito di lanciare un’operazione terrestre contro l’Ucraina». A dichiararlo è stato Vadim Denisenko , consigliere del Ministero dell’Interno ucraino, citato da Ukrinform . L’esercito bielorusso sta conducendo manovre presso la frontiera, ha poi sottolineato, tuttavia la situazione è «di relativa calma» . «Sfortunatamente, a causa di questo l’Ucraina deve concentrare e lasciare sufficienti truppe alla frontiera con la Bielorussia». Sulla stessa linea Alexei Arestovich , uno dei consiglieri della presidenza ucraina, secondo cui «Kiev non vede alcun segnale di preparativi di un’offensiva contro il territorio ucraino». «Non ci sono preoccupazioni particolari . «La situazione è cambiata», ha aggiunto, lasciando intendere che in Bielorussia c’è un «numero minimo» di militari russi e tra questi non ci sono reparti offensivi. La settimana scorsa Minsk aveva annunciato l’avvio di manovre destinate a valutare la preparazione delle capacità di combattimento delle forze armate di fronte ad una possibile «crisi» nel quadro dell’offensiva russa contro l’Ucraina.
Ore 10:00 - Kiev, russi puntano ad avanzare verso Sud
Nel 77mo giorno di guerra, l’esercito russo sta conducendo le ostilità più attive nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk , cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih , in Ucraina meridionale: lo scrive lo Stato maggiore delle forze armate di Kiev nel rapporto della mattina citato dall’Ukrainska Pravda . «Il nemico non interrompe le operazioni offensive nella zona operativa orientale per stabilire il pieno controllo sul territorio delle regioni di Donetsk, Lugansk e Kherson e mantenere il corridoio terrestre tra questi territori e la Crimea occupata. La più grande attività degli occupanti si osserva nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk», afferma il documento. Secondo lo Stato maggiore, le unità russe stanno concentrando i loro sforzi per prevenire l’ulteriore avanzata delle truppe ucraine verso il confine e conducono attività di ricognizione a Nord e Nord-Est di Kharkiv.
Ore 09:57 - Kiev, colpita scuola per bambini disabili in Lugansk
I militari russi hanno sparato su un istituto per bambini con disabilità che hanno bisogno di sostegno nella regione di Lugansk . Lo rende noto il capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai citato da Ukrinform . «I soldati di Mosca ieri hanno aperto il fuoco su Horske. L’edificio della scuola speciale della regione dove studiano i bambini con bisogni speciali è stato colpito. Grazie ai russi», ha affermato Gaidai. Ieri sono state bombardate per 15 volte aree residenziali e infrastrutture in tutta la regione. Il gasdotto principale di Sieiverodonetsk è stato danneggiato, la città è senza gas e anche in blackout .
Ore 09:54 - Gas: operatore ucraino ha interrotto flusso russo attraverso Sokhranivka
L’operatore della rete del gas naturale ucraino ha interrotto il trasporto di gas russo attraverso Sokhranivka . E’ la prima volta che la guerra ha un impatto sulla fornitura di gas naturale. L’operatore ucraino ha detto che le spedizioni attraverso il suo hub di Novopskov , in un’area controllata dai separatisti sostenuti da Mosca, sarebbero state tagliate a causa dell’interferenza delle «forze di occupazione». La mossa potrebbe costringere la Russia a spostare i flussi del suo gas attraverso il territorio controllato dall’Ucraina per raggiungere i suoi clienti in Europa.
Ore 09:31 - I combattenti nell'acciaieria di Azovstal chiedono soccorso e aiuti
Una serie di fotografie pubblicate dal Reggimento di Azov su Telegram mostrano alcuni dei combattenti asserragliati nei sotterranei dell'acciaieria di Azovstal, a Mariupol, e le loro ferite. Le immagini fanno vedere una sorta di ospedale improvvisato e poco illuminato all'interno dello stabilimento, dove i soldati vengono curati come possibile. Il Reggimento ha pubblicato gli scatti con una richiesta di aiuto: «L'intero mondo civile deve vedere le condizioni in cui si trovano e agiscono i difensori feriti e paralizzati di Mariupol! In condizioni completamente antigieniche, con ferite aperte fasciate con resti di bende non sterili, senza i farmaci necessari e persino il cibo. Invitiamo l'Onu e la Croce Rossa a mostrare la loro umanità e riaffermare i principi di base su cui sono stati creati soccorrendo i feriti che non sono più combattenti. I militari che vedete nella foto e altre centinaia nello stabilimento di Azovstal hanno difeso l'Ucraina e l'intero mondo civile con gravi ferite. L'Ucraina e la comunità mondiale ora non sono in grado di proteggerli e prendersi cura di loro?».
Un membro del Reggimento di Azov
Un altro soldato del Reggimento, ferito nelle acciaierie a Mariupol
Ore 09:23 - Il Papa incontra le mogli dei combattenti di Azov
Al termine dell'udienza generale in Piazza San Pietro, papa Francesco incontrerà oggi le mogli di due ufficiali del Reggimento Azov, l'unità militare ucraina che resiste, nascosta nei sotterranei dell'acciaieria Azovstal di Mariupol. Nei giorni scorsi le donne avevano scritto al Pontefice e a sorpresa è arrivato loro ieri l'invito per incontrare oggi Francesco, in udienza.
Ore 09:08 - La Russia potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale, dice il Ministero della Difesa britannico
La Russia potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale se riuscisse a consolidare la sua posizione sull’Isola dei Serpenti. Lo ha detto il ministero della Difesa britannico, condividendo su Twitter un thread su un rapporto, diffuso poco dopo le 6 di stamattina. «L’Ucraina ha colpito con successo le difese aeree russe e rifornito le navi con droni Bayraktar. Le navi di rifornimento russe hanno una protezione minima nel Mar Nero occidentale, in seguito alla ritirata della Marina russa in Crimea dopo la perdita della Moskva. Gli attuali sforzi della Russia per aumentare le sue forze sull’isola offrono all’Ucraina maggiori opportunità di ingaggiare truppe russe. Se la Russia consolida la sua posizione sull’isola con la difesa aerea strategica e i missili da crociera per la difesa costiera, potrebbe dominare il Mar Nero nord-occidentale».
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 11 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/DjNroJk7jh ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/iFMlDEKM4T— Ministry of Defence ?? (@DefenceHQ) May 11, 2022
Latest Defence Intelligence update on the situation in Ukraine - 11 May 2022 Find out more about the UK government's response: https://t.co/DjNroJk7jh ?? #StandWithUkraine ?? pic.twitter.com/iFMlDEKM4T
Ore 09:03 - Mosca, contatti Russia-Ucraina su colloqui sono in corso
Secondo la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova i contatti tra Russia e Ucraina per dei colloqui procedono. «I contatti sono in corso», ha detto a Radio Sputnik citata dall’agenzia russa Tass. Negli ultimi giorni si era tornato a parlare di colloqui e possibili trattative tra i due Paesi, dopo settimane di assenza di contatti.
Ore 08:27 - Il prezzo del gas, e il «blocco» in Ucraina
Nella giornata di ieri, l’operatore del gas ucraino ha annunciato l’interruzione del transito del carburante verso l’Europa attraverso la stazione di distribuzione di Sokhranivka, nella regione di Luhansk, al confine con la Russia, per «cause di forza maggiore» — in sostanza, per i combattimenti nella regione. L’annuncio ha avuto un immediato effetto sui prezzi del gas: sulla piazza di Amsterdam — quella di riferimento per l’Europa — il metano nei primissimi scambi ha raggiunto i 103 euro al Megawattora, in aumento del 4%; ieri le quotazioni avevano chiuso a 98,80 euro al Mwh, con un rialzo del 5%.
Ore 08:20 - L’Ucraina: «Mosca punta a Sud»
Dove si combatte, oggi, in Ucraina? Secondo quanto riferito dallo Stato maggiore delle forze armate di Kiev, l’asse delle operazioni di Mosca sta puntando verso Sud. L’esercito russo — si legge nel report quotidiano — sta conducendo le ostilità più attive nelle direzioni di Slobozhansky e Donetsk, cercando di prendere piede nella direzione di Kryvyi Rih, nell’ Ucraina meridionale. Secondo lo Stato maggiore - ed è una notazione interessante, perché testimonia le difficoltà russe sul campo - le unità di Mosca stanno concentrando i loro sforzi per prevenire l’ulteriore avanzata delle truppe ucraine verso il confine e conducono attività di ricognizione a Nord e Nord-Est della città di Kharkiv. Secondo il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «le nostre Forze armate ci hanno dato solo buone notizie dalla regione di Kharkiv. Gli occupanti vengono gradualmente respinti» da lì.
Ore 07:32 - I 40 miliardi di aiuti per l’Ucraina votati dalla Camera Usa
(Giuseppe Sarcina ) Un’altra conferma degli umori americani sulla guerra in Ucraina. Il 28 aprile Joe Biden aveva chiesto al Congresso di approvare un super finanziamento da destinare alla resistenza di Zelensky: 33 miliardi di dollari , di cui 20 per gli armamenti. Ieri sera, martedì 10 maggio, la Camera ha risposto addirittura con un rilancio: 40 miliardi di dollari . Il provvedimento è stato votato a larghissima maggioranza: 368 deputati a favore; 57 contrari. È l’ennesimo segnale di quanto la spinta «a fare di più» sia forte e condivisa da democratici e repubblicani. Il disegno di legge prevede circa 20,4 miliardi per le forniture militari più altri 3,4 per gli equipaggiamenti; 8,5 miliardi per il sostegno economico; 3 miliardi per l’assistenza umanitaria; 3,4 miliardi di aiuti alimentari; 500 milioni per rilanciare la produzione agricola e altre voci. La Speaker della Camera, Nancy Pelosi, è stata la principale sponsor di un intervento anche più ampio rispetto a quello sollecitato dalla Casa Bianca. Ieri, poco prima del voto finale dell’aula, Pelosi (partito democratico) aveva scritto una lettera a tutti i deputati: «Il tempo qui è il fattore essenziale, non possiamo permetterci di attendere oltre. Con questo pacchetto, l’America invia un sonoro segnale al mondo. Noi siamo determinati a restare al fianco del coraggioso popolo dell’Ucraina, fino a quando non conquisterà la vittoria». Ora il testo verrà esaminato dal Senato, dove dovrebbe passare senza difficoltà. Come si vede, sulla guerra la politica americana è compatta: dal presidente al Congresso, dai democratici ai repubblicani. Capitol Hill aveva già varato una prima legge da 13,6 miliardi di dollari; con questa si arriverà all’impressionante cifra di 53,6 miliardi di dollari. Questo spiega anche perché l’appello di Draghi di ieri, «cerchiamo un cessate il fuoco e un negoziato con tutti i canali possibili», è scivolato via nell’incontro con Biden. Nota a margine: i principali giornali e le televisioni americane hanno menzionato solo di sfuggita la visita del presidente del Consiglio italiano. I media si sono concentrati sul discorso del presidente che ha illustrato il suo piano per arginare l’inflazione.
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Ore 06:35 - Il senatore Coons: chiediamoci cosa fare se Putin colpirà la Nato
«Chiediamoci cosa fare se Putin colpirà la Nato»: è la domanda che si fa Christopher Coons, il parlamentare più vicino a Biden. È diventato senatore nel 2010, ereditando politicamente uno dei due seggi del Delaware, occupato fino a quel momento dall’amico «Joe». Subito dopo aver vinto le elezioni, il presidente aveva pensato di assegnargli il posto di Segretario di Stato. Poi, però, preferì lasciarlo al Senato a puntellare una maggioranza precaria e scelse Antony Blinken come capo della diplomazia. Oggi Coons, 58 anni, è presidente del Comitato etico e fa parte, tra l’altro, della Commissione Esteri del Senato. È un punto di riferimento per democratici e repubblicani che nelle ultime settimane hanno spinto per «fare di più» sull’Ucraina. Ha accettato di parlare con il Corriere prima della visita di Mario Draghi a Washington. (Qui l’articolo completo di Giuseppe Sarcina)
Ore 06:27 - Zelensky: riconquistati alcuni villaggi nella zona di Kharkiv
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le forze ucraine hanno riconquistato alcuni villaggi nella regione di Kharkiv. «Le forze armate del nostro stato hanno dato a tutti noi buone notizie dalla regione di Kharkiv. Gli occupanti vengono gradualmente allontanati», ha detto il leader, «sono grato a tutti i nostri difensori che stanno tenendo la linea e dimostrando una forza veramente sovrumana per cacciare l’esercito di invasori. Una volta il secondo esercito più potente del mondo».
Ore 06:15 - Amosov, il campione del mondo di Mma che combatte a Irpin
Yaroslav Amosov , 29 anni, è una leggenda vivente dello sport ucraino, uno fra i campioni in attività più amati nel suo Paese: detiene la corona iridata dei pesi welter nelle arti marziali miste, la disciplina conosciuta con la sigla Mma (Mixed Martial Arts). Per lui, questi, sono giorni particolari. Fino al 20 febbraio era in Thailandia per uno stage di allenamento per affinare le tecniche del Muay Thai , sport di combattimento considerato fra i più efficaci. E il 13 maggio a Londra avrebbe dovuto difendere la corona mondiale contro Michael Page . Dopo 26 vittorie consecutive, sognava di raggiungere il record assoluta di imbattibilità di un altro mito di questo sport, i 29 successi di fila di Khabib Nurmagomedov , lottatore russo. Quattro giorni prima dell'invasione ordinata da Vladimir, però, l'atleta ucraino è tornato in patria, a Irpin , teatro nelle scorse settimane di violenti combattimenti, per mettere in salvo la moglie e il figlio di 6 mesi. E si è arruolato nelle forze territoriali per difendere la sua famiglia, la sua casa, il suo paese. La storia di Yaroslav è stata raccontata dalla Cnn , che ha pubblicato una lunga e toccante intervista esclusiva. «incitamento alla violenza». (Qui l'articolo completo)
Ore 06:13 - All’Eurovision standing ovation per gli artisti ucraini
Standing ovation all’Eurovision di Torino per l’Ucraina. Nella prima serata della prestigiosa competizione canora europea, Kalush Orchestra con la loro «Stefania» sono stati accolti da un boato del pubblico e si sono qualificati per la finale . Il gruppo ucraino è considerato uno dei favoriti per il successo.
Ore 06:12 - Attivista del gruppo Pussy Riot scappa dalla Russia
Masha Alyokhina, una delle componenti del collettivo di protesta Pussy Riot , è riuscita a fuggire dalla Russia, dove era scomparsa e dichiarata latitante dall’aprile scorso. Lo ha detto il suo avvocato all’agenzia Interfax. Secondo il New York Times, la donna, che si nascondeva nell’appartamento di un’amica a Mosca, sarebbe riuscita a fuggire travestendosi da addetta per la consegna del cibo a domicilio e poi è arrivata in Lituania. Alla fine di aprile un tribunale di Mosca aveva ordinato la carcerazione della Alyokhina, 34 anni, per avere violato i termini della libertà vigilata a cui era stata condannata nel settembre del 2021. Ma lei si era resa irreperibile. Il mandato di arresto era solo l’ultimo atto di una lunga vicenda giudiziaria cominciata con una prima condanna nel 2012 per teppismo aggravati dall’offesa a una confessione religiosa (quella ortodossa) per una protesta contro Putin avvenuta nella Chiesa di San Salvatore. Per quell’azione altre due attivisteerano state arrestate e condannate e successivamente amnistiate dalla Duma, ma contro il parere di Putin . (Leggi qui l’articolo completo)
Ore 06:09 - Biden: con Draghi ribadita forte e ampia partnership Usa-Italia
«Oggi pomeriggio ho incontrato il primo ministro italiano Mario Draghi alla Casa Bianca con il quale abbiamo ribadito la forte e ampia partnership tra Stati Uniti e Italia e abbiamo sottolineato il nostro continuo impegno nel sostenere l’Ucraina e imporre costi alla Russia». Lo ha scritto su Twitter il presidente americano Joe Biden a proposito dell’incontro a Washington con il presidente del Consiglio italiano.
This afternoon, I met with Prime Minister Mario Draghi of Italy at the White House. We reaffirmed the strong and broad partnership between the United States and Italy and underscored our continued commitment to supporting Ukraine and imposing costs on Russia. pic.twitter.com/4609Au0mQK— President Biden (@POTUS) May 10, 2022
This afternoon, I met with Prime Minister Mario Draghi of Italy at the White House. We reaffirmed the strong and broad partnership between the United States and Italy and underscored our continued commitment to supporting Ukraine and imposing costs on Russia. pic.twitter.com/4609Au0mQK
Ore 06:06 - Pentagono: armi inviate all'Ucraina molto prima dell'invasione
Gli Stati Uniti hanno inviato armi all'Ucraina «molto prima dell'invasione» da parte della Russia. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby, alla Fox news. «Gli Stati Uniti hanno detto a tutto il mondo quello che avevano visto fare alla Russia dallo scorso autunno: ammassare truppe al confine con l'intenzione di invadere l'Ucraina», ha detto il portavoce del ministero della Difesa. «Lo abbiamo detto forte e chiaro, da qui ma anche in giro per il mondo, soprattutto in Europa», ha aggiunto Kirby sottolineando che «non tutti ci hanno creduto. Ma avevamo ragione su ciò che la Russia stava per fare». (Qui l'articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio che spiega come gli Usa potranno adesso inviare più velocemente armi all'Ucraina).
Ore 06:04 - Servizi Usa confermano la morte di 8-10 generali russi
Anche gli Stati Uniti adesso confermano che dall'inizio dell'invasione russa in Ucraina sono caduti diversi alti ufficiali di Mosca. Secondo il capo dei servizi di intelligence militare Usa, il generale Scott Berrier, 8-10 generali russi sono morti al fronte sotto il fuoco delle forze di Kiev. Il pesante bilancio è dovuto al «ruolo insolito» che i vertici militari di Mosca hanno svolto nella guerra contro l'Ucraina. «Invece di guidare le operazioni a distanza», ha spiegato Berrier, «i generali russi sono dovuti andare al fronte per assicurarsi che i loro ordini fossero eseguiti». Come ricostruito da Michele Farina in questo articolo, era dai tempi di Stalingrado che non si registrava un numero così alto di vittime fra i vertici delle forze armate russe.
Ore 06:02 - L’orrore dei cadaveri dei soldati russi abbandonati in strada
Decine di cadaveri lasciati ammassati in un vagone freezer, altri in strada: le autorità ucraine accusano le truppe di Mosca di aver lasciato i propri morti nelle zone che avevano occupato, senza preoccuparsi né di seppellirli, né di riportarli in patria. Nella precipitosa ritirata dai territori occupati nella prima fase della guerra, l'esercito russo ha preferito abbandonare i propri caduti. (Qui il reportage di Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere a Kurakhove, nel Donbass centrale).
Ore 05:52 - Camera Usa approva aiuti a Kiev per altri 40 miliardi di dollari
La Camera Usa ha approvato a stragrande maggioranza il nuovo pacchetto di aiuti - militari, economici e umanitari - all’Ucraina da 40 miliardi di dollari proposto dal presidente americano Joe Biden. I nuovi finanziamenti sono passati con 368 voti contro 57 e probabilmente sarà approvato dal Senato entro la fine della settimana.
Ore 05:45 - Intelligence Usa, la Russia potrebbe utilizzare armi nucleari
Vladimir Putin potrebbe considerare la prospettiva della sconfitta in Ucraina come una minaccia esistenziale per il suo regime e in questo caso potrebbe fare ricorso all’uso di armi nucleari. E’ il nuovo allarme lanciato dagli apparati Usa, nel corso di un’informativa resa da Avril Hainesal, direttore dell'intelligence, al Senato americano. Gli analisti prevedono una guerra lunga ed estenuante e in quest’ottica, qualora Putin dovesse aver paura di perdere il conflitto (ma anche il potere in Russia) potrebbe dare il via a una nuova escalation militare fino all’uso di armi nucleari, anche se al momento non ci sono segnali in questo senso.
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