Come leggere un manga? La guida - ilLibraio.it

2022-10-13 09:21:52 By : Ms. YING ZHENG

Sempre più amati da lettori e lettrici di ogni Paese ed età, i manga si leggono secondo dei criteri che in parte assomigliano ai fumetti occidentali, ma che per molti aspetti seguono invece delle regole proprie, importanti da conoscere se ci si vuole approcciare nel modo giusto a questo mondo vasto e affascinante – Ecco quindi una guida per capire nel dettaglio come orientarsi

Negli ultimi anni, in Italia così come in molti altri Paesi, i manga hanno conquistato sempre più spazio nelle librerie e nelle classifiche di vendita, ampliando il loro pubblico e suscitando l’interesse di lettori “vecchi” e “nuovi” anche su Twitch e sui siti di ecommerce, come abbiamo raccontato in questo approfondimento.

Un fenomeno globale che vede al centro quelli che, in altre parole, noi definiamo fumetti giapponesi (anche se in Giappone il termine manga indica genericamente i fumetti provenienti da ogni parte del mondo), e che possiamo suddividere in alcune macrocategorie in base al loro target di riferimento o al genere letterario.

Nel primo caso, considerando i manga in base al loro target, la distinzione principale è fra: gli Shōnen e i Seinen, cioè i manga rivolti rispettivamente a lettori adolescenti e a lettori adulti; gli Shōjo e i Josei, ovvero quelli rivolti, al contrario, a lettrici adolescenti e a lettrici adulte; e i Kodomo, che sono pensati per un pubblico di bambini.

Distinguendo, invece, i manga per genere letterario, possiamo individuare: gli Isekai, storie in cui il protagonista si trova catapultato in un altro mondo; i Majokko, fumetti con al centro una ragazzina che ha dei poteri magici; gli Yaoi, Yuri e Shōnen’ai, Shōjo ai, tre tipologie di manga con storie d’amore e di sesso fra i personaggi (per scene ancora più esplicite, ci sono anche gli Hentai); gli Spokon, dedicati al mondo dello sport; i Battle shōnen, più focalizzati sui combattimenti; e infine i Mecha, in cui compaiono dei robot da battaglia pilotati da esseri umani.

Tutte queste tipologie hanno un elemento in comune: si leggono secondo gli stessi criteri, che assomigliano solo in parte ai fumetti occidentali e che, per molti aspetti, seguono invece delle loro regole specifiche, importanti da conoscere se ci si vuole approcciare per la prima volta a un fumetto giapponese. Ecco quindi una breve guida per capire nel dettaglio come leggere i manga senza trovarsi spaesati.

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Cominciamo dalle basi: trattandosi di storie a puntate, i manga andrebbero letti sempre a partire dal primo volume, seguendo poi la numerazione progressiva indicata dalla casa editrice. Va inoltre tenuto a mente che qualunque uscita viene rilegata a destra, il che vuol dire che dobbiamo iniziare a leggere da quella che per noi è la quarta di copertina, e che in Giappone corrisponde invece alla copertina vera e propria dei manga.

Lì troveremo, infatti, il titolo e l’autore (anche chiamato mangaka) della storia, insieme ad alcune indicazioni sul senso di lettura, che vengono inserite per facilitare chi è ancora alle prime armi. Dopodiché, aprendo il libro, dovremo concentrarci prima sulle pagine di destra e poi su quelle di sinistra, come illustrato in questa immagine:

Anche all’interno della singola pagina va prestata attenzione all’ordine di lettura dei balloon e alle vignette da guardare per prime. Se non procediamo secondo il giusto criterio, infatti, potremmo credere erroneamente che un’azione si svolga prima di un’altra, quando viceversa potrebbe essersi verificata dopo.

Un esempio concreto è rappresentato dall’illustrazione qui sotto, in cui risulta fondamentale ai fini della trama comprendere la sequenza degli stati d’animo della protagonista:

Ecco perciò cosa tenere a mente: in un manga, in genere, la storia procede dall’alto verso il basso e da destra verso sinistra (anziché da sinistra verso destra, come nei fumetti occidentali). Ciò significa che dobbiamo guardare innanzitutto la scena che sta più in alto sulla destra, poi la scena che sta più in alto al centro e così via, finché non saremo giunti alla fine della prima riga.

Successivamente, leggeremo la prima scena che sta al centro sulla destra, poi la scena che si trova più al centro e infine l’eventuale scena che sta al centro sulla sinistra. Per concludere, passeremo alla prima scena che sta più in basso sulla destra, alla scena che sta più in basso al centro e in ultimo alla scena che sta più in basso sulla sinistra, come sintetizzato di seguito:

Un altro dettaglio da rammentare è che, se ci troviamo davanti a un flashback, lo sfondo della pagina sarà nero anziché bianco. Nel momento in cui il nero dello sfondo scompare e torna bianco, sappiamo che la scena ambientata nel passato si è conclusa.

Gli sfondi a righe, in tal senso, rappresentano pertanto una transizione temporale: se una pagina contiene una vignetta con uno sfondo nero nella parte superiore, seguita da vignette con uno sfondo a righe e infine una vignetta con sfondo bianco, ci sta avvertendo del ritorno dal passato (vignetta nera) al presente narrativo (vignetta bianca).

E chiudiamo con un chiarimento su alcune espressioni dei personaggi, che rientra a buon diritto nel macrodiscorso della lettura dei manga perché, come viene sottolineato anche su WikiHow, se non sappiamo interpretare gli stati d’animo dei protagonisti potremmo perderci degli elementi cruciali della storia, e non riuscire a seguirla per filo e per segno.

Le considerazioni di massima da tenere a mente sono: il sangue che esce dal naso di un personaggio, da leggere come una manifestazione di attrazione sessuale; la goccia d’acqua sovrapposta alla testa di un personaggio, che segnala un suo temporaneo disagio; le ombre sul viso dei personaggi, con cui si rappresenta la loro rabbia; le lineette orizzontali o verticali all’altezza delle guance, a indicare invece che un personaggio sta arrossendo; e la nuvoletta sotto la bocca di un personaggio, sinonimo di sollievo o di esasperazione a seconda del contesto.

Seguendo queste linee guida, avvicinarsi a un manga nel modo giusto diventerà un’attività sempre più semplice e spontanea, che porterà ad appassionarsi a tante storie di successo e a orientarsi nel vasto e affascinante mondo della cultura giapponese.

D’altronde, la produzione dei fumetti nel Paese del Sol Levante si fonda proprio sull’idea che i manga possano avere lettori e lettrici di ogni età ed estrazione sociale, pronti ad approfondire tematiche di spessore e a conoscere meglio certi elementi di storia, costume e società, mentre si lasciano trascinare dalle vicende dei protagonisti e dalle scelte grafiche dei mangaka più disparati.

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